Fondazione Brescia Musei e il Comune di Brescia, in collaborazione con i Musei di Stato della Repubblica di San Marino e con il patrocinio del Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino, presentano un importante appuntamento espositivo dedicato alla figura di Anita Garibaldi. Dopo le iniziative che la Fondazione ha rivolto a Giuseppe Garibaldi, la programmazione del 2025 si chiude con un approfondimento su Ana Maria de Jesus Ribeiro, conosciuta come Anita Garibaldi, figura centrale del Risorgimento italiano.
Il cuore dell’esposizione al Museo del Risorgimento “Leonessa d’Italia” è la presentazione di un abito appartenuto ad Anita, lasciato a San Marino nel luglio del 1849 durante la drammatica ritirata verso Venezia seguita alla caduta della Repubblica Romana. Questo manufatto consente di riscoprire anche aspetti privati e quotidiani, come i gesti di solidarietà femminile che segnarono il suo percorso, aggiungendo una dimensione intima al grande racconto storico. Dopo il collasso della Repubblica Romana, Anita seguì Giuseppe Garibaldi nella fuga verso Venezia. Sfinita, incinta e provata dal viaggio, fu accolta a Cetona, dove le donne del luogo le realizzarono e donarono una nuova veste di seta a nome dell’intera comunità. L’indumento accompagnò Anita fino a San Marino, dove il 31 luglio, in procinto di ripartire, lo scambiò nella bottega della merciaia Teresa Simoncini con un abito più semplice, adatto alla fuga. La veste rimase così a San Marino, conservata dalla famiglia Simoncini, e divenne presto un oggetto simbolico della memoria risorgimentale. Nel corso dei decenni fu esposto in occasione di numerosi eventi. Nel 1949 la famiglia Martelli lo donò ai Musei di Stato di San Marino: l’abito entrò a far parte della nascente raccolta di cimeli garibaldini e si trasformò in una vera reliquia laica dedicata ad Anita e al suo ruolo nel mito risorgimentale italiano.
L’esposizione offre inoltre l’occasione per presentare Anita Garibaldi – avatar narrante, un progetto che testimonia l’impegno della Fondazione Brescia Musei nel coniugare ricerca storica e innovazione digitale per valorizzare il patrimonio culturale. L’obiettivo è reinterpretare i contenuti scientifici con linguaggi contemporanei, in linea con l’allestimento premiato nel 2023 al Red Dot Award (categoria “Exhibition Design”)e firmato dallo studio Limiteazero, che caratterizza il rinnovato Museo del Risorgimento. Il progetto si presenta come un’installazione temporanea di mediazione aumentata, costruita attorno al dialogo tra due testimonianze materiali: l’abito in seta nera appartenuto ad Anita e il dipinto Anita morente (1864 circa) di Pietro Bouvier. Attraverso un Qrcode, l’avatar dà voce a questo dialogo simbolico tra storia e immagine.
“È un grande orgoglio per Fondazione Brescia Musei concludere un anno dedicato così intensamente dal nostro Museo del Risorgimento ”Leonessa d’Italia alla figura di Giuseppe Garibaldi, indagato attraverso molteplici prospettive e analizzandone il ruolo storico e la fortuna nelle arti visive, con l’esposizione di un oggetto così simbolico ed evocativo. L’abito di Anita Garibaldi, straordinario manufatto di cultura materiale, richiama i valori del coraggio di questa figura femminile così partecipe dei destini nazionali e intensamente dedita alla comunità. Sono, questi, valori in cui ci riconosciamo e dunque plaudiamo a questo prestito prezioso che consente alla nostra Istituzione di cementare il rapporto con i Musei Nazionali della Repubblica di San Marino", ha dichiarato Francesca Bazoli, Presidente Fondazione Brescia Musei.
“Con L’abito di Anita Garibaldi”, ha affermato Stefano Karadjov, Direttore Fondazione Brescia Musei, “Fondazione Brescia Musei suggella un’importante relazione con un museo prestatore come i Musei Nazionali della Repubblica di San Marino e con il partner Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino. Inoltre, come è d’abitudine nei nostri progetti scientifici, la nostra Istituzione collabora con la massima autorità scientifica in materia, Silvia Cavicchioli, a cui sono grato per l’approfondimento e la collaborazione con il nostro settore Collezioni. Settore di Brescia Musei che quest’anno ha alimentato un fittissimo programma risorgimentale costruito intorno a corsi di storia, esposizioni dossier ed eventi che hanno ricordato i momenti salienti della liturgia civile del Risorgimento, così importante per la storia cittadina e per la comunità bresciana a cui questo prezioso Museo del Risorgimento “Leonessa d’Italia” continua, con progetti come L’abito di Anita Garibaldi, a fornire preziosi stimoli e continuo sprone per l’approfondimento”.
“Siamo molto lieti di proseguire la collaborazione tra il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino e il Museo del Risorgimento di Brescia, avviata con successo in occasione della mostra Rileggere il Risorgimento nel 2024. L’importante esposizione dedicata all’abito di Anita Garibaldi rappresenta un nuovo, significativo capitolo di questo percorso comune, che auspichiamo possa consolidare sempre più la cooperazione tra le nostre istituzioni nella valorizzazione e nella promozione della storia del Risorgimento”, ha commentato Alessandro Bollo, Direttore Museo Nazionale del Risorgimento Italiano.
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