La Pinacoteca Civica di Como rende omaggio a uno dei suoi cittadini più illustri con una grande esposizione dedicata a Paolo Giovio (1483–1552), umanista, medico, vescovo e storico, nonché ideatore della più vasta e ambiziosa raccolta di ritratti del Rinascimento europeo. Dal titolo La Collezione. Paolo Giovio e i ritratti senza tempo, la mostra, a cura di Bruno Fasola e visitabile dal 24 ottobre 2025 all’8 febbraio 2026, riunisce per la prima volta un numero significativo di opere originali appartenenti alla collezione gioviana, provenienti non solo dalla Pinacoteca, ma anche da importanti musei e da collezioni private. L’ultima esposizione dedicata a questa raccolta risale al 1983, in occasione del quinto centenario della nascita di Paolo Giovio.
In circa trent’anni, Giovio mise insieme oltre quattrocento ritratti di personaggi appartenenti a epoche e culture diverse: da Romolo ai protagonisti del suo tempo, includendo sovrani musulmani, figure etiopi e moscovite. La raccolta, sorprendentemente inclusiva per l’epoca, comprendeva persino nemici della cristianità, come i pirati turchi, oppositori dei suoi mecenati come Georg Frundsberg, oltre a celebri figure femminili, tra cui Faustina Mancini e Rossellana, consorte di Solimano il Magnifico. Un’ampia sezione era riservata a letterati, papi ed ecclesiastici – da Pietro Bembo a Clemente VII – accompagnati dagli Elogia, testi redatti da Giovio stesso per descrivere aspetto e virtù dei personaggi ritratti.
Come spiega il curatore, Giovio otteneva le immagini dai suoi protettori, da personaggi incontrati di persona, da artisti amici come Giorgio Vasari – che proprio a lui si ispirò per scrivere le Vite. Ciò che contava non era tanto la qualità estetica, quanto la fedeltà al vero: cercava infatti la “vera imago” del personaggio, documentandosi sempre sulla fonte del ritratto. La collezione divenne subito famosa: i potenti del tempo e gli uomini di cultura inviavano pittori a Como per copiare i ritratti, come fece Cosimo I de’ Medici, protettore di Giovio. Da questa diffusione nacquero altre serie che vennero in seguito integrate: la Gioviana degli Uffizi, la collezione dell’Ambrosiana di Milano, la serie del Castello di Ambras oggi al Kunsthistorisches Museum di Vienna. La pubblicazione nel 1575 degli Elogia illustrati da Tobias Stimmer contribuì ulteriormente alla fortuna delle immagini degli uomini illustri.
I ritratti erano originariamente destinati alla Villa Museo, sulle rive del lago di Como e concepita da Giovio come luogo di memoria e celebrazione attraverso l’arte. Decorata con affreschi delle Muse e dei loro interpreti, fu il primo spazio concepito per custodire una collezione pubblica. La villa venne demolita prima del 1615 per lasciare posto all’attuale Villa Gallia: da allora la collezione si disperse, anche se oggi la Pinacoteca Civica conserva il nucleo principale di 38 dipinti originali.
Oltre ai 38 ritratti di proprietà comunale, la mostra presenta importanti prestiti, come il ritratto di Alessandro Achillini dagli Uffizi, quello di Francesco Maria Della Rovere attribuito alla bottega di Tiziano, l’autoritratto di Baccio Bandinelli e l’effigie di Rossellana, moglie di Solimano. In mostra anche opere di Dosso Dossi, Amico Aspertini, Bernardino Campi, Ridolfo del Ghirlandaio, Francesco Salviati, oltre a dipinti delle botteghe di Tiziano, Sebastiano del Piombo e François Clouet. Tra i pezzi di spicco, il celebre ritratto di Cristoforo Colombo, considerato il più veritiero tra quelli giunti fino a noi.
Non mancheranno contributi “virtuali” e in catalogo da Brera, dalla National Gallery of Canada di Ottawa, dal Chicago Art Institute e dalla Sydney Art Gallery of New South Wales, che non hanno potuto prestare le opere per motivi conservativi.
L’esposizione si sviluppa nelle sale del piano nobile della Pinacoteca, articolata in cinque sezioni tematiche. Il salone centrale ospita un’installazione multimediale che consente ai visitatori di “incontrare” idealmente Giovio e i protagonisti della sua collezione. Lo spazio Campo quadro offrirà strumenti interattivi per approfondire biografie e contesto storico.
Due nuove sale, inoltre, resteranno stabilmente dedicate alla collezione gioviana, arricchendo in modo permanente il percorso museale.
La mostra nasce anche grazie a una campagna di restauri avviata nel 2021 dal Comune di Como con il sostegno di istituzioni, associazioni e privati. A corredo sarà pubblicato un volume scientifico edito da Electa, curato da Bruno Fasola e arricchito da un contributo delle Gallerie degli Uffizi.
L’esposizione sarà visitabile con il normale biglietto della Pinacoteca Civica o tramite la CoMmUnity card, la tessera annuale che permette l’accesso a tutte le collezioni permanenti e alle mostre temporanee della Pinacoteca, oltre al Tempio Voltiano e al Duomo di Como negli orari di apertura. La card, valida 365 giorni dalla data di acquisto, è disponibile presso le biglietterie museali, l’Info Point del Broletto e sul portale museicomo.vivaticket.it
Titolo mostra | La Collezione. Paolo Giovio e i ritratti senza tempo | Città | Como | Sede | Pinacoteca Civica di Como | Date | Dal 24/10/2025 al 08/02/2026 | Curatori | Bruno Fasola | Temi | Rinascimento, Ritratti |
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