Sconti per il cinema e Museo della Shoah. Le prime cose che vuole fare il ministro Sangiuliano


Sconti per il cinema (da 7 euro a 3 o 4), un museo della Shoah a Roma, e nuovi musei con contaminazioni antico-contemporaneo. Ecco alcune delle cose che vuole fare il ministro Sangiuliano. 

Sconti per il cinema (3 o 4 euro invece di 7), un Museo della Shoah a Roma, e poi nuovi musei dove sia possibile contaminare antico e contemporaneo: sono queste alcune delle azioni che il nuovo ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, intende fare nel futuro immediato. Lo ha dichiarato in nottata durante la trasmissione Porta a Porta su Rai Uno.

L’intervista di Bruno Vespa al ministro è cominciata con alcune dichiarazioni sul fascismo, che secondo il ministro è “il male assoluto”, mentre “le leggi razziali sono state una cosa vomitevole che dobbiamo condannare con tutta la nostra forza”. Sangiuliano ha voluto rimarcare di aver compiuto le sue prime visite ufficiali alla Sinagoga e al Museo Ebraico di Roma e poi alla casa di Benedetto Croce di Napoli proprio per dichiarare il suo antifascismo: “Come primo atto”, ha detto il ministro, “sono andato alla Sinagoga e come secondo atto all’abitazione di Benedetto Croce, sede dell’Istituto Italiano per gli Studi Storici, perché Croce fu il promotore degli intellettuali non fascisti. Però Benedetto Croce, oltre a essere osteggiato dai fascisti, fu anche osteggiato dai comunisti e da alcuni antifascisti. L’antifascismo non si identifica solo con i comunisti”. Volontà del ministro è quella di “avere a Roma un grande museo della Shoah, che sia da memoria soprattutto per le giovani generazioni”.

Si è poi toccato il tema del ritorno alle sale dopo il Covid, con un intervento registrato di Francesco Giambrone, Sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma. “Veniamo da un periodo molto difficile e complesso”, ha detto, “nel quale abbiamo sentito la responsabilità sociale di tenere aperti i teatri e i cinema. Ci siamo lasciati questo periodo alle spalle ma siamo ancora in difficoltà, legate un po’ al caro energia, un po’ alla difficoltà a far tornare il pubblico nelle sale perché c’è ancora un po’ di paura rispetto al tempo della pandemia. Aver riaperto i teatri è per noi una grande gioia: le sale sono luogo che tiene insieme una comunità, che dà lavoro a tante persone, che crea economia e sviluppo. Noi siamo convinti che Lei la pensi come noi e quindi riteniamo si debba lavorare insieme, per fare in modo che i nostri tati, i nostri cinema, il mondo dello spet sia così come lo vede oggi da qesto teatro di Roma: vivo, vitale esempre pieno”. Sangiuliano ha dunque annunciato lo stanziamento di un fondo da 10 milioni di euro per far tornare le persone al cinema: il fondo servirà per introdurre uno sconto sul biglietto. “Annuncio che nei prossimi giorni”, ha dichiarato Sangiuliano, “ci sarà un provvedimento che stanzia 10 milioni di euro per portare persone al cinema, un meccanismo con cui, tramite Spid, si potrà scaricare sconto per biglietto, che si pagherà 3 o 4 euro invece di 7. È una goccia in un grande mare ma cominciamo dalle piccole cose. All’indomani della seconda guerra mondiale, De Gasperi fece un grande stanziamento per ricostruire il Teatro alla Scala: i soloni dell’epoca dissero ’ma come qui, con le case crollate, con i senza tetto, lei fa uno stanziamento per ricostruire la Scala?’ De Gasperi spiegò che la Scala era un simbolo e che attraverso la Scala bisognava dare identità alla rinascita dell’Italia dopo quella rovinosa guerra a cui ci aveva portato Mussolini. Penso si debba interpretare lo stesso spirito di De Gasperi: dopo la guerra del Covid, perché così è stata giornalisticamente definita, noi dobbiamo dare alla gente un simbolo, un immaginario, quindi tornare nei cinema e nei teatri e questo sarà il mio impegno”.

