Incendio Santa Maria di Gesù a Palermo, associazione presenta denuncia per incendio doloso


Un’associazione di Palermo ha presentato una denuncia per incendio doloso contro ignoti per quanto accaduto alla chiesa quattrocentesca di Santa Maria di Gesù, semidistrutta dalle fiamme la scorsa settimana. Intanto parte la raccolta fondi per la ricostruzione, ecco come donare.

Un’associazione culturale di Palermo, l’Associazione Castello e Parco di Maredolce, che si occupa della valorizzazione dell’omonimo sito nel capoluogo siciliano, ha presentato una denuncia per incendio doloso contro ignoti per quanto accaduto alla quattrocentesca chiesa di Santa Maria di Gesù a Palermo, andata semidistrutta durante un incendio, nel corso del quale è andato perduto il prezioso soffitto rinascimentale dell’edificio di culto, oltre a una scultura lignea quattrocentesca raffigurante la Madonna col Bambino e a diverse altre opere. L’associazione ha dato inoltre disponibilità a costituirsi parte civile nel caso in cui dovesse partire un procedimento giudiziario.

““Dopo l’incendio del 25 luglio ci siamo scatenati con improperi, lamentele sui social”, commenta il presidente dell’associazione, Domenico Ortolano. “Abbiamo ritenuto che fosse giusto dare un segnale che possa essere condiviso anche dagli altri e abbiamo fatto denuncia contro ignoti. La Chiesa di Santa Maria di Gesù è un luogo che appartiene all’identità della città. Custode delle reliquie di San Bnedetto il Moro, compatrono di Palermo. Ci auguriamo che questo gesto possa essere seguito da altri cittadini e associazioni perché solo Insieme, facciamo la differenza”.

Al momento non risulta ancora nota l’origine dell’incendio che ha devastato la chiesa, che è divampato durante una serie di giornate molto difficili per la Sicilia sotto questo punto di vista, con decine di focolai che sono scoppiati quasi contemporaneamente in tutta l’isola la scorsa settimana. Le fiamme, nei giorni scorsi, hanno trovato terreno favorevole per propagarsi a causa delle alte temperature che si sono registrate in Sicilia (ma anche in Calabria e in Sardegna), ma secondo Coldiretti almeno il 60% degli incendi ha cause dolose. Questa la stima dell’associazione di settore: “Ci vorranno almeno 15 anni”, fa sapere Coldiretti, “per ripristinare completamente le zone verdi distrutte dalle fiamme con danni oltre diecimila euro all’ettaro fra spese immediate per lo spegnimento e la bonifica e quelle a lungo termine sulla ricostituzione dei sistemi ambientali ed economici delle aree devastate. Le alte temperature e l’assenza di precipitazioni hanno inaridito i terreni favorendo l’innesco degli incendi nelle campagne e nei boschi spesso abbandonati a causa della chiusura delle aziende agricole che non possano più svolgere una funzione di controllo e monitoraggio per intervenire tempestivamente. Per difendere il bosco italiano occorre creare le condizioni economiche e sociali affinché si contrasti l’allontanamento dalle campagne e si valorizzino quelle funzioni di vigilanza, manutenzione e gestione del territorio svolte dagli imprenditori agricoli, anche nei confronti delle azioni criminali”.

Nel frattempo alla chiesa di Santa Maria di Gesù si contano i danni ed è stata avviata una raccolta fondi per salvare quel che ancora si può salvare. L’iniziativa è partita dai Frati Minori di Sicilia, ai quali si può fare un’offerta libera con l’IBAN IT 02 M 02008 04615 000104482428 (intestato alla Provincia dei Frati Minori di Val Mazara - San Benedetto), causale Incendio Santuario San Benedetto il Moro – Palermo, oppure con una donazione tramite sito web sempre specificando la causale.

I danni alla chiesa di Santa Maria di Gesù
I danni alla chiesa di Santa Maria di Gesù

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