Abbi cara ogni cosa: parte l'edizione 2019 di miart a Milano


Dal 5 al 7 aprile parte l’edizione 2019 di miart, la fiera d’arte di Milano. Ecco cosa ci aspetta quest’anno.

Reca il motto Abbi cara ogni cosa l’edizione 2019 di miart, la numero 24 della fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea organizzata da Fiera Milano e diretta da Alessandro Rabottini, con il sostegno di Intesa Sanpaolo in qualità di main partner. Saranno 185 le gallerie (di cui 70 internazionali da Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Inghilterra, Messico, Perù, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Stati Uniti, Sud Africa, Svizzera, Turchia e Ungheria) in arrivo a Milano dal 5 al 7 aprile, al padiglione 3 di fieramilano city: non mancheranno presenze importanti, con alcune tra le gallerie più importanti a livello mondiale. A spiegare il motto scelto per quest’edizione è il direttore Rabottini: il verso “abbi cara ogni cosa”, spiega, “non è il titolo di miart né tantomeno il suo tema: una fiera, infatti, non è una mostra ma l’epressione della diversità e della complessità del mercato dell’arte in tutte le sue forme”.

“185 progetti promossi da gallerie provenienti da 19 paesi”, sottolinea il direttore artistico di miart, “corrispondono ad altrettante storie da raccontare nell’arco di soli 4 giorni; 3 giornate di conversazioni aperte al pubblico e 6 premi e fondi di acquisizione che richiamano in città oltre 60 curatori e direttori di musei, designer, artisti e scrittori da 18 paesi; una miriade di mostre e performance che invadono la città grazie alle istituzioni pubbliche e private e agli spazi no-profit che danno vita alla Milano Art Week: di tanti numeri e dati è spesso fatta la comunicazione che accompagna una fiera, per cui ci siamo chiesti di cosa avesse davvero bisogno l’arte in un momento storico tanto caotico quanto fecondo come il nostro e la risposta è stata: attenzione. L’arte ha il potere di trasformare anche gli aspetti più umili della realtà perché gli artisti posano una sguardo di cura su di essa, e quando come spettatori facciamo nostro questo gesto di attenzione allora forse diventiamo spettatori più consapevoli, e in grado noi stessi di incidere sulla realtà. Ecco perché l’invito ad ‘avere cara ogni cosa’, e a rendere omaggio al lavoro che gli artisti e le gallerie presenti a miart hanno sviluppato nell’arco dell’anno necessario alla preparazione della fiera, perché sono loro i protagonisti di miart. Il punto non è quanto l’arte del nostro tempo possa cambiare la realtà ma quanto essa possa renderci spettatori attivi della nostra epoca, accettando il confronto e la sperimentazione accanto al consolidamento dei valori storici. Milano è il luogo di questa avventura perché miart, di Milano, riflette lo spirito più libero: la vocazione internazionale e l’apertura all’inclusione e alla diversità.”.

Le gallerie saranno divise in sei sezioni: Established, la sezione principale, con 128 gallerie che propongono arte moderna e contemporanea, suddivise in Contemporary e Masters (a cura di Alberto Salvadori, direttore dell’ICA di Milano); Generations, con otto dialoghi tra artisti di diverse generazioni, da Giacomo Balla a Birgit Jürgenssen, da Piero Dorazio a Patrizio di Massimo (a cura di Anthony Reynolds della Anthony Reynolds Gallery di Londra e Chris Sharp, scrittore e curatore indipendente); Decades, con nove gallerie che danno vita a un percorso che attraversa il Ventesimo secolo in una scansione per decenni (ci saranno approfondimenti su, tra gli altri, Duilio Cambellotti, Antonioetta Raphaël, Maria Lai, Carlo Scarpa, Sandro Chia, Jon Thompson, più il decennio 1910-1920 con le Avanguardie); Emergent, 21 gallerie emergenti impegnate nella promozione delle generazioni più recenti di artisti (a cura di Attilia Fattori Franchini, curatrice indipendente); On demand, 14 gallerie coinvolte in una sezione trasversale dedicata a opere che vivono della relazione con il contesto, con il pubblico e con l’acquirente (a cura di Oda Albera); Object, 12 gallerie attive nel campo del design da collezione e inedizione limitata (a cura di Hugo Macdonald, critico del design e giornalista).

Il Fondo di Acquisizione Fondazione Fiera Milano e i 5 premi asegnati da miart (Premio Herno, Premio Fidenza Village per Generations, Premio On Demand by Snaporazverein, Premio LCA per Emergent), Premio Rotary Club Milano Brera per l’Arte contemporanea e i giovani artisti) saranno selezionati da 18 direttori di musei internazionali e curatori. Inoltre, un nuovo ciclo di Miartalks darà vita a tre giornate di incontri con il pubblico che coinvolgeranno oltre quaranta artisti, curatori e direttori di musei, collezionisti, designer e scrittori internazionali, riuniti attorno al tema “Il bene comune” (il tema di cosa sia il bene comune, come vada creato e preservato sarà esplorato in relazione ai tre principali ambiti di miart, ovvero l’arte moderna, l’arte contemporanea e il design, intesi come spazi di relazione con la realtà che ci circonda). E a margine della fiera Milano sarà al centro della Milano Art Week, un ricco calendario di mostre, eventi e aperture speciali promosso in collaborazione con il Comune di Milano | Cultura e che ha come protagonisti le maggiori istituzioni pubbliche, le fondazioni private e gli spazi no-profit della città (con la partecipazione, tra gli altri, di Citylife / Parco delle Sculture, Chiostri di Sant’Eustorgio / Museo Diocesano, FM – Centro per l’Arte Contemporanea, Fondazione Adolfo Pini, Fondazione Arnaldo Pomodoro, Fondazione Carriero, Fondazione ICA Milano, Fondazione Nicola Trussardi, Fondazione Prada Milano, Fondazione Stelline, Gallerie d’Italia, GAM – Galleria d’Arte Moderna, Museo del ‘900, Museo Poldi Pezzoli, Osservatorio Fondazione Prada, PAC–Padiglione d’Arte Contemporanea, Palazzo Dugnani, Palazzo Reale, Pirelli HangarBicocca, Triennale Milano / Triennale Teatro dell’Arte). Una settimana che sarà chiusa sabato 6 aprile dall’Art Night degli spazi no profit e domenica 7 aprile dall’apertura speciale delle gallerie private di Milano. Infine, l’impegno divulgativo di miart continua a esprimersi attraverso miarteducational, il servizio di visite guidate gratuite realizzate grazie al supporto di Fidenza Village e Value Retail, per rendere accessibile l’arte al grande pubblico.

Miart apre dal 5 al 7 aprile: il venerdì e il sabato dalle 12 alle 20, la domenica dalle 11 alle 19. Biglietti: intero 15 euro, ridotto per ragazzi dai 14 ai 17 anni 10 euro, ridotto per bambini sotto i 14 anni e studenti di arte 1 euro. Non è consentito l’ingresso di animali. Il biglietto intero online costa 12 euro. Per tutte le info è possibile visitare il sito di miart.

Abbi cara ogni cosa: parte l'edizione 2019 di miart a Milano
Abbi cara ogni cosa: parte l'edizione 2019 di miart a Milano


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