Il British organizza una sfilata di moda davanti ai marmi del Partenone. La Grecia non gradisce


Irritazione della Grecia per una sfilata di moda che si è tenuta al British Museum sabato scorso davanti ai marmi del Partenone. ’Rispetto zero’, ha detto la ministra della cultura greca Lina Mendoni.

Irritazione in Grecia per la decisione del British Museum di organizzare una sfilata di moda davanti ai marmi del Partenone conservati presso il museo di Londra. Il défilé si è tenuto sabato 17 febbraio in occasione della London Fashion Week e a organizzarlo è stato la maison britannica Erdem, con le modelle che hanno sfilato davanti alle sculture che Atene vorrebbe vedersi restituite. Il designer Erdem Moralioglu, fondatore del brand, avrebbe scelto la Duveen Gallery, ovvero la galleria dei marmi del Partenone, come omaggio a Maria Callas: “Volevo la sfilata in questo spazio perché incarna la sua grecità”, ha detto a Vogue.

La Grecia però non ha gradito. “Rispetto zero”, ha tuonato la ministra della cultura Lina Mendoni, che ormai da tempo lotta affinché i marmi asportati da Lord Elgin nel 1801 e portati da Atene a Londra tornino nella capitale greca. “Organizzando una sfilata di moda nelle sale dove sono esposte le sculture del Partenone”, ha dichiarato Mendoni, “il British Museum dimostra di nuovo la sua mancanza di rispetto per le opere di Fidia. I direttori del British banalizzano e insultano non solo il monumento ma anche i valori universali che trasmette. Le condizioni in cui le opere sono esposte e conservate, alla Duveen Gallery, sono in costante deterioramento. È ora di far di nuovo brillare questi capolavori rubati e abusati nella luce dell’Attica”.

La stampa britannica tuttavia fa quadrato attorno al British e ricorda che nel 2021 Christian Dior pagò alla Grecia circa 700.000 euro per ottenere l’autorizzazione a organizzare un servizio fotografico sull’Acropoli, aggiungendo poi ulteriori 200.000 euro per il mancato guadagno. Mendoni ha però replicato anche a queste osservazioni, sottolineando che all’Acropoli non si tenne alcuna sfilata, ma ci fu soltanto un servizio fotografico, e che la sfilata si tenne allo Stadio Panatenaico. In più, il servizio di Dior presentava una collezione ispirata all’antica Grecia e realizzata in collaborazione con artisti greci. E con le modelle “immobili, proprio come statue”, ha sottolineato Mendoni. Al contrario, la “sfilata al British Museum si è tenuta nella Duveen Gallery, in uno spazio chiuso, alla presenza di decine di ospiti. Le sculture del Partenone erano semplicemente decorative, poiché la collezione non aveva alcun collegamento tematico con l’antichità greca. Le sculture del Partenone sono state usate solo come uno sfondo, e quindi il loro valore universale, di cui il British Museum afferma di essere così preoccupato, è stato completamente minimizzato”.

Già nel 2017, la Grecia aveva rifiutato una sfilata sull’Acropoli: in quel caso era stato Gucci a chiedere l’autorizzazione per il défilé, ritenuto però incompatibile con il sito dal Consigio Archeologico Centrale della Grecia, che rifiutò l’offerta malgrado la maison fiorentina avesse messo sul tavolo la cifra di due milioni di euro.

Nell’immagine, la sfilata di Erdem davanti ai marmi del Partenone.

Il British organizza una sfilata di moda davanti ai marmi del Partenone. La Grecia non gradisce
Il British organizza una sfilata di moda davanti ai marmi del Partenone. La Grecia non gradisce


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