Si va verso una probabile riconferma di Dario Franceschini nel ruolo di ministro dei beni culturali anche nel governo di Mario Draghi, sempre che il presidente del consiglio incaricato riesca a organizzare una nuova formazione (ma sembrano esserci sempre meno ostacoli). Secondo le ultime voci, mentre si rincorrono i totoministri, è possibile che il nascente governo avrà alcuni ministri del Conte II: tra questi, Franceschini è in pole position per i beni culturali. Attualmente non stanno neppure circolando altri nomi.
Certo, non sono da escludere sorprese dell’ultimo minuto, ma la situazione lascia presumere che il Collegio Romano continuerà a essere del ministro del Pd. Tra gli altri ministri che si avviano alla riconferma sembrano esserci anche Luciana Lamorgese per l’interno e Lorenzo Guerini per la difesa. Si profila, ad ogni modo, la possibilità di un governo che avrà sia figure tecniche sia figure politiche, sul modello del governo Ciampi (1993-1994), che vide tra le sue fila diversi tecnici (come Giovanni Battista Conso alla giustizia, Paolo Savona all’industria, Paolo Baratta al commercio con l’estero, Alberto Ronchey ai beni culturali) nonché alcuni politici di spicco (Mancino all’interno, Andreatta agli esteri, Russo Iervolino all’istruzione, Merloni ai lavori pubblici, Fabbri alla difesa).
In caso di riconferma, Franceschini proseguirebbe il mandato cominciato il 5 settembre 2019 nel governo Conte bis, il secondo (qui un riassunto) come titolare del dicastero della cultura, a seguito della sua prima esperienza dal 2014 al 2018 sotto i governi Renzi e Gentiloni.
Governo Draghi, Franceschini verso la riconferma. Si profila governo tecnico-politico |