Le opere controverse di Giuseppe Veneziano alla Fortezza Firmafede con “Anthology”


Oltre settanta lavori di Giuseppe Veneziano, principale esponente italiano della New Pop, arrivano alla Fortezza Firmafede di Sarzana per una grande antologica dedicata ai venticinque anni di attività dell’artista. La mostra, curata da Luca Nannipieri, si inserisce nel percorso di candidatura di Sarzana a Capitale della Cultura 2028.

La Fortezza Firmafede di Sarzana si prepara ad accogliere uno degli artisti più discussi e riconoscibili del panorama contemporaneo, Giuseppe Veneziano (Mazzarino, 1971), con la grande antologica Anthology, in programma dal 13 dicembre 2025 al 3 maggio 2026. L’esposizione, curata dal critico d’arte Luca Nannipieri, riunisce oltre settanta opere di Giuseppe Veneziano, figura di spicco della New Pop italiana, e si presenta come una delle mostre più ampie e articolate mai dedicate al pittore e scultore originario di Mazzarino. È un progetto che intende ripercorrere venticinque anni di attività e indagare un percorso creativo che non ha mai smesso di suscitare attenzione, dibattiti e reazioni contrastanti, confermando un ruolo centrale nel dibattito pubblico e nel linguaggio visivo contemporaneo.

Veneziano, considerato tra i principali interpreti italiani della cultura pop declinata in chiave provocatoria, ha costruito negli anni una produzione che affonda le sue radici in un immaginario immediatamente riconoscibile. Le sue opere mescolano riferimenti alla storia dell’arte, alla politica, all’attualità e all’universo dei media, dando vita a immagini che sfidano la tradizione figurativa e al tempo stesso la osservano da vicino, trasformandola in un nuovo terreno di racconto. La mostra di Sarzana si inserisce in questo contesto e lo amplia, offrendo una lettura complessiva che attraversa momenti chiave della sua ricerca, dalle prime prove fino ai lavori più recenti.

Giuseppe Veneziano. Ritratto di Oliviero Toscani
Giuseppe Veneziano. Ritratto di Oliviero Toscani

L’esposizione accoglie dipinti, sculture e interventi di grandi dimensioni, alcuni dei quali hanno alimentato un acceso dibattito critico e mediatico nel corso degli anni, anche in virtù del loro carattere provocatorio o della loro capacità di toccare temi percepiti come sensibili. Alcune opere sono state oggetto di censura e hanno attirato l’attenzione di un pubblico variegato, che comprende osservatori internazionali, esponenti del mondo della moda, della televisione, del giornalismo e della critica. Tra coloro che sono intervenuti pubblicamente sulle opere di Veneziano compaiono figure come Oriana Fallaci, Oliviero Toscani, il premio Nobel Dario Fo, Giampiero Mughini, Philippe Daverio e Vittorio Sgarbi, testimonianza di un impatto culturale che ha travalicato il perimetro tradizionale dell’arte visiva per entrare nel discorso sociale.

Tra i lavori esposti alla Fortezza Firmafede figurano alcuni dei titoli più celebri e discussi dell’artista. Novecento, ad esempio, è parte di quel nucleo di opere che indagano il rapporto con il secolo appena trascorso, tra memorie culturali e tensioni politiche. La strage degli innocenti si inserisce invece nella produzione in cui Veneziano utilizza la citazione biblica e iconografica per commentare questioni attuali, mentre Quasi amici rilegge legami e contraddizioni dell’immaginario contemporaneo. Non manca Selfie, l’opera che ritrae la celebre ragazza con l’orecchino di perla reinterpretata nel tempo dei social network e che è stata scelta come immagine di copertina del catalogo della mostra. Il percorso espositivo si completa con la produzione più recente, in cui emergono nuove variazioni sul dialogo tra passato e presente, tra icone della cultura di massa e riferimenti alla storia dell’arte.

La Fortezza Firmafede, che appartiene al MIC – Direzione Regionale Musei della Liguria, rappresenta il luogo scelto per ospitare un allestimento pensato per restituire ampiezza e respiro all’intero corpus delle opere. L’organizzazione è a cura di Confcommercio La Spezia, che nel semestre in corso ricopre il ruolo di rappresentante di Rete Imprese La Spezia per conto delle principali associazioni di categoria del territorio, tra cui Confcommercio, Confesercenti, CNA e Confartigianato. Il progetto gode inoltre del sostegno e del patrocinio del Comune di Sarzana e di diversi partner istituzionali e privati, fra cui il media partner Finestre sull’Arte, testata di riferimento nel panorama dell’informazione culturale italiana.