Si è poi toccato il tema del politicamente corretto: “Io ho sempre avversato la dittatura del politicamente corretto e sempre la avverserò. Il politicamente corretto nel nostro paese ha fatto danni enormi, anche all’economia. Su molti fronti c’è stata una regressione anche rispetto a conquiste fatte in passato: è la cancel culture, la dittatura liberal, qualcosa che corrode lo spirito e la libertà. Nella cultura conta la pluralità: io non voglio cancellare e sostituire, io voglio aggiungere altre sensibilità e rispettare quelle che ci sono”.

Altra domanda è poi giunta, sempre con un altro filmato registrato, da Evelina Christillin, Presidente della Fondazione Museo delle Antichità Egizie: “Lavoriamo tantissimo con il pubblico”, ha detto, “ma facciamo moltissime attività di ricerca, formazione, inclusione sociale: abbiamo oltre 90 collaborazioni internazionali con altri musei, atenei, università. La ricerca: la recente, ultima assemblea dell’ICOM tenutasi a Praga in agosto ha individuato nella ricerca una delle indicazioni fondanti per definire le attività del museo e il museo stesso. Cosa farà il ministero per attivare la ricerca e per avere una gestione comune con il Ministero dell’Università?”. Sangiuliano ha ricordato di aver visitato il MANN di Napoli dopo la Sinagoga di Roma e la casa di Benedetto Croce: “è un museo dove ci sono rarità uniche al mondo”, ha detto, “secondo me è il più importante museo archeologico al mondo. Il PNRR ha assegnato alla cultura 8,1 miliardi, di cui 6,8 sono europei e 1,46 sono di derivazione dello Stato italiano. Abbiamo il dovere di spendere rapidamente, bene, con onestà e con efficienza questi soldi, e una parte importante è stata desitnata a migliorare il sistema museale. Siamo la prima superpotenza culturale del pianeta. E se negli USA conta tantissimo il segretario alla difesa, in Italia secondo me conta tantissimo il Ministero della Cultura, perché dalla cultura dipende una parte importante del nostro PIL: la cultura resa attattiva per un mercato turistico può essere un fattore di incremento di vari punti di PIL”.

Sulla questione della gratuità dell’accesso ai musei, sollevata dal neosottosegretario Vittorio Sgarbi, il ministro si è detto “assolutamente contrario. Una cosa è fare una politica sociale che dà possibilità ai giovani o agli anziani di avere una scontistica molto accentutata, ma tenere i musei gratis, a parte che non regge sul conto economico, ma poi deprezza il valore opere che noi abbiamo: mi è capitato di viaggiare e ci sono biglietti salatissimi in Francia, in Inghilterra, in Germania, in Spagna, per vedere cose che francamente non sono al livello nostro. Stamattina in incognito con mia moglie siamo andati alla Galleria Borghese (poi purtroppo mi hanno riconosciuto e direttrice Cappelletti mi ha fatto da Cicerone), non potevo entrare senza prenotazione e ho atteso fuori (la direttrice poi mi ha fatto entrare, volevo pagare il biglietto ma non mi è stato possibile): ho ripensato al fatto che tu lì trovi Raffaello, Tiziano, Bernini, un numero di quadri di Caravaggio enorme, Canova. Quale scrigno del mondo in pochi metri quadri ti dà questa testimonianza della storia? Questo è un unicum del nostro paese su cui dobbiamo lavorare molto seriamente”.

Infine, sempre sul tema dei musei, è volontà del ministro crearne di nuovi, che magari riescano a contaminare antico e contemporaneo: “Penso si debba anche immaginare, la butto lì, e studierò tutte le singole questioni (sono molto metodico nel mio lavoro), la creazione di nuovi spazi museali, magari contaminando con l’aiuto delle archistar, degli spazi storici con spazi nuovi. Per esempio al MANN a febbraio saranno inaugurate nuove sale molto importanti (con un investimento 11 milioni di euro) e tanti reperti da Pompei ed Ercolano si potranno fruire e vedere in qeuste nuove sale”.

Sconti per il cinema e Museo della Shoah. Le prime cose che vuole fare il ministro Sangiuliano
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