1000 assunzioni dal 2020, scorrimento graduatorie, misura anti-bagarini. La cultura nella manovra 2019 approvato in Senato


Approvato in Senato il testo del disegno della legge di bilancio 2019. Ecco i provvedimenti per la cultura contenuti nella manovra.

Nella nottata di domenica, il disegno di legge di bilancio 2019 (numero 981) è stato approvato dal Senato: l’iter legislativo prevede adesso che la manovra 2019 venga reinviata alla Camera dei deputati dove si terrà, tra il 27 e il 31 dicembre, il voto finale che darà il via libero definitivo. Vediamo, una per una, tutte le misure per la cultura contenute nel testo della manovra. Tutti i provvedimenti sono contenuti nell’articolo 1. Li elenchiamo in ordine del numero di comma.

4,725 milioni di euro alla Società Dante Alighieri. Al comma 67-ter si legge che “Per l’anno 2019 è autorizzata la spesa di 4.725.000 euro quale contributo straordinario per i lavori di recupero, risanamento conservativo e straordinaria manutenzione dell’edificio demaniale Palazzo Firenze, sede della società Dante Alighieri”.

Mille assunzioni al MiBAC tra il 2020 e il 2021. Si legge al comma 180 che “al fine di perseguire più efficacemente le missioni istituzionali, il Ministero per i beni e le attività culturali è autorizzato, nel rispetto dell’attuale dotazione organica, ad esperire procedure concorsuali per l’assunzione, a decorrere dall’anno 2020, di 500 unità di personale di qualifica non dirigenziale, di cui 250 unità appartenenti all’Area III, posizione economica F1, e 250 unità appartenenti all’Area II, posizione economica F1, e, a decorrere dall’anno 2021, di ulteriori 500 unità di personale di qualifica non dirigenziale, di cui 250 unità appartenenti all’Area III, posizione economica F1, e 250 unità appartenenti all’Area II, posizione economica F1. Agli oneri derivanti dalle assunzioni di cui al presente comma, pari ad euro 18.620.405 per l’anno 2020 e ad euro 37.240.810 annui a decorrere dall’anno 2021, si provvede a valere sulle risorse del fondo di cui all’articolo 1, comma 365, lettera b), della legge 11 dicembre 2016, n. 232, come rifinanziato ai sensi del comma 161 del presente articolo”. Il Fondo di cui parla la legge del 2016 è quello istituito per le assunzioni a tempo indeterminato nell’ambito delle amministrazioni dello Stato, che tra 2020 e 2021 è rifinanziato (con il comma 161 della manovra) con circa 750 milioni di euro.

Scorrimento delle graduatorie del concorso MiBAC 2016. Altre 500 o più assunzioni arriveranno al MiBAC dallo scorrimento delle graduatorie del concorso dell’aprile 2016. Al comma 181 si legge che “al fine di garantire una migliore azione di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale nazionale, è consentito lo scorrimento, nel limite massimo di spesa di 3,75 milioni di euro, per un numero di posizioni superiore al 100 per cento dei posti messi a concorso, delle graduatorie relative alle procedure di selezione pubblica bandite ai sensi dell’articolo 1, commi 328 e seguente, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, nel rispetto della dotazione organica di cui alla tabella B allegata al regolamento di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 29 agosto 2014, n. 171. Alla copertura degli oneri, a decorrere dall’anno 2019, si provvede a valere sulle risorse del fondo di cui all’articolo 1, comma 365, lettera b), della legge 11 dicembre 2016, n. 232, come rifinanziato ai sensi del comma 161 del presente articolo”.

400.000 euro per l’Istituto per la storia del Risorgimento italiano. Il comma 181-ter sancisce uno stanziamento di 400.000 euro all’anno per le attività di studio e ricerca dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano.

Scorrimento delle graduatorie interne per coprire lacune di organico in Area II e III. Il comma 182 garantisce lo scorrimento delle graduatorie interne per il passaggio dall’Area II e III per coprire le lacune di personale: “in considerazione dell’esigenza di rafforzare l’azione di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, nel rispetto dei limiti delle dotazioni organiche nonché delle facoltà e dei vincoli assunzionali previsti dalla normativa vigente, il Ministero per i beni e le attività culturali può coprire, per l’anno 2019, le proprie carenze di personale nei profili professionali delle Aree II e III assumendo in ordine di graduatoria, nel limite massimo del 50 per cento delle facoltà assunzionali per l’anno 2019 come accertate con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di cui all’articolo 35, comma 4, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, i candidati che, nelle procedure selettive interne per il passaggio rispettivamente all’Area II e all’Area III con graduatorie approvate a decorrere dal 1° gennaio 2010, si sono collocati nelle graduatorie medesime in posizione utile in base al numero di posti previsto dai rispettivi bandi per la cui copertura dei posti è stata indetta ciascuna procedura”.

