Stessa modalità quotidiana: stories pubblicate su Instagram per avvalorare la propria versione dei fatti. Anche questa notte, Maria Rosaria Boccia posta sul proprio account ulteriori tasselli del proprio mosaico. Questa volta, l’imprenditrice di Pompei, al centro di un caso che l’ha coinvolta assieme al ministro della cultura Gennaro Sangiuliano, pubblica una telefonata e una mail per far intendere che la sua nomina a consigliera del ministro per i grandi eventi era stata discussa, e un’ulteriore mail con allegati due biglietti aerei.
Nell’audio della telefonata (Boccia dunque registrava le conversazioni coi suoi interlocutori), l’imprenditrice chiama un dipendente del Ministero della Cultura in forza al Servizio V (Contratti e Attuazione Programmi), per riferirgli di una mail ricevuta da un membro degli Uffici di diretta collaborazione del Ministro della Cultura: la mail, pubblicata da Boccia, è datata 10 luglio e contiene due contatti “per qualsiasi esigenza legata alla sua nomina quale consigliere del ministro per i grandi eventi”. Che tale nomina sia stata discussa è comunque ormai acclarato, dato che è stato lo stesso ministro Sangiuliano ad aver ammesso che era stata avviata una prima fase istruttoria: la nomina, ha detto il ministro, è stata poi bloccata.
In un’altra story si vede invece una mail del 15 luglio, inviata da Narda Frisoni, capo della segreteria del ministro Sangiuliano, che invia a Boccia le carte di imbarco sua e del ministro (il quale ha affermato che il ministero non ha mai rimborsato i viaggi di Boccia). Una terza mail, del 4 luglio, sempre inviata da Narda Frisoni, contiene invece informazioni sul timing per il 23 luglio, data della cerimonia di consegna delle chiavi della città di Pompei al ministro Sangiuliano.
È infine di pochi minuti fa un’altra story in cui Boccia afferma che non sarebbe illegale pubblicare delle “Ray-Ban Stories”, in riferimento al fatto di aver pubblicato sul suo account Instagram dei video, registrati con una telecamera negli occhiali, nei corridoi del Ministero. E probabilmente non è ancora tutto: nelle stories di ieri, Maria Rosaria Boccia faceva riferimento a una “voce femminile” che avrebbe chiesto al ministro di cancellare la sua nomina. Per adesso Boccia non ha ancora pubblicato nessun contenuto di questo tipo.
Maria Rosaria Boccia pubblica audio e mail con biglietti ricevuti dal Ministero |