Nel corso degli scavi ad Altino, antico insediamento romano sulla gronda della Laguna di Venezia, condotti dalla cooperativa Petra di Padova e diretti dal Museo in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Venezia e Laguna, è stata rinvenuta un’infrastruttura a volta di una grande cloaca, con alcuni mattoni d’attacco, spallette in mattoni alte un metro e mezzo e anche una pavimentazione di lastroni di trachite, con reperti di vita quotidiana.
In particolare sono state rinvenute le basi molto ben conservate di una struttura imponente, una cloaca, ovvero un condotto che raccoglie e scarica i liquidi di rifiuto e le acque piovane, presumibilmente costruita nello stesso periodo in cui la città si ampliò, interrando il canale con l’accesso acqueo. La struttura si trova tre metri sotto terra rispetto al piano campagna e fa probabilmente parte dello stesso sistema fognario, già in parte emerso diversi decenni fa, nella zona a nord oltre l’anfiteatro.
Sono inoltre emersi oggetti come vasellame da mensa, vasellame da cucina, lucerne, oggetti in osso per la cura del corpo, frammenti in vetro, piccoli strumenti in bronzo, pezzi di attrezzi da artigiani (tra cui un manico di mannaia) finiti nella fognatura attraverso gli ampi tombini dell’epoca.
“Il manufatto ha una dimensione imponente, quindi si tratta sicuramente di un sistema fognario pubblico predisposto secondo un preciso disegno urbanistico, non di un piccolo fognolo di scarico dalle abitazioni private”, ha affermato Marianna Bressan, direttrice del Museo nazionale e Area archeologica di Altino. “Il livello di conservazione è molto buono e ci dice molto della pianificazione urbanistica dell’epoca”.
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Altino, rinvenuta antica cloaca con oggetti di uso comune |