Una foresta di sculture subacquee a Cipro: è l'ultima opera di Jason deCaires Taylor


A Cipro, al largo della cittadina di Ayia Napa, è stato aperto il museo MUSAN, un insieme di 93 installazioni di Jason deCaires Taylor, artista specializzato in scultura subacquea: una vera foresta marina con figure di persone e bambini che giocano.

Si chiama MUSAN, ovvero Museum of Underwater Sculpture Ayia Napa, ed è l’ultima iniziativa dello scultore inglese Jason deCaires Taylor (Dover, 1974), specializzato nella creazione di sculture subacquee. Dopo aver creato opere sommerse in Australia, nelle Maldive, in Francia e in diverse altre parti del mondo, adesso Taylor ha da pochi giorni inaugurato il suo nuovo museo che si trova 200 metri al largo della cittadina di Ayia Napa, località turistica della parte orientale di Cipro nota per le sue spiagge. Qui, nelle profondità del mare, Taylor ha installato 93 sculture poggiate direttamente sul fondale: alcune raffigurano persone (soprattutto bambini), altre alberi e piante. Tra le sculture c’è anche un gruppo intitolato The Underwater Forest, una vera foresta subacquea che vuol essere la prima al mondo del suo genere.

Le opere, e in particolare quelle che rappresentano alberi, ha spiegato Taylor, sono state pensate per attirare la vita marina: sono state pertanto collocate a varie profondità sul fondo del mare con l’intento di attirare specie animali e vegetali diverse e sono state disposte col chiaro intento di somigliare a una vera foresta. Inoltre, alcuni degli alberi galleggeranno appena sotto la superficie in modo che l’intera struttura fornisca un ambiente complesso per la vita marina a tutti i livelli. Come spesso accade nell’arte di Taylor, le opere si legano a significati di urgente attualità. Il MUSAN è stato infatti installato in una distesa di sabbia all’interno di un’area marina protetta. La foresta scultorea attirerà un’ampia varietà di flora e fauna marina perché, ricorda l’artista, negli ultimi anni la presenza di flora e fauna nel Mediterraneo si è ridotta, e di conseguenza il suo vuole essere una sorta di contributo al ripopolamento.

Tra le opere si vedono anche sculture raffiguranti bambini che giocano. Queste ultime, spiega Taylor, “ci ricordano il nostro bisogno del mondo naturale come luogo per esplorare, scoprire e accendere la nostra immaginazione. Negli ultimi 50 anni i bambini sono diventati sempre più esclusi dai luoghi selvaggi che esistevano un tempo. I bambini, con la macchina fotografica in mano mentre giocano a nascondino nei boschi, puntano i loro obiettivi verso la razza umana. Sperano in un futuro in cui ritorneranno il mistero e la magia della natura. La necessità di rianimare i nostri oceani è urgente quanto la necessità di ristabilire la nostra connessione con il mondo naturale”.

Tutte le opere di Jason de Caires Taylor fanno parte di un movimento eco-artistico in cui l’opera d’arte interagisce con l’ambiente circostante e si evolve in modi imprevedibili. Non esiste un prodotto finale, spiega l’artista, “ma un paesaggio marino in continua evoluzione. Alla fine il lavoro della natura soppianterà il lavoro dell’artista. Gli alberi scolpiti e i bambini che giocano tra di loro saranno consumati e colonizzati dalla biomassa marina, fornendo cibo e riparo a una varietà di creature, ma soprattutto ricordandoci che noi stessi apparteniamo alla natura”. Il MUSAN sarà accessibile ai subacquei e agli amanti delle immersioni, e la sua presenza è segnalata da un piccolo pontile sulla spiaggia.

Di seguito alcune immagini del MUSAN di Jason deCaires Taylor.

Il MUSAN di Jason deCaires Taylor
Il MUSAN di Jason deCaires Taylor


Il MUSAN di Jason deCaires Taylor
Il MUSAN di Jason deCaires Taylor


Il MUSAN di Jason deCaires Taylor
Il MUSAN di Jason deCaires Taylor


Il MUSAN di Jason deCaires Taylor
Il MUSAN di Jason deCaires Taylor


Il MUSAN di Jason deCaires Taylor
Il MUSAN di Jason deCaires Taylor


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