Un pittore contemporaneo torna ad affrescare le pareti del Louvre: è Luc Tuymans


Un pittore contemporaneo tornerà ad affrescare le pareti del Louvre: il museo di Parigi ha affidato al belga Luc Tuymans l’incarico di dipingere una sua opera 

Uno dei più importanti artisti contemporanei, il belga Luc Tuymans (Mortsel, 1958), è protagonista di una mostra dal 22 maggio 2024 al Louvre, fino al mese di maggio 2025. Il museo di Parigi ha infatti invitato Tuymans a realizzare un’opera effimera in una rotonda situata nel cuore delle collezioni di pittura francese, la rotonde Valentin, vicino alle scuole fiamminghe. Antica residenza reale trasformata in museo, il Louvre è colmo di decorazioni, realizzate in tutti i grandi momenti della sua storia dai più grandi artisti, e l’intervento eccezionale di Luc Tuymans, del tutto inedito per l’epoca contemporanea, segna il ritorno della pittura dentro e sulle pareti del Louvre.

Tuymans non ha mai smesso di esplorare la pittura. “Non voglio fare arte per l’arte”, ha dichiarato, “ma voglio fare un dipinto della storia, o meglio un dipinto della memoria e del trauma”. I suoi dipinti sono stati esposti nei più grandi musei e collezioni private del mondo. Per questa prima importante realizzazione in un museo francese, Tuymans realizzerà in situ un affresco temporaneo intitolato L’Orphelin (“L’Orfano”).

Composta da quattro scomparti affrescati, quest’opera assembla tre immagini che rappresentano la pulitura della tavolozza di un pittore, carica di pigmenti. Come al solito, Tuymans ha scelto immagini che conserva, a volte per anni, nei suoi archivi. Immagini provenienti dai media o raccolte da internet, fotografate con uno smartphone o con una macchina fotografica istantanea, vengono lungamente elaborate, interpretate, poi improvvisamente ripristinate attraverso una rapida esecuzione, direttamente sulla parete del Louvre.

L’Orphelin intende anche testimoniare il ruolo particolare del museo come scuola, ispirazione per gli artisti da parte degli artisti, luogo di copia in epoca accademica e territorio di creazione molto vivo oggi. All’immagine che rappresenta la tavolozza in fase di pulitura o ripulitura, si unisce poi una quarta immagine, quella di un’opera dipinta nel 1990 e perduta dall’artista, intitolata proprio L’Orphelin, che dà il titolo al ciclo. Rappresenta la parte posteriore della testa di una bambola senza attributi, con il collo aperto alla vista.

Tra un anno, nel maggio 2025, questo ciclo di affreschi sarà coperto dalla ridipintura della rotonda e la sala tornerà a far parte delle collezioni del Louvre. Situato nel cuore delle collezioni di pittura francese del XVII secolo, all’incrocio delle ali cosiddette “Sully” e “Richelieu”, nella sala denominata “rotonde Valentin”, intitolata a Valentin de Boulogne, di cui esponeva da tempo capolavori, questo spazio, immerso nella luce e nell’ombra, esponeva da anni anche Le Quattro Stagioni, il celebre ciclo di Nicolas Poussin. Il ciclo prodotto da Tuymans, chiamato a essere coperto, vuole inserirsi così nella continuità di questa riflessione sul tempo, sugli strati del tempo, con i quali egli instaura un altro rapporto.

Immagine: Luc Tuymans, Gloves (2021; olio su tela). Su concessione dell’artista e di David Zwirner


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