Pisa, il Museo delle Sinopie riapre ed espone tre sculture di Mitoraj


In occasione della riapertura al pubblico, il Museo delle Sinopie di Pisa espone fino all’11 gennaio 2021 tre sculture di Igor Mitoraj.

Il Museo delle Sinopie di Pisa ha riaperto al pubblico l’1 agosto, dopo la chiusura per lavori di manutenzione e, in occasione della riapertura, ospita fino all’11 gennaio 2021, tre opere dello scultore Igor Mitoraj. La sede museale custodisce una collezione unica al mondo: i disegni preparatori degli affreschi del Camposanto di Pisa. 

Il Presidente dell’Opera della Primaziale Pisana, Pierfrancesco Pacini, in accordo con la Deputazione, ha voluto fortemente l’esposizione delle tre opere del celebre scultore per creare un’occasione di valorizzazione del museo e di ulteriore richiamo per il turismo a Pisa.

L’arte di Mitoraj torna a dialogare con i monumenti e musei di Piazza dei Miracoli: un dialogo che era già iniziato nel 2014 con la grande mostra Angeli, l’ultima realizzata quando l’artista era ancora in vita, e proseguito con la collocazione della scultura Angelo Caduto ai piedi della Torre Pendente.

All’interno del Museo delle Sinopie saranno esposti tre pannelli in bronzo, rappresentanti gli stessi temi che Mitoraj ha sviluppato per i portali di Santa Maria degli Angeli di Roma. In un pannello è raffigurato il Cristo, che porta la croce incisa direttamente nel corpo, negli altri due la scena dell’Annunciazione, con una giovane Madonna col capo chino al cospetto dell’Angelo del Signore che dispiega le ali.

La collezione del Museo delle Sinopie è venuta alla luce in seguito a un disastroso evento, durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale: il fuoco era divampato nel Camposanto. Questo rese necessario il distacco degli affreschi dall’intonaco per poterne recuperare le vaste porzioni non distrutte dall’incendio, e dare inizio al loro restauro. Fu proprio lo ’strappo’ della pellicola pittorica che permise di scoprire le sinopie, la parte occultata dell’affresco che fu asportata dalle pareti del Camposanto e dal 1979 ospitata nell’attuale museo.

Destinata a rimanere celata sotto l’opera compiuta, la sinopia rappresenta l’unica preziosa testimonianza grafica dell’artista, dato che gli esemplari di disegni su carta o pergamena che sono giunti a noi dal medio evo sono molto rari. La sinopia è la prima fase di realizzazione dell’affresco, è il disegno tracciato sul primo strato di intonaco stendendo a pennello un pigmento rosso, la terra di Sinòpe, mescolato ad acqua: è con questo composto che i maestri impegnati a narrare le storie dell’Antico e Nuovo testamento sulle pareti del Camposanto pisano fissarono le loro idee, tracciarono le scene, delinearono i personaggi e i dettagli dando loro corpo con il chiaroscuro.

Le sinopie conservate in questo museo rappresentano quindi i disegni preparatori delle vaste composizioni pittoriche eseguite ad affresco sulle pareti del Camposanto. Qui si possono ammirare e confrontare lo stile di Buonamico Buffalmacco, l’autore del famoso Trionfo della Morte, di Taddeo Gaddi, di Pietro di Puccio da Orvieto, che iniziò il ciclo raffigurante le Storie del Vecchio Testamento, portato a termine da Benozzo Gozzoli: il più ampio ciclo di grafica trecentesca e quattrocentesca fino ad oggi conosciuta.

Oltre alle sinopie il Museo raccoglie le incisioni di Carlo Lasinio (1759-1838) l’unica completa documentazione di quelle che furono un tempo le pitture murali del Camposanto pisano.

Nell’immagine: Igor Mitoraj, Madonna (2006, bronzo)

 

 

Pisa, il Museo delle Sinopie riapre ed espone tre sculture di Mitoraj
Pisa, il Museo delle Sinopie riapre ed espone tre sculture di Mitoraj


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