Da Ligabue a Salvo, itinerario nell’Italia del Novecento: una mostra alla Galleria de’ Bonis


Dal 19 giugno al 31 luglio 2025, la Galleria de’ Bonis di Reggio Emilia propone un percorso espositivo che attraversa l’identità artistica italiana del Novecento, tra visioni paesaggistiche e sperimentazioni di alcuni tra i più importanti protagonisti della scena nazionale.

Dal 19 giugno al 31 luglio 2025, la Galleria de’ Bonis di Reggio Emilia ospita Viaggio in Italia, una mostra che si propone come itinerario nella pittura italiana del Novecento, con l’obiettivo di restituire al pubblico uno spaccato complesso e sfaccettato dell’identità culturale del Paese attraverso lo sguardo di alcuni dei più significativi artisti del secolo scorso. L’inaugurazione è fissata per giovedì 19 giugno alle ore 18.00 presso la sede della galleria in Viale dei Mille 44/D.

Il progetto espositivo nasce da una riflessione sulla centralità del paesaggio come forma espressiva e come chiave di lettura dell’‘italianità’ pittorica novecentesca. Le opere selezionate assumono la valenza di testimonianze artistiche di un tempo e di uno spirito, offrendo una visione che intreccia memoria collettiva, linguaggio formale e interpretazione personale. L’intento è analitico: la mostra si configura come uno strumento per osservare, attraverso i diversi stili e approcci degli artisti coinvolti, come la pittura italiana abbia attraversato il secolo con una pluralità di sguardi e poetiche.

“Una sezione che completa il percorso principale”, spiega il gallerista Stanislao de’ Bonis, “per dare voce, anche oltre il paesaggio, all’innovazione e alla storia dell’arte italiana”.

Antonio Ligabue, Vita nei campi (I periodo; Olio su compensato, 26,7 x 33,7 cm)
Antonio Ligabue, Vita nei campi (I periodo; Olio su compensato, 26,7 x 33,7 cm)
Filippo de Pisis, Paesaggio di Cortina (1928; Olio su tela, 60 x 80 cm). © Filippo de Pisis, da SIAE 2025
Filippo de Pisis, Paesaggio di Cortina (1928; Olio su tela, 60 x 80 cm). © Filippo de Pisis, da SIAE 2025

All’interno del percorso proposto trovano spazio vedute e paesaggi che si connettono tanto a luoghi iconici quanto a universi interiori. Si parte dalla campagna emiliana riletta da Antonio Ligabue, autore dalla forte connotazione espressionista, che trasfigura la realtà con tratti primitivi e vibranti. Il viaggio prosegue idealmente verso nord, con una veduta di Cortina firmata da Filippo de Pisis, che in questo luogo alpino ritrovava una dimensione privata e lirica, ben distante dai clamori della metropoli.

Salvo, tra gli artisti più rivalutati del momento, compare per la prima volta all’interno di una selezione curata dalla Galleria de’ Bonis: la sua tela proposta in mostra, pur nella sua apparente semplicità, condensa una visione pittorica costruita per sottrazione, in cui il colore diventa struttura e ritmo. La montagna si impone anche nella tela di Mario Sironi, con le sue rocce possenti, cariche di gravità plastica e simbolica, in una tensione che rimanda a uno dei momenti più intensi della sua produzione. Un altro paesaggio lacustre, questa volta giocato su toni chiari e atmosfere più distese, è quello realizzato da Umberto Lilloni. La sua pittura rispecchia la poetica del Chiarismo lombardo, che negli anni Trenta si propose come alternativa all’enfasi monumentale della pittura ufficiale del tempo. Non manca una testimonianza di Alberto Manfredi, artista reggiano che rilegge il paesaggio attraverso una lente geometrica, decostruendone gli elementi per rivelare nuovi equilibri e tensioni compositive.

Salvo, San Nicola Arcella (2001; Olio su tavola, 25 x 35 cm)
Salvo, San Nicola Arcella (2001; Olio su tavola, 25 x 35 cm)

Le spiagge versiliane nelle tele di Carlo Carrà appaiono inaspettatamente vuote e silenziose, quasi astratte, come se il pittore volesse sottrarre ogni elemento narrativo per esaltare l’assenza e il tempo sospeso. Diverso l’approccio di Piero Gilardi, presente in mostra con un’opera che propone un greto di torrente trasformato in un “tappeto natura”, dove l’elemento paesaggistico viene replicato con materiali sintetici, annullando il confine tra arte e design, tra naturale e artificiale. Ma il percorso non si esaurisce nel tema paesaggistico. Viaggio in Italia include anche opere che, pur non raffigurando luoghi specifici, raccontano l’Italia novecentesca attraverso la ricerca formale, l’innovazione linguistica e l’urgenza espressiva. È il caso di Giacomo Balla, di cui è esposto il dipinto Ballerina più spazio, una composizione futurista che sintetizza il dinamismo e la frammentazione del movimento, riflettendo le tensioni del tempo e l’adesione alle avanguardie europee. Al teatro guarda invece Fausto Melotti, presente in mostra con opere che esplorano il linguaggio della scultura e del bassorilievo. Le sue forme leggere e musicali, animate da un senso di equilibrio e astrazione, propongono un’idea di arte intesa come costruzione intellettuale, dove ogni elemento si colloca in una trama di rimandi concettuali. Accanto ai nomi già citati, il pubblico potrà confrontarsi con la produzione di altri maestri che hanno attraversato, ciascuno con la propria cifra stilistica, la storia dell’arte italiana del secolo scorso. Renato Guttuso, con la sua pittura intensa e politicizzata, Giuseppe Migneco, con la forza narrativa delle sue figure popolari, MarioSchifano, interprete visionario del paesaggio contemporaneo, Tino Stefanoni, le cui opere riflettono una costante tensione tra immagine e segno. Ciascuno di loro contribuisce a comporre il mosaico complesso della mostra, offrendo sguardi diversi e complementari sull’Italia e sulla sua rappresentazione artistica. La scelta curatoriale della Galleria de’ Bonis, coerente con la linea di ricerca che l’ha resa un riferimento per il collezionismo e la valorizzazione della figurazione del Novecento, si distingue per il rigore critico e la volontà di restituire uno spessore storico-artistico alle opere esposte, senza indulgere alla nostalgia né alla retorica.

Umberto Lilloni, Sul lago (1955; Olio su tela, 50 x 70 cm). © Umberto Lilloni, da SIAE 2025
Umberto Lilloni, Sul lago (1955; Olio su tela, 50 x 70 cm). © Umberto Lilloni, da SIAE 2025

Informazioni pratiche

Orari: da martedì a sabato 10.00-13.00 e 16.00-19.00, giovedì 10.00-13.00

Ingresso gratuito

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraViaggio in Italia
CittàReggio Emilia
SedeGalleria de’ Bonis
DateDal 19/06/2025 al 31/07/2025
ArtistiArtisti vari
TemiArte contemporanea, Arte del Novecento

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