Sharbat Gula, simbolo dei profughi afghani, è in salvo a Roma. Di Steve McCurry il suo iconico ritratto


Sharbat Gula, la Ragazza afghana ritratta nel 1984 da Steve McCurry, è ora in salvo in Italia. Lo rende noto la Presidenza del Consiglio dei Ministri. 

Sharbat Gula, la donna diventata celebre per l’iconico scatto che Steve McCurry realizzò nel 1984, ritratto conosciuto come la Ragazza afghana a cui il fotografo dedicò l’anno dopo la copertina del National Geographic, è arrivata a Roma

Lo fa sapere in una nota pubblicata il 25 novembre la Presidenza del Consiglio dei Ministri: “È giunta a Roma la cittadina afghana Sharbat Gula [...] Rispondendo alle sollecitazioni di quanti nella società civile e in particolare fra le organizzazioni no profit attive in Afghanistan hanno raccolto, dopo gli eventi dello scorso agosto, l’appello di Sharbat Gula a essere aiutata a lasciare il proprio paese, la Presidenza del Consiglio ne ha propiziato e organizzato il trasferimento in Italia, nel più ampio contesto del programma di evacuazione dei cittadini afghani e del piano del Governo per la loro accoglienza e integrazione”.

Oggi Sharbat Gula ha quarantanove anni; all’epoca del famoso scatto che ritraeva il suo volto, con magnetici occhi verdi, incorniciato da un velo rosso, aveva appena dodici anni e si trovava in un campo profughi di Peshawar. Nel 2002 McCurry era tornato a cercarla in Afghanistan: solo in quell’occasione la donna ha scoperto di essere conosciuta in tutto il mondo per quello scatto; la fotografò nuovamente, segnata dal tempo e dalle difficoltà. Dopo essere stata accusata e arrestata per aver usato documenti falsi per tornare nel suo paese (nel 1992 si era trasferita in Pakistan con le sue tre figlie), nel 2016 tornò in Afghanistan, dove venne accolta dall’allora presidente Ashraf Ghani, il quale le diede le chiavi di un appartamento a Kabul. L’estate scorsa, però, con il ritorno dei talebani, ancora una volta ha cercato di fuggire per mettersi in salvo. Ora entrerà in uno dei progetti di accoglienza del governo italiano. 

Il fotografo ha scritto sui social: "Mia sorella Bonnie e io siamo lieti di annunciare che, insieme all’associazione benefica britannica, Future Brilliance, e alla sua fondatrice, Sophia Swire, il sostegno del governo italiano, e Metagood, piattaforma NFT for Social Good, siamo riusciti a portare in salvo il simbolo dei profughi afghani, Sharbat Gula. Siamo grati per questo gesto umanitario del governo italiano".

Sharbat Gula, simbolo dei profughi afghani, è in salvo a Roma. Di Steve McCurry il suo iconico ritratto
Sharbat Gula, simbolo dei profughi afghani, è in salvo a Roma. Di Steve McCurry il suo iconico ritratto


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