Il primo ministro dei Paesi Bassi, Dick Schoof, ha annunciato che i Paesi Bassi restituiranno all’Egitto un’antica testa in pietra risalente alla dinastia di Thutmose III. Il reperto, descritto come un importante manufatto del patrimonio storico egiziano, era stato sequestrato in precedenza in una fiera d’arte olandese. La decisione è stata comunicata nel corso della visita ufficiale che Schoof ha effettuato al Cairo insieme ai suoi omologhi del Benelux, Bart De Wever e Luc Frieden, per incontrare il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi in occasione dell’inaugurazione del Grand Egyptian Museum, avvenuta dopo quasi vent’anni di lavori.
La restituzione del manufatto rappresenta un gesto di collaborazione culturale tra i due Paesi e si inserisce nel contesto delle relazioni bilaterali tra l’Egitto e i Paesi del Benelux, che comprendono Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo. Durante il colloquio con Al-Sisi, i rappresentanti europei hanno affrontato diversi temi di rilievo, tra cui l’intensificazione dei rapporti economici e culturali, l’evoluzione della crisi nella Striscia di Gaza e la drammatica situazione in Sudan, dove le violenze continuano a destare preoccupazione nella comunità internazionale.
Schoof ha definito l’apertura del museo come una tappa fondamentale nella valorizzazione della storia millenaria dell’Egitto, sottolineando come l’evento offra nuove opportunità di scambio culturale tra i Paesi europei e il mondo arabo. L’istituzione, situata alle porte delle Piramidi di Giza, ospita una delle più vaste collezioni di reperti dell’antico Egitto e rappresenta un punto di riferimento per la cooperazione nel campo della conservazione e della ricerca archeologica. In questo contesto, la restituzione della testa della dinastia di Thutmose III assume dunque un valore simbolico e diplomatico.
Per inviare il commento devi
accedere
o
registrarti.
Non preoccuparti, il tuo commento sarà salvato e ripristinato dopo
l’accesso.