Il 2 settembre 2024 prenderanno il via gli interventi strutturali al Museo Archeologico Nazionale di Sarsina, volti a consolidare l’edificio e a ridurne la vulnerabilità sismica. I lavori interesseranno l’originario corpo cinquecentesco del Museo, già sottoposto a un primo intervento di miglioramento sismico nel 1990, un secondo nucleo strutturale precedentemente adibito a istituto scolastico e i due corpi di collegamento. L’intervento si estenderà su una superficie di 1600 mq, distribuiti su tre livelli fuori terra, e comporterà un’opera di cerchiatura di tutti gli ambienti, garantendo maggiore sicurezza e stabilità all’intero complesso museale. Il museo resterà chiuso per una durata prevista di circa dieci mesi al fine di rinnovare l’apparato didattico-comunicativo e conferire al Museo Archeologico Nazionale di Sarsina una nuova identità visiva.
“Si tratta di lavori complessi ma fondamentali per la sicurezza e l’incolumità sia dei lavoratori che dei visitatori del Museo Archeologico Nazionale di Sarsina”, dichiara Maria Luisa Pacelli, Direttrice Regionale Musei Nazionali Emilia-Romagna. “Il museo, punto nevralgico per il territorio di Sarsina e della valle del fiume Savio, di cui conserva ed espone le testimonianze materiali del passato dalla preistoria alla tardoantichità, grazie a questo progetto diverrà per la collettività uno spazio sicuro, pronto ad accogliere nuove attività di fruizione e di incontro”.
“Siamo grati dell’attenzione che il Ministero della Cultura sta rivolgendo al nostro patrimonio archeologico e più in generale alla città di Sarsina”, ha affermato Enrico Cangini, sindaco del Comune di Sarsina. “Il Museo Archeologico Nazionale, nell’ultimo periodo, ha visto un grande incremento di visitatori grazie alla proficua collaborazione tra istituzioni e grazie alla grande eco mediatica avuta col sensazionale ritrovamento, avvenuto l’estate scorsa, del Capitolium sarsinate”.
“Grazie all’impiego sia di fondi PNRR destinati all’accessibilità museale sia di finanziamenti del Ministero della Cultura, verrà sviluppato un progetto di riqualificazione complessiva del Museo, che procederà per step progressivi, al fine di rendere la comprensione del patrimonio del Museo più accessibile, coinvolgente e diversificata”, ha spiegato la direttrice del museo Federica Timossi. “La Direzione Regionale Musei per questo si avvarrà di un progettista esterno e della collaborazione di FrameLAB – Multimedia & Digital Storytelling, laboratorio di ricerca del Dipartimento di Beni Culturali, Università di Bologna e della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, così il nuovo percorso museale potrà comprendere le rilevanti scoperte archeologiche recentemente avvenute nel territorio del Comune di Sarsina”.
Durante i mesi di chiusura al pubblico, saranno attivati percorsi tematici ed eventi gratuiti per esplorare il vastissimo patrimonio storico-archeologico di Sarsina. Queste iniziative sono rese possibili grazie a una convenzione stipulata con il Comune di Sarsina e alla collaborazione continua con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini.
A partire dal mese di agosto, sono previsti laboratori curati dall’ufficio mediazione culturale ed educazione al patrimonio della Direzione Regionale Musei, oltre a iniziative organizzate dalla Direzione e dallo staff del Museo.
“Il museo è un laboratorio di esperienza, un luogo di apprendimento, uno spazio di scambio e di relazioni in cui sperimentare, a partire da nuovi modi di abitare il museo, la curiosità e il piacere della conoscenza, per sollecitare tutte le nostre capacità sensoriali, intellettive, intuitive ed emotive”, ha commentato Patrizia Cirino, Responsabile dell’ufficio mediazione culturale e educazione al patrimonio della Direzione Regionale Musei Nazionali Emilia-Romagna. “Per queste ragioni abbiamo elaborato una serie di laboratori che possano favorire nuove possibilità di scambio e condivisione tra il patrimonio oggettuale del museo e i partecipanti, in grado di attuare forme di espressività immaginativa ed emozionale. L’obiettivo è di invitare i pubblici ad abitare in altro modo lo spazio del museo con una attitudine più partecipativa”.
Il Museo Archeologico Nazionale di Sarsina chiuderà 10 mesi per ridurre la vulnerabilità sismica |