Il consiglio dei ministri approva il decreto ristori: alla cultura un miliardo di euro


Il consiglio dei ministri ha approvato nel pomeriggio il decreto ristori per aiutare le categorie colpite dall’ultimo dpcm. Alla cultura misure per un miliardo di euro.

Il consiglio dei ministri ha approvato nel tardo pomeriggio di oggi il decreto ristori, ovvero il provvedimento che contiene gli aiuti economici destinati alle categorie più colpite dalla crisi del coronavirus, in particolare alle attività segnate dal dpcm di domenica. Tra queste, anche i lavoratori della cultura, dal momento che il dpcm ha disposto la chiusura di cinema e teatri fino al 24 novembre. Per cultura e turismo, in particolare, le risorse messe a disposizione valgono un miliardo sui cinque che il decreto mette a disposizione.

Il ministro dei beni culturali, Dario Franceschini, ha già anticipato le misure. Ci saranno mille euro per tutti i lavoratori autonomi e intermittenti dello spettacolo, e la proroga della cassa integrazione e delle indennità speciali per i settori del turismo. Sarà poi rifinanziato il Fondo emergenze cinema e spettacolo con 100 milioni di euro, e rifinanziamenti anche per il Fondo emergenze imprese e istituzioni culturali con 50 milioni di euro. Ancora, ci saranno 400 milioni di euro che saranno indirizzati a un contributo a fondo perduto per le strutture ricettive e gli stabilimenti termali, e ulteriori 400 milioni saranno destinati al Fondo emergenze agenzie di viaggio, tour operator e guide turistiche.

Altre misure sono state anticipate dal ministro dell’economia, Roberto Gualtieri: ci saranno contributi a fondo perduto per sale da concerto e teatri. L’importo medio per la fascia più bassa sarà di 5.000 euro, per la fascia media di 13.900, per la fascia alta di 30.000 euro. Secondo Gualtieri si tratta di “ristori significativi ma doverosi, che sapiamo avvengono in un contesto di una annata difficile per questi settori, che crediamo possano rappresentare un aiuto concreto e che sono fatti nel quadro delle risorse disponibili”.

“Gli aiuti”, ha promesso il ministro Franceschini, “saranno immediati per risarcire chi ha subito le conseguenze di una chiusura repentina in conseguenza dell’ultimo dpcm. Con questo intervento prosegue l’attività di sostegno a due settori fortemente colpiti dall’emergenza sanitaria. I fondi arriveranno in tempi rapidi dal momento che il sostegno avviene attraverso il rifinanziamento dei diversi fondi di emergenza contenuti nei precedenti decreti”.

Immagine: Palazzo Chigi. Ph. Credit

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