Giuseppe Veneziano, La Madonna di Joker (2020; acrilico su tela, 120x100 cm)
Giuseppe Veneziano, La Madonna di Joker (2020; acrilico su tela, 120x100 cm)
Giuseppe Veneziano, Selfie (2021; acrilico su tela, 100x70 cm)
Giuseppe Veneziano, Selfie (2021; acrilico su tela, 100x70 cm)

La decisione di allestire una mostra tanto ampia e articolata nasce anche dalla volontà di inserirla nel percorso di candidatura di Sarzana a Capitale della Cultura 2028. L’iniziativa, sostenuta da un protocollo d’intesa sottoscritto dalle associazioni di categoria, mira a valorizzare il ruolo della città come polo culturale in crescita, capace di proporre progetti che coinvolgono l’intera comunità. In questo quadro, l’arrivo delle opere di Giuseppe Veneziano non rappresenta soltanto un evento espositivo, ma un tassello all’interno di una strategia più ampia dedicata alla promozione di Sarzana e delle sue potenzialità artistiche.

Anthology si inserisce in una tradizione curatoriale che guarda all’arte contemporanea come a un’occasione di dialogo diretto con il pubblico. Le opere di Veneziano, con il loro linguaggio immediato e al tempo stesso stratificato, contribuiscono a creare un percorso capace di mettere in relazione forme, simboli e narrazioni del presente con codici visivi provenienti da epoche diverse. L’artista utilizza la citazione come strumento narrativo e come chiave di lettura del nostro tempo, costruendo un linguaggio che attinge dai miti del Novecento, dalle icone della cultura pop, dalle tradizioni figurative e dai fenomeni legati al mondo digitale.

Il carattere antologico dell’esposizione consente di cogliere le trasformazioni della sua produzione, dai primi lavori più legati all’ironia diretta fino a quelli più complessi e simbolici. La mostra diventa così non solo un repertorio cronologico, ma una lettura trasversale dei temi che hanno alimentato la ricerca dell’artista. L’immagine, per Veneziano, non è mai un semplice esercizio formale, ma uno strumento per interrogare la società e i suoi meccanismi, per osservare le tensioni che attraversano la cultura di massa, per confrontare il passato con il presente attraverso una rilettura costante dei modelli visivi che la storia dell’arte ha consegnato all’immaginario contemporaneo.

La mostra apre il venerdì dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19, il sabato, la domenica e i festivi dalle 10 alle 19. Biglietti: intero 12 euro, ridotto 8 euro (giovani dai 6 ai 25 anni, universitari con tesserino, anziani oltre i 65 anni, diversamente abili, residenti a Sarzana, insegnanti, militari e forze dell’ordine, personale MIC e comune di Sarzana), kit family 3 persone € 24,00, kit family 4 persone € 32,00, gratis per bambini sotto i 6 anni, giornalisti, guide turistiche, soci ICOM, accompagnatori diversamente abili. Informazioni: www.fortezzafirmafede.it

Giuseppe Veneziano, La madonna degli Influencer (2021; acrilico su tela, 110x80 cm)
Giuseppe Veneziano, La Madonna degli Influencer (2021; acrilico su tela, 110x80 cm)
Giuseppe Veneziano, Quasi amici (2017; acrilico su tela, 155x120 cm)
Giuseppe Veneziano, Quasi amici (2017; acrilico su tela, 155x120 cm)
Giuseppe Veneziano, The first fatigue of Trump (2020; acrilico su tela, 110x125 cm)
Giuseppe Veneziano, The first fatigue of Trump (2020; acrilico su tela, 110x125 cm)
Giuseppe Veneziano, Ras-Putin (2018; acrilico su tela, 58x40 cm)
Giuseppe Veneziano, Ras-Putin (2018; acrilico su tela, 58x40 cm)

Dichiarazioni

Scrive l’artista Veneziano, sul catalogo pubblicato da Sagep editori: “Spesso le mie opere sono delle trappole visive. Può capitare di trovarsi di fronte a un’immagine suggestiva, colorata, accattivante, mentre il soggetto è una scena del crimine. Nel momento in cui rappresenti qualcosa, non puoi limitarti a dipingere solo il bello, il buono, il divertente: sarebbe una visione parziale del mondo in cui vivi. Attraverso le mie opere tento di rappresentare la contestualità delle dimensioni opposte, come il bene e il male”.

