Il Vaso François, capolavoro dell'arte greca, protagonista del nuovo allestimento del Museo Archeologico di Firenze


Il Vaso François, un capolavoro dell’arte greca rinvenuto in Toscana, è protagonista delle nuove sale del Museo Archeologico di Firenze.

Il Museo Archeologico di Firenze dedica un nuovo spazio tutto dedicato al Vaso François, così chiamato in onore dell’ archeologo Alessandro François che ne recuperò i frammenti dalle profondità di una necropoli di Chiusi tra il 1844 e il 1845.

Grazie al finanziamento di due donatori americani, Laura e Jack Winchester, che si sono avvalsi della fondazione no profit Friends of Florence, il vaso (che misura 66 cm di altezza per quasi 60 di diametro) è conservato in un allestimento tutto suo dotato di una particolare illuminazione concepita per metterne in luce i ricchi dettagli ornamentali. In aggiunta cè anche un apparato didattico bilingue (italiano e inglese) e due postazioni informatiche che forniranno una serie di approfondimenti sulla Grecia classica, la Guerra di Troia, miti, saghe e molto altro.

Nel suo nuovo spazio il vaso non è da solo: ci sono anche altri due vasi decorati più piccoli, uno raffigurante il “Giudizio di Paride” sulla bellezza delle tre dee Era, Atena e Afrodite, l’altro narra la leggenda all’origine della guerra di Troia. Sorprendentemente vi è esposto anche l’oggetto che 118 anni fa causò l’improvvisa (anche se fortunatamente temporanea) distruzione del vaso: lo sgabello con cui, nel 1900, un custode del museo in preda all’ira disintegrò letteralmente il vaso in 638 pezzi, rendendo necessaria una certosina opera di ricomponimento dei frammenti da parte del restauratore Pietro Zei. Ricompensa della sorte, alcuni decenni dopo il François sarebbe miracolosamente sfuggito alla furia delle acque durante l’alluvione di Firenze del 1966.

Sempre grazie ai due donatori americani, trova spazio anche il “Sarcofago delle Amazzoni”, tesoro etrusco (ma di fattura greca, sia per materiale, alabastro calcareo, che nelle decorazioni) datato intorno al 350 a.C., unico esempio al mondo di sepolcro in marmo dipinto: si tratta di una lussuosa sepoltura destinata a una nobildonna di Tarquinia e ornata con pitture di amazzonomachia.
Altre sale del museo vede allestimenti dedicati ad una vasta raccolta di bronzetti grecoromani, tre ambienti e undici vetrine che accolgono 180 piccole sculture, tra originali greci e copie di età romana.

Ph. Credit Polo Museale della Toscana

Il Vaso François, capolavoro dell'arte greca, protagonista del nuovo allestimento del Museo Archeologico di Firenze
Il Vaso François, capolavoro dell'arte greca, protagonista del nuovo allestimento del Museo Archeologico di Firenze


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