Golucho: uno sguardo crudo e carico di espressività


Scopriamo l'arte di Golucho, uno dei più interessanti pittori spagnoli contemporanei. Con l'aiuto di una mostra a Barcellona.

Descubrir el arte dedica un articolo a Golucho, un artista che rappresenta le persone e l’ambiente quotidiano in un modo molto particolare: se siete curiosi di ammirare le sue opere, le trovate fino al 12 aprile al Museo Europeo d’Arte Moderna di Barcellona! Qui il link dell’originale. Qui sotto la mia traduzione! Buona lettura :)

Un’antologica al MEAM (Museo Europeo d’Arte Moderna) di Barcellona riesamina l’attività pittorica dell’artista compresa tra il 1998 e i nostri giorni. È uno dei principali rappresentanti spagnoli del Nuovo Realismo e co-fondatore del gruppo “La gallina ciega”, significativo nucleo spagnolo di arte contemporanea. L’opera di Golucho rappresenta senza compromessi una cruda realtà che a sua volta lascia trapelare una grande umanità. Fino al 12 aprile.

Golucho, En la habitación verde (Nella Stanza verde)
Golucho, En la habitación verde (“Nella Stanza verde”), 2012, olio su tavola. Tutte le immagini su gentile concessione del MEAM per Descubrir el Arte.

Il pittore Miguel Angel Mayo, “Golucho” (Madrid, 1949) lasciò la Spagna nel 1964 per trasferirsi a Parigi, dove visse direttamente tutti gli avvenimenti politici e sociali di quell’epoca, durante la quale si relazionò con la bohème artistica.

Al ritorno in Spagna nel 1969, iniziò un percorso di ricerca circa la sua opera e le possibilità espressive della pittura all’interno del realismo, fino a raggiungere negli anni Novanta un linguaggio personale, inclassificabile e di una particolarità straordinaria. Artista anticonformista, i suoi dipinti si distinguono per la profondità e l’espressività dei personaggi che sembra acquistino vita propria attraverso i suoi dipinti.

Golucho è co-fondatore del gruppo “La gallina ciega” insieme ad artisti come Antonio López, Noe Serrano, José María Serrano, Roberto Manzano o Dino Valls, il cui obiettivo è “mostrare e rendere manifesta l’arte di alta qualità dei nostri giorni, partendo da criteri di indipendenza intellettuale e di pensiero profondo, stabilito e oggettivabile”. Questo progetto è realizzato interamente da artisti “che aspirano a unire opere di alto livello a nuovi progetti, utilizzando a tale scopo mostre, pubblicazioni, giornate di dibattito culturali e, infine, arrivando alla materializzazione di spazi espositivi idonei per la mostra permanente di arte contemporanea”.

L’antologica inaugurata dal MEAM mostra circa 50 quadri che l’artista ha realizzato dal 1998 ad oggi; opere che lasciano trasparire la “chiara attualità dei canoni estetici di un pittore dalla personalità impetuosa come quella di Golucho”. Un pittore che si distingue perché rappresenta “senza compromessi una realtà cruda, carica di umanità e di forza espressiva”. E lo spettatore davanti ai quadri di questo artista si sente atterrito perché i volti che lo guardano lasciano trasparire l’anima della persona ritratta e, in molti casi, sono segnati dal dolore dell’esistenza.

In definitiva, Golucho dipinge figure che oscillano tra il delicato e il sordido, ritratti che mostrano le persone e il loro ambiente quotidiano.

Mariantonia, Ensayo sobre el Alzheimer (Mariantonia, Saggio sull'Alzheimer)
Mariantonia, Ensayo sobre el Alzheimer (“Mariantonia, Saggio sull’Alzheimer”), gennaio 2009, matita.

Alma en el estudio (Anima nello studio)
Alma en el estudio (“Anima nello studio”), estate 1999, olio su tavola.

La soledad del límite (La solitudine del limite)
La soledad del límite (“La solitudine del limite”), estate 2006, matita e acquerello.

Rojo IV (Rosso IV)
Rojo IV (Rosso IV), autunno 2008, olio su tavola.


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Ilaria Baratta

L'autrice di questo articolo: Ilaria Baratta

Giornalista, sono co-fondatrice di Finestre sull'Arte con Federico Giannini. Sono nata a Carrara nel 1987 e mi sono laureata a Pisa. Sono responsabile della redazione di Finestre sull'Arte.

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