Le proteste ambientaliste che prendono di mira i quadri nei musei proseguono anche in Francia: sabato 10 febbraio infatti due attiviste del collettivo Riposte Alimentaire hanno lanciato della zuppa sulla Primavera di Claude Monet al Museo delle Belle Arti di Lione. “Questa primavera sarà l’unica rimasta se non reagiamo. Cosa dipingeranno i nostri futuri artisti? Cosa sogneremo se non ci sarà più la primavera?”, hanno affermato le attiviste.
Riposte Alimentaire si presenta come una “campagna di resistenza civile francese che mira a realizzare un cambiamento radicale nella società a livello climatico e sociale”. “Amiamo l’arte” afferma il collettivo, “ma i nostri futuri artisti non avranno più nulla da dipingere su un pianeta bruciato”.
Il dipinto del padre dell’Impressionismo non è stato danneggiato perché protetto da un vetro; tuttavia il telaio dovrà essere restaurato e dovrà essere installato un nuovo dispositivo di protezione. “Il peggio è stato evitato, il che non toglie nulla alla gravità dell’atto”, ha sottolineato Nathalie Perrin Gilbert, vicesindaca di Lione.
In un comunicato il museo ha specificato il giorno stesso che avrebbe sporto denuncia per atto vandalico e che le attiviste erano state arrestate.
Lo scorso gennaio altre due attiviste del collettivo avevano lanciato zuppa contro il vetro protettivo della Gioconda al Louvre.
Lione, zuppa contro la Primavera di Monet. Nessun danno al dipinto |