Il British Museum di Londra ha definito nelle scorse ore il piano per digitalizzare l’intera collezione. Si parla di un progetto per buttare online ben 2,4 milioni di oggetti, nell’arco di cinque anni: il tutto avrà un costo di 10 milioni di sterline, ovvero 11,5 milioni di euro. Alla fine dei lavori, per la prima volta l’intera collezione sarà accessibile a chiunque voglia esplorarla. Oltre a questa risorsa online, il museo ha inoltre annunciato piani per un migliore accesso alle sale studio del museo, dove i membri del pubblico e gli accademici possono vedere ulteriori oggetti della collezione su appuntamento. La digitalizzazione della collezione servirà anche a scongiurare i furti come quelli avvenuti ripetutamente al museo negli ultimi anni e che hanno portato alle dimissioni del direttore Hartwig Fischer.
Mark Jones, direttore ad interim del British Museum, ha dichiarato: “In seguito alla scoperta che gli oggetti sono stati rubati dalla collezione, abbiamo adottato misure per migliorare la sicurezza e ora siamo fiduciosi che un furto di questo tipo non potrà mai più verificarsi. Ma non possiamo e non dobbiamo dare per scontato che la sicurezza della collezione, in senso lato, possa essere raggiunta semplicemente mettendo tutto sotto chiave. Sono convinto che la risposta più importante ai furti sia aumentare l’accesso, perché quanto più una collezione è conosciuta – e quanto più viene utilizzata – tanto prima si notano eventuali assenze. Ecco perché, invece di mettere da parte la collezione, vogliamo renderla la più apprezzata, usata e vista al mondo”.
“Nei prossimi cinque anni”, prosegue Jones, “ci siamo posti l’obiettivo di migliorare e completare la registrazione online di ogni oggetto della collezione del British Museum. È un compito arduo, con 2,4 milioni di record da caricare o aggiornare, ma più della metà è già stata fatta e quando sarà finito vorrà dire che tutti, non importa in quale parte del mondo vivono, potranno vedere tutto quello che abbiamo, e utilizzare questa straordinaria risorsa in una miriade di modi”.
Allo stesso tempo, la volontà del British è quella di rafforzare le partnership con i musei di tutto il Regno Unito e di tutto il mondo, “in modo che le nostre mostre itineranti”, conclude Jones, “portino gli originali a milioni di persone che potrebbero non visitare mai il British Museum stesso, fornendo allo stesso tempo un migliore accesso alle nostre sale studio, affinché ogni persona interessata possa venire a vedere tutto ciò che custodiamo”.
George Osborne, presidente del consiglio d’amministrazione, ha dichiarato: “Il British Museum ospita una delle collezioni più incredibili del mondo, con oggetti che ci stupiscono e ci ispirano, e spesso ci incoraggiano a cambiare prospettiva. Abbiamo già un numero di visitatori tra i più alti di qualsiasi museo al mondo e un vasto programma di tour nazionali e internazionali, ma Mark ha definito un piano avvincente per garantire il più ampio accesso e coinvolgimento possibili con la collezione – e non potrei essere più favorevole alle sue ambizioni”.
Il British digitalizzerà l'intera collezione. Progetto da 10 milioni di sterline |