Mecenate presenta le arti ad Augusto

Autore: Giambattista Tiepolo
1743
San Pietroburgo, Hermitage

Si celebra quest'oggi il bimillenario augusteo: sono cioè passati esattamente duemila anni da quando l'imperatore Augusto scomparve a Nola il 19 agosto dell'anno 14 dopo Cristo. Per celebrare l'evento, proponiamo un dipinto di Giambattista Tiepolo che raffigura Mecenate che presenta le arti ad Augusto. L'opera, fu commissionata nel 1743: a richiederla fu il letterato veneziano Francesco Algarotti che voleva farne dono al conte prussiano Heinrich Brühl, appassionato collezionista di arte nonché primo ministro del principe Federico Augusto II di Sassonia.

Gaio Cilnio Mecenate, che insieme ad Augusto è il protagonista di questo dipinto, era un consigliere dell'imperatore che ebbe sempre a cuore la protezione delle arti e delle lettere (fu lui, per esempio, che fece accogliere alla corte di Augusto il poeta Virgilio): dal suo nome deriva l'uso moderno di definire "mecenate" tutti coloro che promuovono le arti. Nel dipinto lo vediamo sulla sinistra, vestito con i tipici abiti romani, mentre introduce ad Augusto, seduto sul trono, le personificazioni delle arti: vediamo la musica, che ha in mano una tromba e che tiene per mano la poesia, rappresentata come il vecchio poeta cieco Omero, e davanti a loro, inginocchiate, le personificazioni della pittura (identificata dai pennelli e della maschera, quest'ultima simbolo di imitazione), della scultura (che ha davanti a sé un busto scolpito) e dell'architettura (identificata da un compasso che si trova vicino al piede di Augusto, appoggiato su uno degli scalini del trono).

Il trono di Augusto è affiancato dalle statue degli dèi pagani Minerva, dea della sapienza e dell'intelligenza, a sinistra, e Apollo, dio patrono delle arti, a destra. È quindi evidente il tono del dipinto: Algarotti voleva regalarlo a Brühl per dipingerlo come un moderno Mecenate che aveva portato le arti alla corte di Federico Augusto II (il richiamo all'imperatore romano è quindi anche nel nome del principe), e magari per sperare lui stesso in un incarico alla corte.

Come tipico nello stile di Tiepolo, i colori sono delicati, le atmosfere leggere e i toni sono celebrativi, tanto da far risultare il dipinto quasi astratto. Notevoli sono i richiami alla classicità che troviamo anche nelle figure secondarie (come il soldato che si sporge per assistere alla scena: il particolare forse più veritiero dell'intera scena), nelle architetture (ci troviamo in un loggiato che poggia su colonne corinzie) e nelle decorazioni. Oltre gli archi del loggiato vediamo inoltre aprirsi un paesaggio: una città su un fiume, e il palazzo che vediamo è quello del conte a Dresda, città che viene quindi identificata come una nuova Roma. Sul balcone sopra il loggiato vediamo infine alcuni uomini che tirano su dei pesci, a simboleggiare la prosperità delle arti sotto il patronato di Federico Augusto II.

Il dipinto è oggi conservato all'Hermitage di San Pietroburgo.

19 agosto 2014
Per conoscere l'arte di Giambattista Tiepolo: https://www.finestresullarte.info/Puntate/2013/20-giambattista-tiepolo.php

Mecenate presenta le arti ad Augusto di Giambattista Tiepolo

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