Anche in Spagna si diffonde l’uso di inviare consistenti nuclei di raccolte museali in Cina. Nei mesi scorsi, molti musei italiani, dalla Pilotta agli Uffizi, dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma alla Galleria Borghese, hanno mandato molte delle loro opere iconiche in Cina. La Spagna aveva aperto le danze l’estate scorsa, quando il Museo Thyssen-Bornemisza inviò circa 70 opere al Museum of Art Pudong di Shanghai per tracciare una storia dell’arte occidentale. E adesso è la volta del Prado, che sempre presso il Museum of Art Pudong organizza, dal 23 aprile al 1° settembre 2024, la mostra Ages of splendor. A history of Spain in the Museo del Prado.
Della mostra si sa poco: sappiamo però che verso il museo cinese, aperto nel 2021, viaggeranno 73 opere dell’istituto spagnolo, e ci saranno dipinti come El Greco, Tiziano, Veronese, Rubens, Zurbarán, Velázquez, Murillo, Ribera, Goya, Fortuny e Sorolla. Insomma, i grandi della pittura spagnola con qualche altro significativo protagonista europeo. In più, ci sarà anche la cosiddetta Gioconda del Prado, una variante della celebre opera del Louvre, eseguita da un artista della cerchia di Leonardo da Vinci. L’opera leonardesca sarà oggetto di un focus a parte.
Dalla stampa cinese si apprende che delle 73 opere in viaggio verso la Cina, sono ben 16 quelle che lasciano la Spagna per la prima volta, e addirittura nove di esse lasciano per la prima volta il Prado. Non si sa, tuttavia, quali siano di preciso le opere che per quasi cinque mesi il pubblico non potrà vedere a Madrid, dunque non si sa neppure se si tratta di opere dei depositi o capolavori, ma non è improbabile che verso Shanghai andranno delle prime scelte. Che magari lasceranno un buco nel museo per tutti coloro che tra la primavera e l’estate di quest’anno sceglieranno Madrid come destinazione di un viaggio.