Il nuovo film su Van Gogh con Willem Dafoe esce nei cinema il 3 gennaio


Il film su Van Gogh di Julian Schnabel, con Willem Dafoe nei panni del grande artista, esce nelle sale il 3 gennaio.

Uscirà nei cinema italiani il 3 gennaio 2019 il film Van Gogh - Sulla soglia dell’eternità, diretto da Julian Schnabel, con Willem Dafoe nei panni di Vincent van Gogh (Zundert, 1853 - Auvers-sur-Oise, 1890): un’intepretazione che è valsa all’attore statunitense la vittoria della Coppa Volpi alla 75esima Mostra del Cinema di Venezia e la nomination come Miglior Attore in un film drammatico ai Golden Globe 2018. Dopo l’anteprima tenutasi a Milano il 2 dicembre nell’ambito della rassegna Immaginarte, il film arriverà dunque in tutte le sale, distribuito da Lucky Red.

“Questo è un film sulla pittura e un pittore e la loro relazione rispetto all’infinito”, ha affermato Schnabel a Venezia. “Contiene quelli che sono i momenti che considero essenziali nella sua vita; non è una biografia, ma la mia versione della storia. Una versione che spero possa avvicinarvi maggiormente all’artista”. Si tratta di un film sulla creatività e sui sacrifici del genio olandese, sull’intensità febbrile della sua arte, sulla sua visione del mondo e della realtà. Tra gli interpreti, Rupert Friend interpreta il ruolo di Theo van Gogh, Oscar Isaac è Paul Gauguin, e Mathieu Amalric è il dottor Paul Gachet.

“È un film su un pittore, Van Gogh, nel quale abbiamo cercato di evitare di raccontare una biografia”, afferma lo sceneggiatore Jean-Claude Carrière (noto per le sue collaborazioni con un grande maestro come Luís Buñuel), “e di immaginare invece scene che avrebbero potuto plausibilmente aver luogo, situazioni nelle quali Van Gogh avrebbe potuto trovarsi e cose che avrebbe potuto dire, ma che la storia non ha registrato. Si tratta di un approccio completamente nuovo”. Il progetto del film è nato all’interno del Musée d’Orsay di Parigi, dove Schnabel ha portato lo stesso Carrière per vedere una mostra su van Gogh. E a proposito di quell’esperienza, racconta Schnabel, “quando sei davanti a singole opere, ciascuna ti dice qualcosa di diverso. Ma dopo aver visto 30 quadri, l’esperienza diventa qualcosa di più. Diventa la somma di tutte quelle sensazioni messe insieme”, descrive. “È l’effetto che volevo ottenere con il film, rendere la struttura tale che ogni evento che vediamo accadere a Vincent potesse sommarsi ai precedenti, come se chi guardasse potesse vivere tutta la sua vita in un momento”.

Sottolinea Carrière: “abbiamo iniziato scrivendo insieme e leggendo molto, ma l’idea non è mai stata quella di lavorare su una biografia o di soddisfare le solite curiosità. Quello che ci interessava era che Van Gogh negli ultimi anni della sua vita fosse del tutto consapevole di aver acquisito una nuova visione del mondo, di non dipingere più come facevano gli altri pittori. Offriva alla gente un nuovo modo di guardare le cose, e questo modo di vedere le cose è quello che volevamo mostrare nel film”.

“C’è una battuta nel film”, dichiara invece il produttore Jon Kilik, “in cui Vincent dice di non inventare niente di quello che dipinge. Dice: ‘E’ tutto già presente in natura, io devo solo liberarlo’. Ed è esattamente quello che accade quando Julian dipinge e quando gira i suoi film. Non cerca di raccontare le storie di pittori, scrittori, poeti e musicisti, quanto di lasciare che le loro storie fluiscano attraverso il suo originale punto di vista. Il film è il ritratto di chiunque si sia mai messo a sedere per creare qualcosa, che si tratti di un pittore oppure no”.

L’attore protagonista Willem Dafoe ricorda invece: “Conosco Julian da molto tempo. È un vecchio amico e quando ho saputo che stava per realizzare un film su Van Gogh ho subito desiderato avere la parte. Una volta nel corso di un incontro, Julian mi ha detto di leggere il libro di Steven Naifeh e Gregory White Smith, Van Gogh: The Life. L’ho letto e ho annotato tutte le cose che mi erano sembrate interessanti, certe citazioni, alcuni piccoli dettagli. Ho mandato le mie note a Julian e quello ha segnato l’inizio della mia partecipazione al progetto. Da lì è partito tutto. Penso che molti di noi siano convinti di sapere molto su Van Gogh. Ma non è vero. Più leggevo, più lo sentivo come una fonte di ispirazione. Sono rimasto particolarmente colpito da tutto quello che scriveva nelle sue lettere”.

Il nuovo film su Van Gogh con Willem Dafoe esce nei cinema il 3 gennaio
Il nuovo film su Van Gogh con Willem Dafoe esce nei cinema il 3 gennaio


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