Non verrà realizzato il tunnel stradale che avrebbe dovuto sfiorare il sito archeologico di Stonehenge, in Inghilterra: il governo ha infatti annullato il piano per la costruzione del tunnel della strada A303 approvato lo scorso anno. Si trattava di un progetto da 1,7 miliardi di sterline per 3,2 kilometri di strada tra le località di Amesbury e Berwick Down, nel Wiltshire. L’abbandono del progetto è stato annunciato a fine luglio dalla cancelliera dello scacchiere (ovvero la ministra britannica delle finanze), Rachel Reeves. Il piano è stato abbandonato non per ragioni di particolare sensibilità verso l’antichissimo monumento, ma semplicemente perché non più economicamente sostenibile.
In un discorso tenuto alla Camera dei Comuni (uno dei due rami del Parlamento britannico) lo scorso 30 luglio, Reeves ha duramente criticato il partito conservatore (che ha governato ininterrottamente il paese dal 2010 fino allo scorso luglio, quando le elezioni sono state vinte dal partito laburista) per aver provocato un buco da 20 miliardi di sterline nelle finanze pubbliche. Il nuovo governo laburista di Keir Starmer ha dunque annunciato, per bocca di Rachel Reeves, “un cocktail di tagli alla spesa e modifiche fiscali” che passa anche dalla rinuncia ad alcuni progetti: tra questi, il tunnel di Stonehenge. La ministra dei trasporti, Louise Haigh, si è detta d’accordo con la decisione. Frustrazione invece da parte del consiglio del Wiltshire, che si è detto “estremamente sconcertato e deluso” per l’abbandono del progetto: la ratio del tunnel era lo snellimento del traffico sulla A303, un’arteria molto frequentata nella zona. Di conseguenza, adesso il consiglio del Wiltshire chiede alternative: il problema è che la strada presenta grossi volumi di traffico che causano spesso congestionamenti.
La prima approvazione del progetto risale al 2020, seguì poi un annullamento nel 2021, e poi infine il nuovo via libera nel 2023. C’erano stati tuttavia malumori, proteste e ricorsi proprio per l’impatto ambientale provocato dal tunnel. Soddisfazione è stata espressa anche dall’Unesco, con una dichiarazione della direttrice generale Audrey Azoulay: “L’UNESCO accoglie con favore la decisione del governo laburista di annullare la costruzione di un tunnel stradale sotto il sito di Stonehenge, patrimonio dell’umanità”.
Per le associazioni che da anni si battono per fermare il progetto (The Stonehenge Alliance e Save Stonehenge World Heritage Site, che nel 2023 sottoscrissero una petizione che raccolse decine di migliaia di firme) si tratta però di una mezza vittoria, e la ragione sta nel fatto che il progetto è stato abbandonato proprio perché economicamente insostenibile. “La Stonehenge Alliance”, dichiara l’associazione in una nota, “si batte per proteggere il sito patrimonio mondiale di Stonehenge da ulteriori danni. Accogliamo con favore l’abbandono da parte del governo della sua proposta dannosa di ampliare la strada principale A303 dove attraversa l’iconico Sito Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Ma il progetto stradale è stato annullato per motivi di convenienza. Cosa succederebbe se il progetto diventasse conveniente negli anni a venire? Finché il Sito Patrimonio Mondiale dell’Umanità non sarà adeguatamente protetto dalla legge urbanistica del Regno Unito, non sarà al sicuro da ulteriori danni”.
Inghilterra, abbandonato il progetto per un tunnel vicino a Stonehenge |