Andrea Chiesi indaga l’essenza dei luoghi in “Dharmata” a Diano Marina, Imperia

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La Civiero Art Gallery, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Diano Marina e la galleria Guidi&Schoen di Genova, ospita dal 13 dicembre 2025 all’11 gennaio 2026 la mostra personale Dharmata dell’artista Andrea Chiesi. L’esposizione si tiene nella sala “R. Falchi” del Palazzo del Parco, in Corso Garibaldi 60, a Diano Marina (Imperia), con inaugurazione prevista per sabato 13 dicembre alle ore 17:00, alla presenza dell’artista. Dharmata, termine derivato dal sanscrito dharmatā e traducibile come “natura essenziale dei fenomeni”, costituisce il filo conduttore dell’intero percorso espositivo, che raccoglie circa venti lavori realizzati a inchiostro su carta. La selezione documenta la fase più recente della ricerca di Chiesi, concentrata sull’analisi dei luoghi e delle strutture che caratterizzano la vita quotidiana, riletti in chiave contemplativa e meditativa.

L’opera di Chiesi si distingue per la precisione tecnica del segno, che appare netto, quasi chirurgico, e per un uso misurato della luce, capace di scolpire le forme architettoniche e di conferire spessore agli spazi rappresentati. Ambienti quali capannoni industriali dismessi, corridoi vuoti e impalcature metalliche vengono trasformati dall’artista in paesaggi interiori. In questi scenari, l’assenza assume un ruolo centrale: le linee diventano veicolo del pensiero, le ombre espressione di una meditazione visiva e gli spazi sospesi si configurano come varchi verso una percezione silenziosa più profonda. Nei lavori in mostra, la natura emerge nei luoghi abbandonati dall’uomo, suggerendo una forza vitale capace di rigenerare e di restituire senso alle strutture in disuso. L’inchiostro, monocromo o declinato in gamme cromatiche ridotte, diventa strumento di concentrazione e contemplazione: l’assenza di elementi superflui guida lo sguardo verso una visione più lenta e meditativa, che privilegia l’essenziale sulla narrazione figurativa. La composizione degli spazi espressi da Chiesi non comunica degrado o abbandono, ma presenza e possibilità. La costruzione dei paesaggi avviene quindi con rigore e silenzio, senza enfatizzare il passato degli ambienti, ma ponendo attenzione all’interazione tra la struttura e la percezione dello spettatore. Il vernissage del 13 dicembre offrirà l’occasione di incontrare l’autore e approfondire il percorso espositivo direttamente con lui.

Note sull’artista

Nato a Modena il 6 novembre 1966, vive tra San Pancrazio, Milano e Roma. Ha studiato lettere e ha svolto residenze artistiche a Brooklyn (2010), Berlino (2011) e Pechino (2015). Tra i principali artisti italiani della sua generazione, ha iniziato negli anni Ottanta come disegnatore per pubblicazioni indipendenti, realizzando opere a inchiostro su carta e taccuini con figure inquietanti e luoghi abbandonati, collaborando spesso con musicisti e scrittori.

La sua ricerca si concentra sul paesaggio contemporaneo, il tempo e la memoria, con particolare attenzione alle aree industriali, alle periferie e agli spazi sospesi nel tempo. Ha sviluppato una pittura a olio su lino rigorosa, che integra concetti di impermanenza e vacuità. I lavori più recenti tornano all’inchiostro su carta e sono dedicati alla natura, dai luoghi abbandonati dall’uomo alla natura intesa come metafora della condizione umana e del processo universale di causa-effetto, denominato Natura Vincit. Ha ricevuto il Gotham Prize dall’Istituto Italiano di Cultura di New York (2012), il Premio Terna (2008), il V Premio Cairo Editore (2004) e il XXXVIII Premio Suzzara (1998). Ha collaborato con le Accademie di Belle Arti di Ravenna, Macerata, Bologna, Perugia e Catanzaro ed è titolare di cattedra di disegno e pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano.