Il Museo della Guerra di Rovereto compie 100 anni: percorso rinnovato e tante iniziative


Il Museo Storico Italiano della Guerra, che ha sede nel Castello di Rovereto, compie 100 anni, e si presenta al pubblico con un percorso rinnovato e tante iniziative per festeggiare l'anniversario.

Il Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto compie cento anni: il 12 ottobre 1921, alla presenza del re d’Italia Vittorio Emanuele, venne infatti inaugurato il primo nucleo del museo, all’interno del Castello di Rovereto. E per celebrare il centenario la sede museale propone per tutto il 2021 un ricco programma di iniziative con mostre, convegni, incontri e pubblicazioni. Gli eventi sono rivolti a ricercatori e appassionati di storia, ma anche ai turisti e ai curiosi, proiettando il museo e la città in una dimensione nazionale e internazionale. Le iniziative si accompagnano inoltre al riallestimento del percorso di visita permanente legato alla prima guerra mondiale, all’apertura di nuovi spazi di servizio per i visitatori, alla realizzazione del nuovo sito web e di un archivio fotografico digitale, con anche l’introduzione di nuovi strumenti di visita per il pubblico.

Per tutta la primavera e l’estate sono in programma ogni settimana visite guidate e attività per famiglie. Due le mostre temporanee visitabili fino ad ottobre: l’esposizione fotografica Libia, una guerra lunga vent’anni. Scatti di Gino Voltolina (1918-1919) che valorizza un importante fondo conservato nell’archivio del Museo e l’installazione In alto. Il sistema di rifornimenti militari tra lo Zugna e gli Altipiani dedicata al tema dalla logistica militare.

Il Castello di Rovereto. Foto di Graziano Galvagni
Il Castello di Rovereto. Foto di Graziano Galvagni


Il Castello di Rovereto. Foto di Graziano Galvagni
Il Castello di Rovereto. Foto di Graziano Galvagni


Il Castello di Rovereto. Foto di Graziano Galvagni
Il Castello di Rovereto. Foto di Graziano Galvagni

Le iniziative per il centenario culmineranno ad ottobre, quando sarà inaugurata una mostra fotografica che ricostruirà le modalità narrative e di rappresentazione del conflitto nei monumenti, negli allestimenti museali, nella retorica, nel discorso pubblico partendo dal dopoguerra. Verrà pubblicato poi un volume che, grazie alla ricca documentazione d’archivio, documenterà il grande fermento di iniziative promosse da autorità pubbliche e private nel dopoguerra, ripercorrendo la storia del museo. Entro la fine dell’anno vedrà la pubblicazione anche un grande catalogo delle uniformi del Regio Esercito Italiano che appartengono alle collezioni del Museo.

Sempre in autunno è previsto un convegno internazionale dedicato ai musei della Grande Guerra nell’arco alpino: un’occasione di riflessione sulle esperienze dei musei storici della Grande Guerra e sull’attività di associazioni culturali che operano nel campo della valorizzazione del paesaggio storico in Austria, Italia e Slovenia.

Il Museo della Guerra di Rovereto è uno dei principali musei storici italiani e nonostante il secolo di vita, il suo percorso di visita risulta fortemente attuale: è certamente dedicato alla prima guerra mondiale, ma non è un museo rivolto solo agli appassionati e soprattutto non è rimasto fermo a cento anni fa; nell’arco di un secolo ha cambiato infatti completamente aspetto (ed è ancora in continua evoluzione) e attrae ogni anno migliaia di visitatori che rimangono colpiti e sorpresi dalla ricchezza e dalla varietà delle collezioni.

La visita è suddivisa in due livelli, gli eserciti e le guerre tra l’Ottocento e la prima guerra mondiale da una parte e dall’altra il castello e le armi di età moderna.

Il Museo Storico della Guerra di Rovereto. Foto di Graziano Galvagni
Il Museo Storico della Guerra di Rovereto. Foto di Graziano Galvagni


Il Museo Storico della Guerra di Rovereto. Foto di Graziano Galvagni
Il Museo Storico della Guerra di Rovereto. Foto di Graziano Galvagni


Il Museo Storico della Guerra di Rovereto. Foto di Graziano Galvagni
Il Museo Storico della Guerra di Rovereto. Foto di Graziano Galvagni


Il Museo Storico della Guerra di Rovereto. Foto di Graziano Galvagni
Il Museo Storico della Guerra di Rovereto. Foto di Graziano Galvagni


Il Museo Storico della Guerra di Rovereto. Foto di Graziano Galvagni
Il Museo Storico della Guerra di Rovereto. Foto di Graziano Galvagni

La visita nel Museo si concentra sull’evoluzione nel modo di combattere e sulle dotazioni dei soldati dall’inizio dell’Ottocento alla Prima guerra mondiale. Sono esposte nelle vetrine oggetti e fotografie, testimonianze della guerra di trincea e testimonianze dell’esperienza di soldati, profughi e prigionieri. A fianco alle importanti collezioni di uniformi ed armi, ci sono gli oggetti della vita quotidiana accompagnati da testi, immagini e contenuti multimediali. Alle testimonianze personali della dura vita nelle trincee si affiancano documenti legati al racconto pubblico e alla propaganda di guerra; gli aspetti tecnologici connessi alla produzione dell’industria militare si completano con gli aspetti sociali ed economici stravolti dal conflitto. I visitatori sono poi guidati fino alla contemporaneità grazie alla mostra La pelle del soldato. Uniformi, corazze, elmetti e maschere antigas dalla prima guerra mondiale al Duemila.

Si prosegue con la visita all’interno della fortezza veneziana, che ha richiesto lunghi di lavori di restauro e ha reso protagonista il castello, con le sue mura, i suoi cunicoli, i torrioni che ospitano le collezioni di armi da guerra e da caccia di età moderna. Costruito nel Quattrocento dalla famiglia Castelbarco, ma successivamente riedificato durante il dominio della Serenissima su Rovereto, il castello è immerso nel centro storico e domina sulla Vallagarina, come si percepisce quando si sale sulle terrazze affacciate sui tetti della città.

Nel torrione Marino si trova la collezione di armi di età moderna (XVI-XVIII secolo): un’ampia raccolta di armature, armi bianche e da fuoco, da duello e da caccia; nel torrione Malipiero sono invece esposte armi e strumenti dalla Preistoria al Medioevo.

Infine, nel rifugio antiaereo scavato durante la Seconda guerra mondiale ai piedi del castello sono esposti numerosi pezzi di artiglieria italiani, austro-ungarici, tedeschi, inglesi della prima guerra mondiale, come bombarde, mortai, obici e cannoni. Questa sezione, tra le più ampie esposizioni tematiche oggi presenti in Italia, include anche materiale di munizionamento, e il mortaio austro-ungarico Skoda da 30,5 centimetri esposto nell’antistante piazza Podestà completa il percorso delle artiglierie.

Lungo il percorso di visita saranno presto disponibili inoltre nuovi strumenti multimediali che permetteranno di conoscere più da vicino l’esperienza dei soldati in guerra. I racconti saranno disponibili anche nella nuova audioguida del museo completa di approfondimenti e curiosità.


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