Lempertz, a Colonia all’asta i maestri antichi e l’Italia del Rinascimento


Da Roma a Venezia, da Napoli alla Calabria: l’asta autunnale di Lempertz a Colonia, in programma il 22 novembre, propone 190 lotti tra old masters e dipinti dell’Ottocento. Protagoniste le vedute italiane, i maestri del Rinascimento e il Barocco napoletano, con opere di grande rilievo storico e artistico.

Lempertz torna protagonista a Colonia con la tradizionale asta autunnale dedicata agli old masters e ai dipinti dell’Ottocento, in programma il 22 novembre. La maison tedesca presenta una selezione di 190 lotti che attraversano secoli di storia dell’arte europea, con un’attenzione particolare rivolta all’Italia, alle sue vedute e ai suoi maestri rinascimentali e barocchi. Parte dei lavori sarà battuta anche nella speciale asta My Choice, fissata per il 3 dicembre, composta da cinquanta lotti e ideata per omaggiare i cinquant’anni di attività di Hendrick Gastein, patron della casa d’aste. L’Italia, con il suo fascino secolare e le sue città d’arte, è la grande protagonista della tornata di novembre. Le vedute italiane, tanto amate da viaggiatori e artisti stranieri, compongono una sorta di Grand Tour ante litteram che conduce simbolicamente da Roma a Venezia, fino al Sud della penisola. Il percorso ideale si apre nella Capitale con laFontana di Trevi di Oswald Achenbach, stimata tra i 60.000 e gli 80.000 euro, esempio dell’abilità del pittore tedesco nel restituire l’atmosfera luminosa e scenografica dei luoghi romani. Alla stessa sezione appartiene anche La Via del Mercato a Roma, grande olio su tela di Franz Theodor Aerni, con una stima compresa tra i 12.000 e i 14.000 euro.

Dalle strade di Roma lo sguardo si sposta verso Venezia, immortalata da Friedrich Nerly, figura centrale della pittura di vedute romantiche. Due suoi dipinti saranno tra i lotti più attesi dell’asta: Veduta sul Bacino di San Marco, valutata tra i 200.000 e i 300.000 euro, restituisce con minuzia la vivacità della città lagunare, sospesa tra commercio e leggenda; La Piazzetta di Venezia al chiaro di luna, dipinta intorno al 1835 e stimata 80.000 – 100.000 euro, proviene dalla collezione di Giovanni Leonardo Frizzoni, padre del famoso storico dell’arte Gustavo Frizzoni, collaboratore di Giovanni Morelli e figura di spicco della critica ottocentesca.

Francesco Rosselli, Resurrezione di Cristo
Francesco Rosselli, Resurrezione di Cristo

La rotta ideale del viaggio prosegue lungo la costa partenopea, dove si distingue la Veduta della baia di Sorrento, con contadini danzanti e il Vesuvio sullo sfondo di Joseph Rebell, stimata 30.000 – 40.000 euro. L’opera raffigura il Golfo di Sorrento con il luogo di nascita di Torquato Tasso, soggetto molto amato dai viaggiatori romantici tedeschi. Sulla stessa linea tematica si collocano La Villa di Tiberio a Capri di Karl Wilhelm Diefenbach (16.000–20.000 euro) e Scilla sulla costa calabrese di Andreas Achenbach (30.000–40.000 euro), in cui il pittore riprende la quotidianità dei pescatori in partenza o intenti a rammendare le reti.

Ampio spazio è riservato anche al Rinascimento italiano, rappresentato da opere di grande interesse storico e attributivo. Tra queste spicca la Resurrezione di Cristo di Francesco Rosselli, stimata tra 70.000 e 90.000 euro. Il piccolo olio su tavola mostra in primo piano i santi Girolamo, Francesco d’Assisi, Lucia e Benedetto inginocchiati davanti al Redentore, mentre sullo sfondo si dispiega un paesaggio collinare con episodi della Passione. Il dipinto ha una storia complessa: fu infatti illegalmente rilevato da Hermann Göring e Alois Miedl durante il periodo nazista, sottratto alla galleria del mercante d’arte Jacques Goudstikker. Oggi torna sul mercato in accordo con gli eredi del collezionista olandese.

Alla Scuola di Parma è attribuito il Ritratto di Ranuccio I Farnese, duca di Parma e Piacenza (25.000–30.000 euro), che restituisce l’immagine del mecenate farnesiano secondo i canoni umanistici di Leon Battista Alberti. Il dipinto esalta le virtù del principe ideale, giustizia, coraggio, generosità, erudizione, attraverso simboli come il libro, il sarcofago, il sole e l’aquila, emblemi di cultura, forza e destino eroico. Dallo stesso contesto rinascimentale proviene anche una Santa Maddalena, stimata 10.000–15.000 euro, attribuita a un discepolo della scuola di Leonardo da Vinci, testimonianza dell’influenza leonardesca su una cerchia ampia e articolata di seguaci.

Scuola di Parma, Ritratto di Ranuccio I Farnese, duca di Parma e Piacenza
Scuola di Parma, Ritratto di Ranuccio I Farnese, duca di Parma e Piacenza
Fede Galizia, Natura morta con pesche e uva
Fede Galizia, Natura morta con pesche e uva

Il Barocco napoletano è rappresentato da due opere di grande rilievo: Didone riceve Enea e Cupido che prende le sembianze di Ascanio di Francesco Solimena e della sua bottega, con una stima di 50.000–60.000 euro, e La Sacra Famiglia (Riposo durante la fuga in Egitto) di Filippo Vitale (20.000–25.000 euro). Le due tele esemplificano le diverse declinazioni del linguaggio barocco a Napoli tra XVII e XVIII secolo: da un lato il classicismo scenografico di Solimena, dall’altro il naturalismo intensamente caravaggesco di Vitale, sensibile ai contrasti di luce e alle suggestioni di Jusepe de Ribera. La sezione dedicata alle nature morte offre un focus inedito sulle artiste donne tra Seicento e Settecento. Natura morta con pesche e uva di Fede Galizia, stimata 80.000–100.000 euro, riflette la maestria della pittrice lombarda nel coniugare l’osservazione naturalistica con l’uso drammatico della luce di matrice caravaggesca. A dialogare con lei, la Natura morta floreale (15.000–20.000 euro) di Margherita Caffi, artista di fama internazionale che lavorò per le corti spagnole e austriache e ricevette importanti commissioni dai Medici.

Completano il catalogo due Teste di Vegliardi, firmate rispettivamente da Giambattista Tiepolo e da suo figlio Giovanni Domenico. La Testa di filosofo barbuto (160.000–180.000 euro) del maestro veneziano rientra nel genere deitronies, studi di teste e caratteri diffusi nella pittura olandese del Seicento, in particolare in Rembrandt. La Testa di vecchio (80.000–100.000 euro) di Giovanni Domenico Tiepolo ne prosegue la tradizione con un tono più intimo e introspettivo, testimoniando il dialogo generazionale tra i due artisti. La giornata del 22 novembre proseguirà con una seconda parte dedicata ai piccoli maestri e alle opere non attribuite, che porterà all’incanto altri 161 lotti nella sessione pomeridiana.


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