Ha quasi dell’incredibile quello che sta succedendo all’Accademia di Belle Arti di Carrara: la direttrice dell’istituto carrarese, Silvia Papucci, dovrà infatti lasciare il suo posto, almeno secondo il Tar della Toscana che ha annullato la sua elezione, con una sentenza che ha accolto il ricorso presentato dal professor Marco Baudinelli, già direttore della stessa accademia tra il 2003 e il 2011. Baudinelli si era nuovamente candidato alla guida dell’Accademia di Carrara, e alle elezioni del 2023 era arrivato secondo dietro Papucci (53 voti contro 11), ma poco dopo aveva contestato la nomina della neodirettrice: la tesi era che Papucci non avesse i sei anni di anzianità in ruolo richiesti dallo statuto dell’Accademia (articolo 12.5) per poter ricoprire il ruolo di direttore.
Papucci, infatti, potrebbe vantare solo quattro anni di anzianità nel ruolo, si legge nella sentenza. L’Accademia di Belle Arti ha eccepito l’inammissibilità del ricordo di Baudinelli, fornendo una diversa interpretazione dello statuto, dove è stabilito che “il direttore viene eletto fra i docenti di ruolo anche di altre istituzioni con almeno 6 anni di anzianità nel ruolo”: l’Accademia infatti ritiene che anzianità “nel” ruolo non sia equivalente di anzianità “di” ruolo, attribuendo al concetto di “anzianità nel ruolo” tutte le attività e i servizi effettivamente svolti come docente anche se precedenti all’assunzione a tempo indeterminato. La commissione elettorale, dunque, ritenne che l’anzianità della professoressa Papucci andasse considerata a partire dal 17 novembre 2011, data in cui Papucci assunse “il ruolo” di docente di Tecniche dell’incisione e grafica d’arte. Dunque, quando la professoressa assunse il ruolo di appartenenza, il 1° novembre 2018, aveva già maturato un’anzianità di servizio di tre anni e un mese.
Nella sentenza del Tar, tuttavia, si legge che “per ‘ruolo’ s’intende sempre l’immissione a tempo indeterminato nell’organico dell’Accademia o di altre istituzioni universitarie”, e di conseguenza non appare “convincente l’interpretazione della disposizione offerta dalla difesa dell’Accademia” secondo cui lo statuto intenderebbe attribuire rilevanza anche ai servizi “pre-ruolo”, cioè “prestati prima dell’immissione in ruolo ma comunque nel ruolo di docente”.
“In base a tale linea interpretativa”, sostiene il Tar, “bisognerebbe infatti attribuire al termine ‘ruolo’, in rapida successione, due significati diversi: ‘ruolo’ del personale docente assunto a tempo indeterminato negli organici delle Università; ‘ruolo’ inteso, in senso più generico e comune, come svolgimento della funzione di docente, anche al di fuori dall’organico non contrattualizzato delle Università, attraverso docenze a contratto o comunque rapporti di lavoro a tempo determinato. Tale opzione interpretativa non sembra ragionevolmente e logicamente percorribile, in quanto al medesimo termine ‘ruolo’ non possono essere attribuiti, nella stessa frase, due significati diversi, di cui uno tecnico e uno di senso comune; altrimenti l’Accademia di belle arti di Carrara, nel redigere lo Statuto, avrebbe usato, per rendere il secondo significato, delle parole diverse e più precise, indicando che i sei anni di anzianità richiesti riguardavano l’attività di docenza in generale e dunque il periodo di ‘pre-ruolo’”. Di conseguenza, per il Tar l’anzianità andava contata a partire dalla nomina in ruolo e la professoressa Papucci, si legge nella sentenza, “pacificamente non possedeva tale requisito di anzianità al momento dell’ammissione alla presente procedura e della nomina”.
Papucci era stata nominata direttrice per il triennio 2023-2025, quindi dovrà lasciare il suo posto e l’Accademia, come sentenzia il Tar, “dovrà verificare la sussistenza dei presupposti per la nomina del ricorrente a direttore al posto della controinteressata”, dunque dovrà sincerarsi se c’è la possibilità che Baudinelli diventi il nuovo direttore.
Immagine: Carrara, Palazzo Cybo-Malaspina, sede dell’Accademia di Belle Arti di Carrara
Foto: Wikimedia/Chabe01
Carrara, il Tar annulla l'elezione della direttrice dell'Accademia: non aveva un requisito |