Genova, Palazzo Nicolosio Lomellino ospita una mostra su Domenico Parodi


Dal 13 aprile al 31 luglio 2022, Palazzo Nicolosio Lomellino a Genova ospita la mostra “Domenico Parodi. L’Arcadia in giardino”, dedicata al protagonista del tardo barocco.

Dal 13 aprile al 31 luglio 2022, Palazzo Nicolosio Lomellino a Genova ospita la mostra Domenico Parodi. L’Arcadia in giardino, nell’ambito del progetto Superbarocco. I protagonisti: la rassegna racconta l’artista barocco Domenico Parodi (Genova, 1672 - 1742) raccontato attraverso i suoi preziosi interventi a Palazzo. Dal Ninfeo, al giardino superiore, agli affreschi del secondo piano nobile, e altre opere realizzate durante il suo quasi mezzo secolo d’intensa attività come progettista, ritrattista e frescante. Promossa dall’Associazione Palazzo Lomellino di Strada Nuova Onlus e curata da Daniele Sanguineti e Laura Stagno con la collaborazione tecnica di Valentina Borniotto, l’esposizione propone un percorso espositivo attraverso tutti gli spazi visitabili del Palazzo. Progettista, ritrattista e frescante, Parodi viene celebrato con un itinerario che si snoda tra gli ambienti esterni e interni, per mezzo di venti opere immerse in un allestimento scenografico ideato da Guido Fiorato, direttore dell’Accademia Ligustica di Belle Arti, e un focus particolare alla progettazione del Ninfeo e del giardino pensile.

La mostra approfondisce l’intervento di Domenico Parodi all’interno di Palazzo Lomellino di Strada Nuova quale artista poliedrico e aggiornato sulle tendenze più in voga nel Settecento, come quella legata al mito dell’Arcadia, che faceva dell’interazione dell’uomo con la natura il suo punto focale. Il percorso infatti parte dal cortile interno, attraversa l’ammiratissimo Ninfeo per salire fino allo scenografico “giardino segreto” (entrambi progettati per la famiglia Pallavicini nei primi del Settecento) e arrivare infine alle stanze del primo piano nobile, dove saranno esposte diciotto opere tra dipinti, disegni preparatori e installazioni sempre collegati al tema della Natura. La parte espositiva presenta una raccolta di progetti per grotte, fontane e statue da esterno, realizzate dal Parodi anche per altre committenze, oltre ad alcuni ritratti dell’aristocrazia genovese: da segnalare il ritratto di Paola Lomellini Adorno raffigurata nelle vesti di Flora che interagisce con la Natura e il disegno preparatorio per l’affresco della stanza di Bacco e Arianna del secondo piano nobile. Tra le opere l’autoritratto di Domenico Parodi in prestito dalla Galleria degli Uffizi.

Nell’ambito della fase settecentesca di aggiornamento di Palazzo Lomellino, voluta dalla famiglia Pallavicino che, dal 1711, risiedeva nella dimora di Strada Nuova, Domenico Parodi, figlio del celebre scultore Filippo, ottenne un ruolo di maggioranza. Oltre alla realizzazione di alcuni affreschi di soggetto mitologico, nei saloni del secondo piano nobile, l’artista si occupò, in particolare, della sistemazione dei giardini e dell’ideazione dello scenografico ninfeo, messo in opera con l’allievo Francesco Biggi. In coerenza con il nuovo gusto “boschereccio” del pieno Settecento, Domenico Parodi si specializzò in apparati di forte impatto scenico, capaci di coinvolgere nello stesso tempo interni ed esterni e di simulare elementi naturalistici (come grotte, concrezioni calcaree ecc.) nella dimensione della parete. Ne è tipico esempio la soluzione realizzata dall’artista per la villa Durazzo di Pino Sottano, la cui riproduzione, animata dall’interazione diretta col visitatore, apre il percorso nelle sale del primo piano nobile. Riflettendo sulla centralità del ruolo di Domenico Parodi per la committenza genovese, nazionale e internazionale (come nel caso delle statue per il Belvedere di Vienna, su commissione di Eugenio di Savoia), la mostra intende esemplificare la sua produzione, con una attenzione specifica alla dimensione del giardino, attraverso la presentazione di apparati progettuali per grotte, fontane e statue da esterno. Aggiornato alle novità giunte dalla corte di Francia, Parodi fu inoltre uno dei più attivi ritrattisti dell’aristocrazia genovese: al tema del ritratto, specialmente femminile, sarà quindi dedicata una sezione dell’esposizione, che culminerà con la bellissima Paola Lomellini Adorno, raffigurata nelle vesti di Flora (dea greca della fioritura e comunemente riconosciuta quale allegoria della Primavera), posta al centro di un allestimento appositamente studiato che la contestualizza nella sua epoca.

