Napoli, a rischio gli affreschi barocchi di Ludovico Mazzanti nella collegiata di Marigliano


A Napoli si rischia di perdere una delle principali opere di Ludovico Mazzanti, pregevole artista barocco: si tratta degli affreschi realizzati nella Collegiata di Marigliano, minacciati dalle infiltrazioni d’acqua causate dalla pioggia.

Una delle chiese barocche più interessanti della provincia di Napoli è minacciata dalla pioggia: le infiltrazioni d’acqua infatti rischiano di compromettere gli affreschi realizzati nel 1738 da Ludovico Mazzanti (Roma, 1686 – Viterbo, 1775) nella cupola della Collegiata di Santa Maria delle Grazie a Marigliano, tra Nola e Pomigliano d’Arco. A denunciare il problema è il Comitato Pro Borgo per la tutela del patrimonio culturale campano, secondo il quale l’incuria e le infiltrazioni stanno danneggiando il capolavoro di Mazzanti, ma non solo: l’acqua, infatti, minaccia la stabilità della stessa struttura architettonica. L’acqua non solo viene giù dalla lanterna lucernario ma si è insinuata anche tra le fessure e le crepe del tamburo e tra le maioliche settecentesche del pregevole rivestimento esterno della calotta. Si rischia di perdere tutto per sempre, secondo il Comitato.

Gli affreschi sono un’importante testimonianza dell’opera di Mazzanti nella Terra di Lavoro: l’artista romano fu chiamato a Marigliano, intorno al marzo 1738, per eseguire nel Duomo della città un complesso ciclo di affreschi e tele su incarico del Comune e dei duchi Mastrilli, feudatari della zona.

Nella Collegiata, Mazzanti dipinse un gruppo di santi che si affaccia da una balaustra stagliata su un cielo blu intenso, come dei nobili da un palchetto a teatro: tuttavia, gli affreschi appaiono già ricoperti di muschio verde. Macchie di muffa nera si riscontrano in altre zone dell’intradosso, insieme a sbollature, solfatazioni, esfoliazioni, distacchi. In pericolo è l’intero ciclo murale, che rappresenta uno dei testi più luminosi del pittore, che fu tra i più quotati e significativi dell’ambiente romano, dove convivevano felicemente il barocco di Gaulli e il classicismo di Maratta.

Per bloccare il degrado, il Ministero della Cultura ha annunciato nel recente programma dei lavori pubblici un intervento di tutela, che però potrà iniziare solo a partire dal 2022. Sono stati stanziati circa 200 mila euro che dovrebbero essere utilizzati, secondo il piano elaborato dalla Direzione Bilancio, per il restauro della cupola e del primo tratto del transetto.

“La notizia degli investimenti da parte del MiC è estremamente positiva”, sostiene il presidente del Comitato Pro Borgo, Luigi Monda, “ma c’è bisogno di uno sforzo ulteriore: si deve intervenire con urgenza e mettere già a disposizione le risorse, fissando tempi e modi di utilizzazione. Le infiltrazioni e l’umidità purtroppo aumentano e il deterioramento delle pitture è assai preoccupante. La cupola della Collegiata di Marigliano è un organismo fragile e prezioso, di certo non aspetta i tempi lenti della burocrazia. Franceschini dia un segnale forte e deciso”.

Per Napoli non sarebbe tuttavia una novità: buona parte del patrimonio ecclesiastico del capoluogo campano e degli immediati dintorni versa purtroppo in stato di pesante degrado, e le notizie di crolli e cedimenti sono all’ordine del giorno. Solo di recente, è collassata una parte del pavimento nella chiesa degli Incurabili, la chiesa del Rosariello ha avuto un crollo parziale della facciata, e nella chiesa di San Nicola alla Carità si teme per il soffitto.

Napoli, a rischio gli affreschi barocchi di Ludovico Mazzanti nella collegiata di Marigliano
Napoli, a rischio gli affreschi barocchi di Ludovico Mazzanti nella collegiata di Marigliano


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