Un video al Metropolitan Museum per lanciare il nuovo album. L'iniziativa di Halsey


La cantante americana Halsey decide di realizzare un video di ben 13 minuti al Metropolitan Museum per lanciare la cover del suo nuovo album (che peraltro cita apertamente Jean Fouquet): un’operazione inedita, perché è una passeggiata senza musica che ha per protagoniste le opere

Un video di 13 minuti al Metropolitan Museum di New York per presentare la copertina del suo nuovo album If I can’t have love, I want power: l’iniziativa è della popolare cantante indie pop Halsey (vero nome Ashley Nicolette Frangipane, statunitense classe 1994). Il video è niente più e niente meno che una passeggiata della cantante ventiseienne nel museo newyorkese: indossando soltanto un leggero vestito argento e ocra che le lascia scoperto il ventre (Halsey era infatti incinta al momento delle riprese), la musicista cammina attraverso le sale dell’arte europea soffermandosi dinnanzi ad alcuni dipinti e sculture.

A catturare l’attenzione di Halsey è dapprima la Carità di Guido Reni, quindi si osservano in successione la Madonna Stoclet di Duccio di Buoninsegna, e poi ancora il polittico con la Madonna col Bambino e santi di Giovanni di Paolo, una Madonna col Bambino in terracotta invetriata di Luca della Robbia, la Ester e Assuero di Artemisia Gentileschi. Si tratta per lo più di scene di maternità (e in generale tutte centrate sulle donne): il figlio, Ender Ridley Aydin, avuto dallo sceneggiatore turco Alev Aydin, è nato il 14 luglio, una settimana dopo la pubblicazione del video. Alla fine, Halsey si sofferma davanti alla scalinata principale del museo, dove svela una fotografia in scala monumentale della copertina dell’album, ovvero una fotografia di lei stessa con in braccio un bambino: la cantante è seduta su di un trono dorato, con indosso un vestito blu e una corona dorata, mentre si mostra all’osservatore con un seno scoperto e il bambino che poggia sulle sue ginocchia, in un’aperta citazione del dittico di Melun, capolavoro di Jean Fouquet conservato ad Anversa. La fotografia è un’opera di Lucas Garrido

“Questo album”, ha scritto Halsey in occasione del lancio del video, “è un concept album sulle gioie e sugli orrori della gravidanza e della nascita. Per me era molto importante che la copertina riflettesse i sentimenti del mio viaggio nei mesi scorsi. La dicotomia della Madonna e della meretrice. L’idea di me stessa come di un essere sessuale e del mio corpo come un vascello e un regalo per il mio bambino sono due concetti che coesistono in maniera pacifica e potente. Il mio corpo è appartenuto al mondo in molti modi diversi negli anni passati, e questa copertina è il mio mezzo per rivendicare la mia autonomia e stabilire il mio orgoglio e la mia forza come forza vitale per il mio essere umano. Questa immagine di copertina celebra i corpi in gravidanza e dopo il parto come qualcosa di bello, da ammirare. Abbiamo una lunga strada da percorrere per sradicare lo stigma sociale intorno ai corpi e all’allattamento al seno. Spero che questo possa essere un passo nella giusta direzione!”.

Il video è stato ben accolto da pubblico e critica perché rappresenta un’operazione inedita per il mondo della musica: questa volta, infatti, le opere del museo non costituiscono uno sfondo o un’ambientazione, ma sono le protagoniste, anche perché il filmato è privo di musica (i rumori sono quelli degli ambienti). Il filmato si può vedere su YouTube.

Un video al Metropolitan Museum per lanciare il nuovo album. L'iniziativa di Halsey
Un video al Metropolitan Museum per lanciare il nuovo album. L'iniziativa di Halsey


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