Ancora, grazie alla collaborazione con l’Accademia Ligustica di Belle Arti e alla curatela di Guido Fiorato, l’esposizione è ulteriormente impreziosita da una serie di allestimenti immersivi che mirano a favorire il coinvolgimento diretto dello spettatore e creando una continuità visiva tra esterni ed interni. Inoltre con gli studenti del corso di Tecnologie dei materiali - Scenografia, saranno organizzati laboratori didattici a disposizione delle scuole. L’Associazione Palazzo Lomellino desidera poi contribuire al processo di sensibilizzazione e di attenzione al tema dell’ecosostenibilità, ed è per questo che ha voluto realizzare un progetto allestitivo “green” che, anche grazie alla sensibilità dei Curatori, dei Fornitori e delle Aziende Sostenitrici, utilizzando materiali naturali, riciclabili ed energia a basso consumo. Infine, a completare il percorso, nel cortile è visibile una raccolta di opere dei diciassette studi di architettura italiani ed internazionali che sono stati invitati a riflettere, attraverso elaborati critici e visionari, sulla perduta continuità del ninfeo a causa della scomparsa della statua di Fetonte, che dominava l’intero gruppo scultoreo. L’idea, nata in occasione della call La Statua e il Ninfeo realizzata nel 2019 dallo studio Caarpa (Casana Architettura Paesaggio) nell’ambito di OPEN studi aperti, è la prima parte di un più vasto progetto dedicato al ninfeo del Palazzo e contribuisce a creare un inedito fondale per il cortile.

Domenico Parodi, Paola Lomellini Adorno come Flora (Collezione privata)
Domenico Parodi, Paola Lomellini Adorno come Flora (Collezione privata)

Le dichiarazioni

“Siamo felici di partecipare a questa importante iniziativa culturale che coinvolge la città, consapevoli di apportare un contributo davvero originale”, dichiara Matteo Bruzzo, proprietario del Palazzo e presidente dell’Associazione Palazzo Lomellino di Strada Nuova Onlus. “Palazzo Lomellino in questo contesto non è solo uno spazio espositivo, ma è direttamente protagonista del Barocco, proprio grazie al ruolo che ha avuto Domenico Parodi nelle trasformazioni di primo Settecento. Oltre agli splendidi affreschi al secondo piano nobile, sono infatti i suoi progetti del Ninfeo e del giardino segreto a rendere unici ed affascinanti i nostri spazi”.

“Le potenzialità espressive di Domenico Parodi”, spiega il curatore Daniele Sanguineti, “derivano dalla tradizione di provenienza il padre Filippo è stato il maggior scultore berniniano attivo a Genova, il suocero, Pellegro Olivari, un apprezzato scultore in legno, il padrino, Domenico Piola, aveva monopolizzato le arti di secondo Seicento. Parodi eredita una bottega avviata di scultura, ma lui è pittore e riesce a fornire statue e apparati progettandoli e avvalendosi di collaboratori per l’esecuzione, in particolare di Francesco Biggi, già allievo del padre. Carlo e Stefano Pallavicini, che dal 1711 diventano proprietari del palazzo eretto in Strada Nuova da Nicolosio Lomellino, adeguano cortile, giardino superiore e il secondo piano nobile alle nuove esigenze di comfort e di decorazione, chiedendo a Parodi una partitura basata sui miti classici che dall’interno vengono proiettati nello spazio esterno. La mostra racconta questo specifico momento ed esalta il ruolo così eclettico di questo artista poliedrico”.

“Il profilo di Domenico, di cui le fonti coeve sottolineano il raro sublime ingegno”, sottolinea la curatrice Laura Stagno, “era quello di un arista colto, letterato, che si distingueva per la costruzione di complesse invenzioni iconografiche. Il gusto e l’esperienza di questo versatile protagonista delle arti di primo Settecento si saldano su più livelli – sul piano delle immagini, ma anche dei concreti rapporti con le persone – con la cultura dell’Arcadia, che si andava in quel momento affermando sulla scena genovese (la Colonia ligustica venne fondata nel 1705). Questa sensibilità nuova, condivisa con i suoi più aggiornati committenti, si esprime nella centralità data alla natura come luogo del mito, cui si legano le novità del tema ”boschereccio“ e dell’evocazione dell’ambiente di grotta introdotte largamente negli interni. Organizzata all’interno della dimora che conserva il più importante esempio di contestuale intervento del Parodi come frescante e come regista della sistemazione del giardino, la mostra offre al pubblico significativi esempi del suo erudito talento”.

Informazioni

La mostra apre dal martedì al venerdì dalle ore 15:00 alle ore 18:00, il sabato, la domenica e i festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00. Lunedì chiuso. Biglietti: intero 10 euro, ridotto (soci COOP, FAI, TCI, Associazione Culturale GIANO, studenti e insegnanti, possessori biglietto Euroflora 2022 e possessori biglietti delle altre sedi del progetto Superbarocco) 8 euro, studenti/insegnanti 6 euro. Per gruppi e scolaresche si richiede prenotazione. Info al numero 3938246228, www.palazzolomellino.org.

Domenico Parodi. L’Arcadia in giardino è promossa dall’Associazione Palazzo Lomellino di Strada Nuova Onlus e organizzata in partnership con l’Accademia Ligustica di Belle Arti. Ha ottenuto il patrocinio e il sostegno di: Comune di Genova, Regione Liguria, Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, Camera di Commercio di Genova, Compagnia di San Paolo, FAI – Delegazione Genova, Fondazione Carige e Università degli Studi di Genova (DIRAAS). Hanno inoltre contribuito: Aon S.p.A, Bartolomeo Boero S.p.A, Cambi Casa d’Aste, Costa Edutainment S.p.A, Consorzio Tutela del GAVI, Fondazione Bruschettini per l’arte islamica e asiatica, Grimaldi Holding S.p.A, SAAR Depositi Portuali S.p.A.. La mostra è evento partner di Euroflora 2022.

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraDomenico Parodi. L'Arcadia in giardino
CittàGenova
SedePalazzo Nicolosio Lomellino
DateDal 13/04/2022 al 31/07/2022
ArtistiDomenico Parodi
CuratoriDaniele Sanguineti, Laura Stagno
TemiBarocco, Arte antica

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