A Riccione in mostra oltre novanta scatti di Vivian Maier, la tata fotografa


A Riccione in mostra dal 20 aprile al 3 novembre 2024 oltre novanta scatti di Vivian Maier, la grande fotografa americana che ha trascorso tutta la vita nel più totale anonimato, fino al 2007, quando è venuto alla luce il suo corpus di fotografie scattate nelle strade di New York e Chicago.

Dal 20 aprile al 3 novembre 2024 a Riccione, presso Villa Mussolini, è visitabile la mostra Vivian Maier. Il ritratto e il suo doppio, a cura di Anne Morin con Alberto Rossetti, promossa dal Comune di Riccione e organizzata da Civita Mostre e Musei in collaborazione con diChroma photography e Rjma Progetti Culturali. L’esposizione è dedicata alla grande fotografa americana che ha trascorso tutta la vita nel più totale anonimato, fino al 2007, quando è venuto alla luce il suo corpus di fotografie, scattate nelle strade di New York e Chicago.

Esposti 92 scatti attraverso cui si intende raccontare al pubblico l’arte di Vivian Maier, una delle più acclamate esponenti della street photography. 92 scatti realizzati prima con la fotocamera Rolleiflex e poi con la Leica e alcuni video girati in Super8 trasportano idealmente i visitatori nelle strade di New York e di Chicago, dove i continui giochi di ombre e riflessi mostrano la presenza-assenza dell’artista che, con i suoi autoritratti, cerca di mettersi in relazione con il mondo circostante. Gli scatti raccontano la sua vita in totale anonimato fino al 2007, quando il suo immenso e impressionante lavoro, composto da più di centoventimila negativi, filmati Super 8mm e 16mm, diverse registrazioni audio, fotografie stampate e centinaia di rullini non sviluppati, venne scoperto da John Maloof, fotografo per passione e agente immobiliare per professione che li acquista, salvandoli dall’oblio e rivelando al mondo l’immenso patrimonio fotografico di Vivian Maier. Grazie a quel ritrovamento una “semplice tata” è diventata dopo la sua scomparsa una grande fotografa. In tutto il suo lavoro vi sono temi ricorrenti: scene di strada, ritratti di anonimi estranei e persone con cui potrebbe essersi identificata, il mondo dei bambini, ma emerge un’evidente predilezione per gli autoritratti. Lei stessa appare in molti scatti, con una moltitudine di forme e variazioni. Riflessi del suo viso in uno specchio, la sua ombra che si allunga sul terreno, il contorno della sua figura: ogni autoritratto di Vivian Maier è un’affermazione della sua presenza in quel luogo particolare, in quel momento particolare. Caratteristica ricorrente che è diventata una firma nei suoi autoritratti è l’ombra, che ha la capacità di rendere presente ciò che è assente.

La mostra esplora il tema dell’autoritratto di Vivian Maier a partire dai suoi primi lavori fino alla fine del Novecento. Le sue ricerche estetiche si possono ricondurre a tre categorie chiave, che corrispondono alle tre sezioni della mostra, allestite dopo un’introduzione biografica.

La prima è intitolata L’Ombra. Vivian Maier ha adottato questa tecnica utilizzando la proiezione della propria silhouette. Si tratta probabilmente della più riconoscibile tra tutte le tipologie di ricerca formale da lei utilizzate. L’ombra è la forma più vicina alla realtà, è una copia simultanea. È il primo livello di una autorappresentazione, dal momento che impone una presenza senza rivelare nulla di ciò che rappresenta. Attraverso Il riflesso, a cui è dedicata la seconda sezione, la fotografa riesce ad aggiungere qualcosa di nuovo alla fotografia, con l’idea di auto-rappresentazione; impiega diverse ed elaborate modalità per collocare sé stessa al limite tra il visibile e l’invisibile, il riconoscibile e l’irriconoscibile. I suoi lineamenti sono sfocati, qualcosa si interpone davanti al suo volto, si apre su un fuori campo o si trasforma davanti ai nostri occhi. Il suo volto ci sfugge ma non la certezza della sua presenza nel momento in cui l’immagine viene catturata. Ogni fotografia è di per sé un atto di resistenza alla sua invisibilità. Infine, la sezione dedicata allo Specchio, un oggetto che appare spesso nelle immagini di Vivian Maier. È frammentato o posto di fronte a un altro specchio oppure posizionato in modo tale che il suo viso sia proiettato su altri specchi, in una cascata infinita. È lo strumento attraverso il quale l’artista affronta il proprio sguardo.

La mostra vuole quindi celebrare non solo il talento di una grande artista, ma anche invitare il pubblico a riflettere sulla bellezza della quotidianità e sull’arte di cogliere l’effimero.

“La mostra dedicata a Vivian Maier si inserisce nella grande stagione della cultura e degli eventi espositivi che a Riccione sta portando alcuni tra i più grandi nomi della fotografia e della scena artistica internazionale. Dopo il grande successo della retrospettiva di Robert Capa, Riccione ospita un altro straordinario appuntamento dedicato alla fotografia e al talento di una delle più acclamate rappresentanti della street photography. Vivian Maier ha trascorso tutta la vita nel più totale anonimato in cui ha colto e fissato col suo obiettivo scene e personaggi di vita comune nelle strade di New York e Chicago. In questo anonimato ha coltivato il suo talento, ha saputo cogliere l’essenza della vita comune in cui ha voluto rappresentare anche se stessa, in maniera così straordinaria e moderna, e affermare la propria esistenza. Siamo orgogliosi di dire che Riccione, con le sue residenze storiche di Villa Mussolini e Villa Franceschi e con una programmazione culturale ambiziosa e apprezzata, si sta confermando sempre più come sede di importanti eventi espositivi, capace di trasformare la città in una destinazione turistica e culturale tutto l’anno”, dichiara Sandra Villa, vicesindaca e assessora alla Cultura del Comune di Riccione.

Orari: Dal 20 aprile al 23 giugno 2024, dal martedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19. Sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 20. Dal 25 giugno all’ 8 settembre 2024, tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 23. Dal 10 settembre al 3 novembre 2024, dal martedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19, sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 20. Chiuso tutti i lunedì non festivi.

Per info e prenotazioni: www.civita.art

Immagine: Autoritratto, Chicago, 1956 © Estate of Vivian Maier. Su gentile concessione di Maloof Collection and Howard Greenberg Gallery, NY

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraVivian Maier. Il ritratto e il suo doppio
CittàRiccione
SedeVila Mussolini
DateDal 20/04/2024 al 03/11/2024
ArtistiVivian Maier
CuratoriAnne Morin, Alberto Rossetti
TemiFotografia

A Riccione in mostra oltre novanta scatti di Vivian Maier, la tata fotografa
A Riccione in mostra oltre novanta scatti di Vivian Maier, la tata fotografa


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