Il Museo delle Civiltà di Roma ha presentato EUR_Asia, il nuovo percorso temporaneo dedicato alle Collezioni di arti e culture asiatiche. Distribuita su cinque sezioni, tra il piano terra e il primo piano del Palazzo delle Scienze, l’esposizione riunisce circa 200 opere, tra manufatti, documenti d’archivio, resoconti di indagini diagnostiche e nuove produzioni artistiche. Il percorso museografico vuole esplorare sia la lunga storia che gli sviluppi futuri delle Collezioni di Arti e Culture Asiatiche del Museo delle Civiltà.
La mostra include anche A Recollection Returns with a Soft Touch, un intervento audiovisivo dell’artista multidisciplinare Gala Porras-Kim, che ricopre il ruolo di Research Fellow al Museo delle Civiltà ed è Artist in Residence presso il MAO-Museo d’Arte Orientale di Torino, istituzione partner del progetto.
EUR_Asia segna l’inizio di un progetto più ampio che ha come obiettivo la realizzazione del più grande museo italiano di arti e culture asiatiche. Entro il 2026, le collezioni archeologiche e artistiche dell’ex Museo Nazionale d’Arte Orientale e quelle etnografiche di provenienza asiatica dell’ex Museo Nazionale Preistorico Etnografico saranno riunite al piano terra del Palazzo delle Scienze all’EUR, creando un nuovo spazio espositivo completamente rinnovato.
EUR_Asia intende essere, in questo senso, un ulteriore e importante passo verso la realizzazione di un museo che, grazie all’aggiornamento degli allestimenti e a un impianto metodologico elaborato in costante dialogo con le comunità di provenienza delle collezioni e le ricerche artistiche e scientifiche contemporanee più avanzate, sia sempre più accessibile, inclusivo, plurale, operando in linea e in attuazione anche degli obiettivi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per contribuire a porre al centro di tutta l’attività istituzionale e della sua programmazione l’accessibilità museale in termini fisici, cognitivi, multisensoriali e culturali.
Nell’allestimento di EUR_Asia di ciascuna opera, proveniente da aree ed epoche diverse, sarà analizzata la relazione molteplice fra materialità e funzionalità, superando così il concetto di riferimento o limite geografico per approfondire porosità e dinamismo dei soggetti culturali, delle matrici storiche e delle tematiche storico - artistiche. Pur rimanendo esposti nelle vetrine museali, gli oggetti si confrontano fra loro e con la storia stessa dell’istituzione museale, oltrepassando non solo i confini ma anche i millenni. Si configura così un percorso aperto e libero, sia nello spazio sia nel tempo, che permette di riflettere anche sul concetto di “museo d’arte orientale” e, quindi, sul concetto stesso di “Oriente” , consolidatosi in Europa durante il XIX secolo. Al di là di questa opposizione storica e delle narrazioni anche esotizzanti che ne sono derivate, il percorso di EUR_Asia rintraccia invece le connessioni tra manufatti, coordinate spaziali, epoche temporali, saperi e credenze, tradizioni culturali o tecniche artigianali e materie naturali, configurandosi quindi come la mappa – fatta di incontri e confronti, scambi e negoziazioni – delle storie, plurime e composite, di queste collezioni
Andrea Viliani, direttore del Museo delle Civiltà, e Loretta Paderni, referente dei fondi Grande Progetto Beni Culturali assegnati al Museo delle Civiltà, hanno sottolineato che la progettualità in corso costituisce una premessa indispensabile delle ambiziose opere di adeguamento edile, impiantistico e di allestimento finanziate con circa 10 milioni di euro dal piano strategico del Ministero della Cultura denominato Grandi Progetti Beni Culturali. La progettazione è stata affidata su gara europea all’RTP (Raggruppamento Temporaneo di Professionisti) formato da ISOLARCHITETTI, MILAN INGEGNERIA, PRISMA ENGINEERING, NADIA FRULLO, BRH+, AURORA MECCANICA, ed è stata espletata da Invitalia la gara per l’affidamento dei lavori relativi all’operatore economico VINCENZO MODUGNO SRL. L’inizio dei lavori è previsto nel 2024 e la conclusione entro il 2026.
Il percorso temporaneo EUR_Asia, realizzato in occasione dei 130 anni dalla nascita e dei 40 anni dalla scomparsa di Giuseppe Tucci, è stato pensato per coinvolgere il pubblico in questo processo di trasformazione, attraverso collaborazioni con autrici e autori che ne modificheranno e aggiorneranno periodicamente l’allestimento. Inoltre, dall’autunno 2024 saranno presentati eventi e programmi di approfondimento organizzati in collaborazione con una pluralità di soggetti istituzionali, università, centri di ricerca ed enti del terzo settore, che verranno annunciati prossimamente, tra cui Asiatic Collections Netkork-Europe.
Foto di Giorgio Benni.