“La Commedia dell'Arte”: in Val Venosta la personale di Wainer Vaccari


Il Castello di Castelbello in Val Venosta dedica la sua mostra d'autunno al pittore, scultore e disegnatore Wainer Vaccari. Il pubblico ha occasione di ammirare in questa suggestiva sede, dal 17 settembre al 29 ottobre 2023, una panoramica della sua ampia e varia produzione.

Il Castello di Castelbello in Val Venosta dedica la sua mostra d’autunno al pittore, scultore e disegnatore Wainer Vaccari (Modena, 1949). Il pubblico ha occasione di ammirare in questa suggestiva sede, dal 17 settembre al 29 ottobre 2023, una panoramica della sua ampia e varia produzione, in una mostra intitolata La Commedia dell’Arte, a cura di Gabriele Lorenzoni.

Il pittore ha fatto della sua arte una mitologia contemporanea. I suoi dipinti sono popolati da una serie di personaggi, le cui pose ed espressioni risultano stranianti, dissonanti e talvolta ironici. Le scene e le composizioni, caratterizzate da una sorta di forzature del reale, sono ambientate in una dimensione onirica e sospesa. L’artista conosce bene la pittura dei maestri antichi e nelle sue opere tende spesso a richiamare la Nuova oggettività tedesca, prossima al Realismo Magico dei grandi maestri di Novecento. Tuttavia rimandano anche spesso a ricordi autobiografici, come i luoghi dell’infanzia. Realizzati in due secoli diversi, i quadri della prima fase e quelli della seconda sono accomunati da rappresentazioni surreali, gesti privi di senso, allusioni sessuali, ambientazioni metafisiche, atmosfere sospese.

“Wainer Vaccari”, afferma Gerold Tappeiner, presidente curatorio del Castello di Castelbello, “è un artista di statura internazionale, tanto ricononsciuto nel suo paese natale, l’Italia, quanto nel mondo svizzero/germanico, dove è cresciuto e dove ha sviluppato la sua importantissima rete collezionistica, culturale ed espositiva. Questa mostra coglie nel profondo la missione del Castello di Castelbello di ragionare sulla commistione fra cultura di lingua italiana e cultura di lingua tedesca, approfondendo i punti di contatto”.

“L’opera di Wainer Vaccari”, afferma il curatore Gabriele Lorenzoni, “si manifesta nello spazio interstiziale fra indagine psicologica e surrealtà, fra sogno e gioco, fra finzione e cronaca. L’artista si caratterizza per una ostinata coerenza nei confronti della pittura figurativa, che per lui è un’opzione obbligata, una dedizione che diventa devozione. Le radici di questa scelta di campo affondano negli anni Settanta, decennio nel quale l’alternativa figurativa era ritenuta pressoché impraticabile in considerazione del proliferare della congerie concettuale, che da avamposto estremo (e minoritario) del dibattito artistico si era trasformata in una nebulosa comprendente decine di correnti e tendenze, che nella loro azione complessiva avevano allargato talmente tanto i confini del campo di azione artistica da arrivare fino alla soglia dell’annullamento dell’opera come oggetto materiale”.

“La mostra odierna”, aggiunge Lorenzoni, “presenta opere di varie epoche, in grado di dare conto delle diverse fasi creative dell’artista, sulle tematiche ricorrenti come sui soggetti prediletti. Grande è stato l’impegno diretto dell’artista per la realizzazione di un nucleo di opere ideate e realizzate appositamente per questo appuntamento espositivo, che il pubblico potrà ammirare in anteprima ed esclusiva. Il cosmo che egli crea pare isolato dal resto del mondo, proprio come lo spazio espositivo del Castello di Castelbello pare una realtà parallela, senza contatti con la quotidianità. Ma a ben guardare, come il castello è inserito nel flusso della storia e ne porta le tracce, così le opere di Vaccari aprono squarci su scene non così distanti dalla lucida follia del mondo contemporaneo, con le sue piccole perversioni, i suoi tic, le sue crisi”.

La mostra nel Castello di Castelbello intende dunque far conoscere al pubblico il percorso creativo dell’artista dagli anni Novanta a oggi e il suo universo fatto suggestioni, luoghi, personaggi e atmosfere unici.

Orari: Da martedì a sabato dalle 14.00 alle 18.00; domenica e festivi dalle 11.00 alle 18.00. Chiuso il lunedì, eccetto i giorni festivi.

Veduta della mostra
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