Anne Imhof al Museo Serralves: prima personale in Portogallo con Fun ist ein Stahlbad

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Dal 12 dicembre 2025 al 19 aprile 2026 il Museo di arte contemporanea Serralves di Porto ospita Fun ist ein Stahlbad, la prima mostra personale in Portogallo di Anne Imhof. L’esposizione segna un nuovo capitolo nel percorso dell’artista tedesca, vincitrice del Leone d’Oro alla Biennale di Venezia nel 2017, e presenta un insieme articolato di opere che attraversano performance, scultura, pittura, installazione e cinema, affrontando le tensioni, le strutture di potere e le forme di inquietudine che caratterizzano la contemporaneità. La mostra è composta in larga parte da lavori di nuova produzione, concepiti appositamente per il Museo e per il campus della Fundação de Serralves, un’area di circa 45 acri in cui l’architettura del museo dialoga in modo continuo con il paesaggio del parco. Il progetto espositivo è curato da Inês Grosso, curatrice capo del Museo di arte contemporanea Serralves, e si sviluppa in stretta relazione con gli spazi progettati da Álvaro Siza, elemento centrale nell’impostazione dell’intervento di Imhof.

“Collaboriamo con Anne Imhof e il suo studio a questo progetto da oltre due anni”, sostiene Inês Grosso, “ed è particolarmente significativo che questa mostra, composta principalmente da nuove opere, tra cui sculture di grandi dimensioni e una nuova opera creata appositamente per il Parco, si svolga a Serralves. Sono passati molti anni dall’ultima volta che un’artista donna è stata incaricata di creare un’opera concepita appositamente per il Parco, il che rafforza sia l’importanza di questo progetto che il significato di questo momento. Imhof è una delle artiste più importanti della sua generazione; il modo in cui la sua pratica spazia tra performance, film, musica, scultura, pittura e installazione testimonia direttamente il costante impegno di Serralves per il lavoro interdisciplinare. Questa mostra segna una nuova fase nella sua pratica, più sobria e rigorosa, ponendo la scultura e il rapporto con l’architettura al centro dell’esperienza del visitatore e aprendo un confronto critico con il presente, in un mondo segnato da rinnovata incertezza e instabilità”.

Il titolo Fun ist ein Stahlbad rimanda direttamente a Dialettica dell’illuminismo di Theodor W. Adorno e Max Horkheimer, pubblicato nel 1947. Nel testo i filosofi analizzano il concetto di divertimento nella società moderna, sostenendo che esso abbia perso la sua funzione di spazio di libertà per trasformarsi in una forma più discreta di controllo. La tensione tra promessa di emancipazione e disillusione della realtà costituisce il nucleo concettuale della mostra e attraversa l’insieme delle opere presentate. Il percorso espositivo comprende una serie di lavori site-specific, tra cui sculture e dipinti di grande formato, ed è strutturato attorno a una nuova installazione monumentale: una piscina in acciaio lunga circa 18 metri, realizzata su commissione e interrata nel terreno del Pátio do Ulmeiro, all’esterno del museo. L’opera stabilisce una connessione diretta tra spazio esterno e interno, estendendosi dal parco alle gallerie e attivando pienamente il patio, progettato da Siza come zona di transizione tra edificio e paesaggio. All’interno di questo contesto, sculture e dipinti affrontano temi quali l’abbandono, la fragilità e una sensazione diffusa di vuoto legata alla guerra e agli Stati che non rispettano la vita umana.

Tra le opere in mostra figura anche Citizen (2025), un nuovo lavoro filmico a quattro canali presentato in anteprima a Serralves. Il film coinvolge performer, attori, musicisti e danzatori e si sviluppa sul palcoscenico di DOOM, la produzione di Anne Imhof presentata all’inizio del 2025 al Park Avenue Armory di New York. In questa nuova versione, tuttavia, l’architettura scenica si dissolve in un ambiente indefinito, descritto come una casa della speranza. Il progetto è stato sviluppato in stretta collaborazione con l’architetto Andrea Faraguna ed è stato prodotto con il supporto della galleria Sprüth Magers e dello studio dell’artista.

Note sull’artista

Anne Imhof è nata nel 1978 a Gießen (Germania). Nel 2022 è stata inserita dal Financial Times tra le “25 donne più influenti”. Ha completato gli studi alla Städelschule di Francoforte sul Meno nel 2012. Nel 2017 ha rappresentato la Germania alla 57ª Biennale di Venezia con FAUST, ricevendo il Leone d’Oro per la migliore partecipazione nazionale; l’opera è stata successivamente inclusa tra le “25 migliori opere del XXI secolo” da Frieze. Nel 2025 ha presentato la performance DOOM al Park Avenue Armory di New York, accolta con grande consenso dalla critica. Ha realizzato mostre personali al Tate Modern di Londra (2019), al Palais de Tokyo di Parigi (2021), allo Stedelijk Museum di Amsterdam (2022) e al Kunsthaus Bregenz (2024). Vive e lavora tra Berlino e New York.