Gli assessori alla cultura: “il settore sta soffrendo, è urgente programmare le riaperture”


Gli assessori alla cultura delle dodici principali città italiane fanno sapere che il settore è in forte sofferenza e chiedono dunque un'urgente programmazione delle riaperture.

Il coordinamento permanente degli assessori alla cultura delle dodici grandi città italiane (Roma, Milano, Napoli, Torino, Genova, Palermo, Bologna, Firenze, Bari, Venezia, Cagliari, Ancona) torna a farsi sentire dopo aver lanciato, lo scorso febbraio, le proposte concrete per una ripartenza condivisa. I titolari della cultura delle dodici città sono preoccupati per il perdurare della pandemia e per la sofferenza di tutto il settore, pur dichiarandosi soddisfatti in larga parte per le misure per la ripartenza contenute nel documento che il ministro della cultura Dario Franceschini ha sottoposto al Comitato Tecnico Scientifico. Quello che gli assessori auspicano è una ripartenza con date certe e regole chiare, in attesa di un confronto con la Conferenza delle Regioni e il neopresidente Massimiliano Fedriga per le riaperture.

“Il comparto culturale e dello spettacolo”, hanno detto gli assessori, “sta soffrendo da oltre un anno e non è mai veramente ripartito. Ora che si sta programmando la riapertura delle varie attività è urgente che anche per musei, teatri, cinema ed altri spettacoli dal vivo siano fornite al più presto date e regole certe. I lavoratori sono in profonda sofferenza e gli esercenti non possono fare una programmazione degli eventi senza il necessario anticipo. Rischiamo di ripartire con troppe sale vuote e un pubblico disabituato alla ricchezza e alla eterogeneità culturale che caratterizzava le nostre città prima della pandemia”.

“È imprescindibile in questa delicata fase di programmazione delle condizioni di ripartenza un dialogo diretto tra la conferenza delle Regioni e le città, insieme alle organizzazioni di categoria”, dichiarano gli assessori. “Una ripartenza equilibrata ed efficace deve tenere conto delle esigenze dei territori e degli operatori. Come coordinamento degli assessori, al fine di favorire il dialogo, chiederemo al più presto un incontro al Presidente della conferenza delle Regioni Fedriga insieme alle organizzazioni di categoria per avviare un confronto aperto e costruttivo che tenga conto dell’esperienza acquisita nell’ultimo anno e delle condizioni indispensabili per la ripartenza della vita culturale del nostro paese. Siamo certi di poter giungere a una collaborazione duratura e soddisfacente come già avvenuto con il ministro Dario Franceschini col quale abbiamo attivato un tavolo permanente presso il ministero della cultura”.

All’incontro con gli assessori per definire il da farsi sono intervenuti anche alcuni rappresentanti delle categorie della cultura e dello spettacolo: Carlo Fontana, presidente Agis, Filippo Fonsatti, presidente Federvivo, Francesco Giambrone, presidente Anfols, Mario Lorini, presidente Anec, Antonio Buccioni, presidente Fisp, Domenico Barbuto, direttore esecutivo Agis, Simone Gialdini, direttore generale Anec. I rappresentanti di Agis hanno apprezzato la significativa convergenza di posizioni con gli assessori ribadendo come sia necessaria una piena condivisione tra istituzioni e categorie sulle forme, le modalità e le strategie per la ripartenza. Hanno ribadito, infine, le posizioni già espresse in merito alla necessità di garantire riaperture più uniformi possibili sul territorio, confermando la piena sicurezza dei luoghi di spettacolo, già sperimentata lo scorso anno, senza la necessità di ulteriori aggravi.

Gli assessori alla cultura: “il settore sta soffrendo, è urgente programmare le riaperture”
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