Addio a Giuliano Gori, imprenditore e collezionista


Si spegne a Prato, all’età di 93 anni, l’imprenditore e grande collezionista Giuliano Gori, fondatore della Fattoria di Celle, una delle più importanti raccolte al mondo di arte contemporanea all’aperto.

Si è spento, all’età di 93 anni, l’imprenditore e collezionista Giuliano Gori, noto per la sua importante collezione d’arte contemporanea dalla quale nacque la Fattoria di Celle nei pressi di Pistoia, celebre parco d’arte contemporanea dove la raccolta fu trasferita nel 1970 e che venne aperto al pubblico nel 1982 con le prime diciotto opere, tra i quali lavori di Fausto Melotti, Giuseppe Penone, Mimmo Paladino.

Imprenditore attivo nel settore dei tessuti, Gori aveva cominciato a collezionare già nel dopoguerra, e già tra gli anni Cinquanta e Sessanta la sua collezione si era distinta come una delle più aggiornate d’Italia: Gori frequentava con assiduità gli artisti e s’informava in continuazione delle novità e delle tendenze, riuscendo quindi a intercettare gli artisti più interessanti. Inizialmente la raccolta venne ospitata in un palazzo nel centro di Prato, città in cui Gori era nato nel 1930, ma fin dagli anni Cinquanta l’imprenditore si era posto il problema di condividere la sua collezione con il pubblico, tanto che già prima del trasferimento alla Fattoria di Celle le opere di Gori erano già state in qualche occasione mostrate: negli anni, inoltre, Gori si attivò per promuovere diverse mostre in giro per l’Italia (tra cui la personale di Dani Karavan al Forte di Belvedere di Firenze e al Castello dell’Imperatore di Prato del 1978). Il 12 giugno del 1982, poi, l’inaugurazione della Fattoria di Celle. Seguirono altri traguardi importanti: nel 1985, il Premio Bargellini dalla città di Firenze, nel 1988 l’apertura del Centro Pecci di Prato di cui Gori fu socio fondatore, nel 1993 la pubblicazione del catalogo della sua collezione di arte ambientale, nello stesso anno il suo impegno per la mostra Risarcimento con la quale oltre sessanta artisti contemporanei donarono opere agli Uffizi appena colpiti dalle bombe della strage dei Georgofili, nel 2001 la donazione del nuovo assetto del presbiterio del Duomo di Prato, realizzato da Robert Morris. Oggi, la Fattoria accoglie un’ottantina di opere, gran parte delle quali all’aperto.

“Ci sono uomini che con la loro passione, la loro generosità, la loro intelligenza riescono a costruire esperienze di bellezza e creatività che diventano patrimonio di tutti. Giuliano Gori, geniale ideatore della straordinaria collezione d’arte ospitata nella Fattoria di Celle a Pistoia, è stato uno di questi”, ha dichiarato Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana. “Giuliano Gori”, afferma l’assessore Stefano Ciuoffo, “ha saputo unire le qualità del grande uomo d’impresa con quelle dell’appassionato d’arte, accompagnando la sensibilità per i nuovi linguaggi del contemporaneo con la valorizzazione dei contesti ambientali chiamati a sposarsi con le creazioni degli artisti”.

“Con Giuliano Gori se ne va il Novecento dell’arte della nostra città e della sua relazione con il mondo”, gli fa eco Matteo Biffoni, sindaco di Prato. “Imprenditore, innovatore, amante riamato degli artisti e delle artiste, ha fatto della storica Fattoria di Celle il prototipo italiano dell’arte ambientale grazie all’intuito, alla capacità di sperimentare, alla sapienza nell’interpretare le possibilità che un luogo immerso nella natura poteva offrire. Lewitt, Cecchini, Burren, Barni, Corneli e mille altri hanno lavorato con lui e per lui in una relazione feconda e unica. Assieme a Bertini è stato decisivo per l’arrivo di Henry Moore a Prato e ancora nel 2012 grazie a lui la collezione pubblica del Museo di Palazzo Pretorio si arricchisce della donazione Lipschitz. Socio fondatore del centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, capostipite di una famiglia innamorata dell’arte contemporanea, Giuliano Gori è stato esempio inimitabile e libero. Ai figli, ai nipoti, ai familiari tutti un pensiero e un abbraccio”.

Addio a Giuliano Gori, imprenditore e collezionista
Addio a Giuliano Gori, imprenditore e collezionista


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