“Nel mondo libero occidentale, la censura è, in fondo, una dimostrazione di gratitudine”, spiega Luca Nannipieri. “Censuri perché ti spaventa, e ti spaventa perché, sotto sotto, lo ami. L’amore ha forme di soppressione che l’indifferenza non conosce. Alla Fortezza Firmafede, con il sostegno dell’Amministrazione di Sarzana – che ringrazio per aver voluto pienamente questa iniziativa – trasformeremo due piani del monumento in un viaggio dentro le pulsioni più inconfessate e al tempo stesso giocose del nostro animo. Le opere di Giuseppe Veneziano hanno un linguaggio diretto, chiaro e desacralizzante: attraverso le particolarissime e mai scontate riletture di personaggi della politica e della storia come Trump, Putin, Berlusconi, Papa Francesco, delle fiabe e dei cartoni animati come Topolino e Biancaneve, e delle inaspettate riletture di capolavori del Rinascimento che Veneziano ama molto, ci troveremo a fare un viaggio nell’attualità e nella storia dell’arte che è anche un viaggio dentro i nostri pudori, le nostre vergogne, le nostre ossessioni. In fondo, l’arte, anche quando è accerchiata, spalanca geografie della nostra anima che pensavamo di far tacere”.

“La mostra antologica di Giuseppe Veneziano alla Fortezza Firmafede segna un nuovo passo nella valorizzazione di questo straordinario spazio storico”, dichiara la sindaca Cristina Ponzanelli. “La Fortezza è oggi un luogo vivo di ricerca e incontro. Le opere di Veneziano, spesso provocatorie, possono non essere condivise singolarmente, ma ampliano la lettura del nostro tempo e alimentano il dibattito contemporaneo, confermando la Firmafede come polo espositivo di riferimento. Offriamo ai visitatori un’esperienza che intreccia bellezza storica e forza delle idee”.

“L’Anthology di Giuseppe Veneziano rappresenta una nuova tappa nel percorso culturale di Sarzana: oltre settanta opere che intrecciano attualità, memoria e critica sociale”, afferma l’assessore alla cultura di Sarzana Giorgio Borrini. “La curatela di Luca Nannipieri mette in luce la capacità dell’artista di usare la provocazione per leggere il presente. Dopo il successo della mostra dedicata a Giorgio de Chirico, questa esposizione conferma la Fortezza Firmafede come luogo ideale per confronti generazionali e per stimolare il dibattito contemporaneo. Dopo aver ospitato e poi prodotto mostre d’interesse nazionale, oggi la Fortezza è uno spazio pienamente contemporaneo: un percorso di crescita che è parte della candidatura a Capitale della Cultura, grazie ai partner che credono in questa visione”.

“Desidero esprimere una profonda soddisfazione delle associazioni per aver ideato la mostra dedicata a Giuseppe Veneziano che prossimamente sarà aperta alle visite alla Fortezza Firmafede”, dice Alessandro Pontremoli, presidente di Confcommercio Sarzana, in rappresentanza di Rete Imprese. “Ringraziamo inoltre il Comune di Sarzana per aver sostenuto il progetto. Siamo orgogliosi di rafforzare, attraverso questa iniziativa, il percorso culturale che abbiamo intrapreso insieme alla città. Eventi di questo livello portano lustro a Sarzana e valorizzano il nostro impegno nel coniugare arte, territorio e impresa. Rappresentano inoltre un’opportunità importante per la destagionalizzazione, attirando un turismo consapevole e di qualità. La mostra si inserisce pienamente nel cammino della candidatura di Sarzana a Capitale Italiana della Cultura 2028. Rete Imprese continuerà a investire in iniziative che arricchiscono la vita culturale della comunità”.

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraGiuseppe Veneziano. Anthology
CittàSarzana
SedeFortezza Firmafede
DateDal 13/12/2025 al 03/05/2026
ArtistiGiuseppe Veneziano
CuratoriLuca Nannipieri
TemiArte contemporanea

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