Tomaso Montanari è finalista al Bancarella. Sgarbi finora unico storico dell'arte vincitore


Un libro d’arte torna dopo trentun anni tra i finalisti del Premio Bancarella: è “Arte è liberazione” di Andrea Bigalli e Tomaso Montanari. L’unico storico dell’arte ad aver vinto il premio è stato Vittorio Sgarbi nel 1990.

Riuscirà Tomaso Montanari a diventare il secondo storico dell’arte di sempre, dopo Vittorio Sgarbi, a vincere il Premio Bancarella, uno dei più prestigiosi premi letterari italiani, giunto all’edizione numero 69? Per adesso il suo libro Arte è liberazione (Edizioni Gruppo Abele), scritto assieme al sacerdote fiorentino don Andrea Bigalli, è nella sestina dei finalisti, tutti vincitori del “Premio Selezione Bancarella 2021”: a contendergli la vittoria finale, che verrà assegnata, come da tradizione, a Pontremoli (domenica 18 luglio), saranno La cena degli dèi di Marino Bartoletti (Gallucci), La ballata della città eterna (Rizzoli) di Luca Di Fulvio, Io sono la strega di Marina Marazza (Solferino), Non salvarmi di Livia Sambrotta (Sem) e Per il mio bene di Ema Stokholma (Harper Collins).

Il vincitore riceverà la scultura del San Giovanni di Dio dell’artista Umberto Piombino, che raffigura il santo patrono dei librai: Pontremoli è città di secolare tradizione libraria, e il nome del premio fa riferimento delle bancarelle dei librai della Lunigiana che partivano da Mulazzo, Pontremoli e dintorni per andare a vendere in giro i loro libri. Il primo vincitore della storia del premio (1953) è uno dei capolavori più noti della letteratura del Novecento, Il vecchio e il mare di Ernest Hemingway. Per ora, l’unico storico dell’arte ad essersi aggiudicato il Bancarella è, come anticipato, Vittorio Sgarbi, vincitore nel 1990 con Davanti all’immagine (Rizzoli). Sgarbi è stato peraltro presidente della giuria del Premio nel 2000.

Davanti all’immagine di Sgarbi è stato anche l’ultimo libro d’arte a entrare nella lista dei finalisti: sono dunque trascorsi trentun anni ma adesso un altro libro d’arte destinato al grande pubblico è pronto per tentare di vincere il premio. Arte è liberazione racconta venti opere d’arte lungo venticinque secoli di storia col fine di “raccontare le società, i popoli e il loro percorso di liberazione e di coscienza”. “Studiare l’arte e visitare le sue espressioni serve a diventare cittadine e cittadini”, recita la sinossi del libro. “Amare l’arte non significa occuparsi dei gingilli dei ricchi, ma di un patrimonio culturale comune che appartiene anche a chi, apparentemente, non ha nulla. Un patrimonio grazie al quale scoprire che è esistito un passato diverso, e che dunque sarà possibile anche un futuro diverso. Da questa consapevolezza nasce il libro di Tomaso Montanari e Andrea Bigalli, una finestra su venti vere ‘grandi opere’, note e meno note, del nostro Paese. Spaziando fra venticinque secoli e venti regioni, si va da Masaccio ai Murales di Orgosolo, dall’Abbazia di Novalesa a Giotto, dai Bronzi di Riace a Carlo Levi”.

Tomaso Montanari è finalista al Bancarella. Sgarbi finora unico storico dell'arte vincitore
Tomaso Montanari è finalista al Bancarella. Sgarbi finora unico storico dell'arte vincitore


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