Cardiff vuole negare un monumento a Guglielmo Marconi per i suoi rapporti col fascismo


Fu in Galles che Guglielmo Marconi riuscì a lanciare per la prima volta un segnale radio in mare aperto. E proprio in Galles è nata l’idea di dedicare un monumento al grande inventore italiano. Ma il progetto adesso è rientrato, a causa dei rapporti tra Marconi e il fascis

La figura di Guglielmo Marconi, l’inventore nato a Bologna nel 1874 a cui si deve il telegrafo senza fili, o radiotelegrafo, invenzione la cui evoluzione ha portato allo sviluppo della radio e della televisione e di tutti metodi di comunicazione senza fili, è ora al centro di un acceso dibattito internazionale: il Consiglio comunale di Cardiff, capitale del Galles, aveva deciso di dedicare una grande scultura a Marconi perché proprio in Galles l’inventore, il 13 maggio 1897, riuscì a trasmettere per la prima volta nella storia un segnale radio in mare aperto. L’evento, fondamentale per la storia dell’umanità, avvenne al largo della costa gallese, da Lavernock Point nella Vale of Glamorgan all’isola di Flat Holm nel Canale di Bristol.

Il progetto prevedeva la realizzazione di una scultura alta quattro metri a forma di radio che avrebbe dovuto rientrare in un investimento di 1,1 milioni di sterline per l’area di sbarramento della baia di Cardiff. Appreso tuttavia il sostegno di Guglielmo Marconi al governo fascista di Mussolini (materia controversa e oggetto di lunghi studi, ma evidentemente al consiglio di Cardiff è bastato sapere che Marconi venne nominato presidente del CNR nel 1927 e della Regia Accademia d’Italia nel 1930, con quest’ultima nomina che, in base alla legge 2099 del 14 dicembre 1929, automaticamente lo faceva diventare membro del Gran Consiglio del Fascismo), il Consiglio della capitale gallese ora sta abbandonando l’idea di costruire l’opera e il progetto è quindi in fase di revisione. La città gallese si rifiuterebbe dunque di erigere un monumento a un personaggio che è stato sì inventore di una delle più grandi scoperte della storia, ma che era vicino al governo fascista.

“Mentre l’isola di Flat Holm è giustamente famosa per essere il luogo della prima trasmissione radiofonica al mondo in mare aperto”, ha dichiarato alla BBC un portavoce del Consiglio di Cardiff, “il coinvolgimento del pioniere della radio Marconi con il Partito fascista italiano e il suo ruolo nell’escludere gli scienziati ebrei dall’Accademia d’Italia sono meno noti e compresi”. “Dopo essere stato messo al corrente di queste questioni”, ha aggiunto, “il team del progetto contatterà immediatamente tutti i partner finanziatori e inizierà una revisione delle proposte di scultura per garantire che la storia dell’isola di Flat Holm sia celebrata in modo coerente con i valori di Cardiff come città tollerante e accogliente, dove l’uguaglianza e la diversità sono sostenute e celebrate”.

Alcuni documenti rinvenuti nel 2002 nell’Archivio dell’Accademia d’Italia dalla ricercatrice Annalisa Capristo testimonierebbero infatti che Marconi impedì a scienziati ebrei (le liste dei candidati erano contrassegnati con la lettera E di ebreo) di accedere all’Accademia d’Italia da lui diretta. Respinge però le accuse il principe Guglielmo Giovanelli Marconi, unico figlio di Elettra Marconi (la figlia dell’inventore), che a Adnkronos ha dichiarato: “Mio nonno non ha bisogno di essere difeso, basta leggere e studiare la storia. L’Inghilterra riuscì a sconfiggere i nazisti grazie a dei radar progettati da Guglielmo Marconi”. “Mio nonno non era fascista”, ha aggiunto. “Quando Mussolini gli annunciò l’alleanza con Hitler e la Germania, gli disse che quella alleanza sarebbe stata la fine dell’Italia”.

“Mi dispiace per quello che non avverrà a Cardiff”, ha concluso. “Evidentemente ostaggio della ’cancel culture’. Ho letto anche di accuse di antisemitismo. Ricordo ancora a chi non lo sapesse che nella prima Compagnia Marconi, nata in Inghilterra, c’erano ebrei come i fratelli Salomon. E mio nonno continuò a lavorare con scienziati e ricercatori ebrei”.

“Se confermata, la notizia che si apprende a mezzo stampa a proposito della scultura dedicata a Guglielmo Marconi a Cardiff sarebbe inaccettabile”, ha dichiarato la Sottosegretaria per la Cultura Lucia Borgonzoni. “Pensare di cancellare chi ci ha traghettato verso il futuro delle comunicazioni è certamente dettato dalla scarsa conoscenza dell’inventore bolognese. Già dallo scorso anno abbiamo iniziato a celebrarne la figura, dando il via a una serie di eventi che sfoceranno nel 2024, quando ricorreranno i 150 anni dalla nascita del genio che ha rivoluzionato il modo di comunicare a livello mondiale”.

Cardiff vuole negare un monumento a Guglielmo Marconi per i suoi rapporti col fascismo
Cardiff vuole negare un monumento a Guglielmo Marconi per i suoi rapporti col fascismo


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