Sicilia, i lavori per il Ponte sullo Stretto potrebbero far crollare il forte di Gioacchino Murat


I lavori per il Ponte sullo Stretto di Messina potrebbero far crollare il fortino di Gioacchino Murat, Forte Beleno, a Villa San Giovanni. È l’allarme lanciato da sindaco e abitanti della città calabrese.

Il terrazzo da cui si sarà affacciato tutte le mattine Gioacchino Murat per scrutare l’orizzonte quando era Re di Napoli quando era al presidio di Forte Beleno potrebbe crollare per lasciare posto ai piloni del Ponte sullo stretto di Messina. Tutta la struttura militare eretta a presidio e punto di avvistamento sullo stretto potrebbe crollare a causa dei lavori che saranno necessari per tirare su le strutture portanti di quello che dovrebbe essere il ponte a unica campata più lungo del mondo. Perlomeno questo è quanto paventano abitanti e sindaco di Villa San Giovanni, come riportato sul Corriere della Sera, all’annuncio dell’elenco delle aree interessate da esproprio per far posto alla grande infrastruttura. Il Forte Beleno non rientra tra gli immobili da espropriare, ma rimarrebbe inghiottito tra i cantieri ventennali che interesserebbero la zona circostante ad esso. E verrebbe privato della vista sullo stretto: “La realizzazione di uno dei piloni d’ancoraggio del Ponte, sulla sponda calabrese, prevede, infatti, uno scavo di 100 metri per 60 di diametro e 40 di profondità e questo potrebbe avere ripercussioni sulla staticità del Forte, che vide Gioacchino Murat, re di Napoli, governare per 4 mesi il regno delle Due Sicilie, proprio dalle stanze del fortino di Piale”.

Oltre alla conservazione della struttura storica, la sindaca Giuseppina Caminiti è preoccupata dello stato di salute delle colline che sovrastano il Comune. “Sono fragili, a rischio erosione, le nostre mappe catastali sono tutte dipinte di rosso, proprio per documentare l’instabilità dell’intera area ricadente nella collocazione dei piloni d’ancoraggio del Ponte”, spiega. E poi: “La città sarà divisa in due, 55 abitazioni private scompariranno, così come 1.400 terreni. Quattrocento metri lineari di lungomare saranno inghiottiti dal cemento”.

La giunta comunale di Villa San Giovanni, spiega il Corriere, ad agosto 2021 aveva approvato una delibera per avviare i lavori di messa in sicurezza e realizzazione di un parco verde con fondi del Pnrr. “Il Forte è espressione del nostro passato, un pezzo della nostra cultura, un bene storico che, comunque, la Soprintendenza non ha inteso preservare, escludendo la struttura dal progetto del Ponte”, dice la sindaca di Villa San Giovanni.

Caminiti pone un interrogativo: “Non esiste ancora un progetto di cantierizzazione dell’opera, con gli espropri siamo ancora all’anno zero, visto che se non c’è una dichiarazione di pubblica utilità non si può procedere giuridicamente”. La sindaca, inoltre, rilancia sul tema degli inizi dei lavori: “Non avverrà prima dell’autunno prossimo visto che ancora dovrà pronunciarsi il Cipess e, inoltre, dovranno ascoltare le nostre osservazioni e chiarimenti sull’opera e siamo ancora in attesa della valutazione d’impatto ambientale”.

Sul Ponte ormai sono decenni che se ne parla, ma chissà cosa avrebbe detto il Re del Regno delle Due Sicilie di un collegamento tra Calabria e Trinacria.

Sicilia, i lavori per il Ponte sullo Stretto potrebbero far crollare il forte di Gioacchino Murat
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