Il Museo e Real Bosco di Capodimonte a Napoli dedica una sala commemorativa (la numero 16, al primo piano) a Mimmo Jodice (Napoli, 29 marzo 1934 – 27 ottobre 2025), figura centrale della fotografia contemporanea internazionale. Le immagini in mostra provengono dalla serie Transiti (2008), un’opera composta da ventuno polittici per un totale di cinquantacinque stampe, entrata nelle collezioni del Museo insieme ad altri lavori del fotografo, come Omaggio a Rodin, Avanguardia a Napoli, Eden e La città invisibile. Questi nuclei, insieme all’archivio documentale dell’artista, costituiranno la base del futuro centro dedicato alla cultura e alla valorizzazione della fotografia, intitolato allo stesso Jodice e di prossima apertura nella palazzina Cataneo, nell’area orientale del Real Bosco.
La serie Transiti riflette lo stretto rapporto di Jodice con le istituzioni culturali napoletane. Commissionata in occasione del cinquantesimo anniversario dell’apertura del Museo al pubblico, l’opera racchiude due assi portanti della sua ricerca: da un lato la predilezione per vedute urbane, paesaggi sospesi e luoghi che evocano la memoria; dall’altro il ritorno, dopo l’impegno sociale degli anni Settanta, all’indagine sulla figura umana, sul ritratto e sul dialogo con la tradizione pittorica e l’eredità dell’arte classica.
La scelta del dittico e del polittico crea un gioco di rimandi tra epoche diverse, creando un confronto tra pittura e fotografia, tra dimensione sacra e quotidiana. I frammenti tratti da capolavori di Tiziano, Artemisia Gentileschi, Jusepe de Ribera e Luca Giordano si affiancano ai volti di uomini, donne e ragazzi della Napoli contemporanea, suggerendo un ponte ideale fra passato e presente ma anche una cesura, un’interruzione, che stimola una lettura più complessa della continuità storica. Il titolo Transiti richiama il movimento, il passaggio, la trasformazione: un attraversamento che permette di cogliere, nel presente, l’eco di ciò che è stato e un’apertura verso ciò che verrà. Le stampe sono realizzate in tecnica True Black Fine-Art Giclée su Photo-Rag 100% cotone, in una serie limitata di cinque edizioni.
Sin dagli anni Settanta, il Museo e Real Bosco di Capodimonte ha coltivato un rapporto profondo con Jodice, che negli anni ha donato all’istituzione materiali di grande valore, tra cui la sua camera oscura, destinata a essere esposta nel nuovo Centro polifunzionale, insieme all’archivio e alle pubblicazioni.
Il centro, pensato secondo le volontà del celebre fotografo, sarà dedicato alla promozione della fotografia contemporanea: ospiterà spazi di lavoro per giovani autori, un archivio e una biblioteca specializzata, ambienti per attività didattiche, camere oscure, aree attrezzate per la produzione e la digitalizzazione, oltre a zone di incontro e un punto di ristoro.
“Con la scomparsa del Maestro abbiamo sentito la doverosa esigenza di allestire una sala celebrativa mentre siamo a lavoro per il nostro doppio progetto”, sottolinea il direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte Eike Schmidt, “rispetto a quanto era stato ipotizzato al tempo della generosa donazione a Capodimonte. Come già annunciato, oltre al Centro polifunzionale a lui intitolato, le opere di Jodice saranno esposte in uno spazio permanente al terzo piano della Reggia, nella sezione Arte contemporanea dove saranno proposte a rotazione tutte le opere fotografiche acquisite da Capodimonte ed ospitate delle mostre. Ringrazio ancora una volta il maestro Jodice e la sua famiglia per la condivisione in ogni passaggio di un tributo tanto atteso dalla città e dalla comunità artistica italiana e internazionale”.
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