A Montefalco (Perugia), a seguito di un lavoro di restauro e allestimento, ha aperto le sue porte, sabato 20 aprile, il nuovo Museo del Sagrantino, situato all’interno del Complesso Museale di San Francesco. Questo nuovo spazio è dedicato alla narrazione dell’intreccio tra vino, territorio e cultura enologica, con un focus particolare sul Montefalco Sagrantino DOCG, il vitigno che conferisce il nome al vino prodotto esclusivamente nelle colline di Montefalco e in parte nei comuni di Bevagna, Castel Ritaldi, Giano dell’Umbria e Gualdo Cattaneo.
La visita al Museo del Sagrantino spazia tra temi come il vitigno, il vino, il territorio, la tradizione e la cultura. Il percorso inizia nelle antiche cantine francescane, dove sono esposti oggetti della tradizione contadina locale, grazie alla collaborazione del professor Luigi Gambacurta e di Giulia Rotoloni, per poi estendersi fino ai giorni nostri. I visitatori possono immergersi nella storia vitivinicola della regione tra vigneti e borghi rurali, già magistralmente ritratta da Benozzo Gozzoli nel 1452 nei suoi affreschi che decorano l’abside della chiesa di San Francesco, oggi un raro esempio di ciclo pittorico rinascimentale e prezioso documento storico sul paesaggio agrario e urbano di Montefalco. Lungo il percorso, sono esposti materiali del XVIII e XIX secolo legati alla vinificazione e alla lavorazione delle uve in cantina, accompagnati da documenti, fotografie e video esplicativi. Il Museo del Sagrantino vuole dunque essere una porta d’ingresso alla scoperta del territorio e delle sue radici storiche e culturali.
In Umbria, pochi vini sono in grado di incarnare il concetto di terroir come il Montefalco Sagrantino, una varietà autoctona di questa regione. Il Museo del Sagrantino vuole dunque rafforzare il legame di questo vitigno con il territorio de “La Strada del Sagrantino”, offrendo un’esperienza profondamente rappresentativa che mira a valorizzare l’intero sistema socio-economico del Consorzio Tutela Vini Montefalco. Oltre al Sagrantino, vengono infatti celebrati altri vini di queste terre, tra cui il Montefalco Rosso DOC, il Montefalco Grechetto DOC e il Trebbiano Spoletino DOC Montefalco, quest’ultimo divenuto uno dei vini più richiesti a livello nazionale. Questi vini rimangono impressi nel cuore poiché incarnano amore, dedizione, intelligenza e perseveranza.
All’interno del museo prende vita un paesaggio tattile, in continua evoluzione, che nel corso dei secoli ha ispirato le opere di artisti come Benozzo Gozzoli, il Perugino e Pinturicchio. È un territorio ricco di bellezza da esplorare passo dopo passo, tra le città di Montefalco, Bevagna, Gualdo Cattaneo, Castel Ritaldi e Giano dell’Umbria. Il Museo del Sagrantino si propone quindi come un luogo di incontro tra impresa, cultura e territorio, permettendo ai visitatori di assaporare l’autenticità della natura di questa terra.
Il Museo del Sagrantino è il risultato di una sinergia tra pubblico e privato: è infatti promosso dal Comune di Montefalco con il sostegno della Regione Umbria e la collaborazione del Consorzio Tutela Vini Montefalco e La Strada del Sagrantino; i lavori di ampliamento sono stati realizzati grazie al POR FESR 2007-2013, Attività 2.2.2. e PAR FSC 2007-2013. Azione 3.5.2°. Ridefinizione finanziaria Programma regionale di cui alle D.G.R. n.126/2010, n.848/2011 e n.35/2012, la direzione lavori è dell’architetto Bruno Gori, l’allestimento di Tractis di Stefano Mosconi in collaborazione con l’architetto Michele Giuseppe Onali e i contenuti a cura di Maggioli Cultura e Turismo.
“Quello del Museo del Sagrantino”, spiega l’Assessore alla Turismo Daniela Settimi, “è stato un progetto in cui l’amministrazione comunale ha lavorato in maniera attenta e oculata per restituire al Complesso Museale di San Francesco uno spazio dedicato al Sagrantino in grado di illustrare la sua lunga storia. Un racconto emozionale fatto di testimonianze del territorio, immagini suggestive e video che faranno immergere il visitatore nella coinvolgente atmosfera della storia del nostro Sagrantino, re indiscusso del territorio. È stato un grande lavoro di squadra che ha coinvolto l’Ufficio tecnico del Comune di Montefalco, il gestore Maggioli Cultura e Turismo, con in particolare la responsabile del Museo Serena Marianelli, l’architetto Gori, la Strada del Sagrantino, il Consorzio Tutela Vini Montefalco e l’Associazione Studio e ricerca delle Tradizioni Popolari Umbre Marco Gambacurta al quale va un sentito ringraziamento per il sostegno e la cura degli spazi dedicati alle cantine francescane”.
“Il Sagrantino”, aggiunge Serena Marinelli, responsabile Complesso museale San Francesco di Montefalco, “è il nostro prodotto principe che, nel corso del tempo, ha saputo posizionare il territorio di Montefalco e tutto l’areale del Sagrantino a livello internazionale. Avendo già dal 2006 la sezione dedicata alle antiche cantine francescane, abbiamo con questo museo voluto raccontare la storia di questo vitigno e quello che è oggi, quanto è importante per il territorio e quanto lo identifichi. Il Sagrantino non è soltanto un ottimo vino, ma un prodotto che racconta la storia, la tradizione, la bellezza di questa terra e vogliamo restituire al visitatore questa chiave di lettura”.