Può un personaggio simbolo della cultura popolare statunitense del Novecento, come Superman, dialogare con una delle figure fondanti della letteratura europea medievale, Dante Alighieri? Può la poesia del Sommo Poeta convivere con le tavole disegnate di un graphic novel contemporaneo, senza perdere profondità o efficacia espressiva? A queste domande prova a rispondere Superman: Inferno, il nuovo volume edito da Panini Comics e firmato da Marco Nucci e Fabio Celoni, due autori noti al pubblico del fumetto italiano. Il graphic novel, uscito in libreria il 25 giugno 2025, porta il supereroe DC all’interno di un contesto del tutto inedito: la Firenze di Dante, trasfigurata da un’inquietante frattura che spezza la città e apre un varco verso un mondo dominato da minacce infernali.
La storia si apre nel 2021, durante le celebrazioni per i settecento anni dalla morte di Dante Alighieri. Clark Kent e Lois Lane, corrispondenti in missione speciale per il Daily Planet, si trovano in visita a Firenze proprio in occasione dell’anniversario. Quella che dovrebbe essere una trasferta culturale si trasforma in un incubo apocalittico: una profonda spaccatura si apre nel terreno di Piazza della Signoria, alterando spazio e tempo, e generando un accesso a una dimensione che ha il sapore dell’oltretomba.
L’evento inatteso innesca una serie di minacce sovrannaturali che sembrano emergere direttamente dai gironi dell’Inferno dantesco. Superman si trova così a fronteggiare forze oscure che mettono a rischio l’equilibrio tra i mondi. I riferimenti alla Divina Commedia non si limitano all’ambientazione o a un pretesto narrativo: al centro dell’intreccio c’è infatti una formula dantesca, apparentemente perduta, che potrebbe essere l’unico strumento capace di fermare l’avanzata delle armate infernali.
Il fumetto, di 64 pagine, si muove lungo due piani: da una parte c’è la ricostruzione di una Firenze reale, pulsante di riferimenti culturali e architettonici precisi; dall’altra, si sviluppa una narrazione mitologica e visionaria, dove la figura del supereroe assume sfumature quasi archetipiche. La commistione tra linguaggi, fumetto, letteratura, mitologia, rappresenta il centro del progetto e ne costituisce anche l’elemento di maggiore complessità. Superman: Inferno non si limita a sovrapporre due universi distanti, ma tenta una vera e propria contaminazione, portando il linguaggio del graphic novel a dialogare con strutture e simbolismi propri della poesia medievale.
Gli autori, Fabio Celoni ai disegni e Marco Nucci alla sceneggiatura, hanno già collaborato in precedenza a opere in cui il fumetto interagisce con grandi narrazioni letterarie. In questo caso, il lavoro si spinge oltre la semplice citazione o omaggio, cercando un incontro strutturale tra forma visiva e parola scritta.
“Io non mi aspettavo di divertirmi, a fare Superman”, scrive Marco Nucci su Instagram, “mi aspettavo più una cosa tipo avere ansia, e devo dire che ho avuto anche ansia, per carità, ci mancherebbe, ma di più mi sono divertito, e mi sa anche@fabioceloni, che, in rispetto letterale al fatto che la storia è ambientata all’inferno, ha svolto un lavoro fuori dalla grazia di dio”.
Le tavole di Celoni e Nucci mostrano una Firenze gotica e sospesa, attraversata da bagliori oscuri e da visioni disturbanti. A rendere il volume ancora più articolato è la presenza di una sezione extra, in cui vengono raccolti materiali di lavorazione, schizzi preparatori e approfondimenti dietro le quinte.
L'autrice di questo articolo: Noemi Capoccia
Originaria di Lecce, classe 1995, ha conseguito la laurea presso l'Accademia di Belle Arti di Carrara nel 2021. Le sue passioni sono l'arte antica e l'archeologia. Dal 2024 lavora in Finestre sull'Arte.