Proroga dei contratti a termine. Il personale assunto con contratti a termine avrà una proroga del contratto, come stabilito dal comma 182-bis: “al fine di fare fronte a esigenze temporanee di rafforzamento degli interventi di tutela, vigilanza e ispezione, protezione e conservazione nonché valorizzazione dei beni culturali in gestione, è consentita la proroga fino al 31 dicembre 2019 e nel limite di spesa di 1 milione di euro per l’anno 2019, dei contratti a tempo determinato stipulati dagli istituti e luoghi della cultura ai sensi dell’articolo 8 del decreto legge 31 maggio 2014, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 luglio 2014, n. 106”.

Tre assunzioni all’Accademia della Crusca. La misura è contenuta nei commi 189, 190 e 191. Il 189 stabilisce che “al fine di sostenere la lingua italiana, tenuto conto del suo valore storico di fondamento dell’identità nazionale, e di promuoverne lo studio e la conoscenza in Italia e all’estero, la dotazione organica dell’Accademia della Crusca di cui al decreto del Ministro per i beni e le attività culturali 1o marzo 2002 è incrementata di tre unità di personale non dirigenziale. L’Accademia della Crusca è autorizzata, in deroga alle vigenti facoltà assunzionali e alle disposizioni dell’articolo 4, comma 3, del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, e senza il previo svolgimento delle procedure di mobilità di cui all’articolo 30 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, ad assumere, nell’anno 2019, a tempo indeterminato, mediante apposita procedura concorsuale per titoli ed esami, un contingente di personale di due unità, appartenenti all’area C, posizione economica C1, e di una unità appartenente all’area B, posizione economica B1. Il reclutamento del personale appartenente all’area C può avvenire anche mediante procedura riservata ai sensi dell’articolo 20, comma 2, del decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75, fermi restando i requisiti e i limiti ivi previsti”. Al 190 si legge che “la gestione amministrativa dell’Accademia della Crusca è affidata a un Segretario amministrativo, scelto, tramite procedura di selezione pubblica, tra persone di particolare e comprovata qualificazione professionale, assunto mediante contratto di lavoro subordinato a tempo determinato. L’incarico di Segretario amministrativo ha una durata non inferiore a tre anni e non superiore a cinque anni e può essere rinnovato per una sola volta. L’incarico è incompatibile con altri rapporti di lavoro subordinato pubblico o privato ovvero di lavoro autonomo, nonché con qualsiasi altra attività professionale privata, anche occasionale, che possa entrare in conflitto con gli scopi e i compiti dell’Accademia. Il trattamento economico del Segretario amministrativo non può essere superiore a quello medio dei dirigenti di livello non generale del Ministero per i beni e le attività culturali”. Il 191 decreta che “per fare fronte agli oneri derivanti dalle assunzioni di cui ai commi 189 e 190 è autorizzata la spesa di 236.000 euro annui a decorrere dall’anno 2019”.

Confermato il blocco delle assunzioni nella pubblica amministrazione fino al 15 novembre 2019. Il testo approvato in Senato recepisce l’emendamento che blocca le assunzioni nella P.A. fino al 15 novembre 2019. Lo leggiamo al comma 208-septies: “per l’anno 2019, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, i Ministeri, gli Enti pubblici non economici, le Agenzie fiscali e le Università, in relazione alle ordinarie facoltà assunzionali riferite al predetto anno, non possono effettuare assunzioni di personale a tempo indeterminato con decorrenza giuridica ed economica anteriore al 15 novembre 2019. Per le Università la disposizione di cui al periodo precedente si applica con riferimento al 1 dicembre 2019 relativamente alle ordinarie facoltà assunzionali dello stesso anno. Sono fatti salvi gli inquadramenti al ruolo di professore associato ai sensi dell’articolo 24, comma 5 della legge 30 dicembre 2010, n. 240, che possono essere disposti nel corso dell’anno 2019 al termine del contratto come ricercatore di cui all’articolo 24, comma 3, lettera b) della stessa legge”.

1,2 milioni di euro per l’Accademia dei Lincei. Circa 970.000 euro ripartiti in tre anni destinati ad assunzioni, come prevede il comma 211-bis: “L’Accademia Nazionale dei Lincei, per fronteggiare indifferibili esigenze di servizio di particolare rilevanza e urgenza volte a garantire la continuità e lo sviluppo delle attività istituzionali in relazione agli effettivi fabbisogni, è autorizzata, in via straordinaria nel triennio 2019-2021, in deroga all’articolo, 1 comma 227 della legge 28 dicembre 2015, n. 208, ad effettuare assunzioni di personale a tempo indeterminato da inquadrare nella qualifica B1 e nella qualifica C1, fino a copertura dei posti disponibili nella attuale pianta organica. A tal fine è autorizzata la spesa di euro 203.855 per il 2019, euro 340.598 per il 2020 ed euro 426.377 a decorrere dal 2021”. I restanti 250.000 sono per il progetto “I Lincei per la scuola”: “l contributo di cui all’articolo 1, comma, 385, lettera h) della legge 28 dicembre 2015, n. 208, in favore della Fondazione ‘I Lincei per la scuola’ presso l’Accademia nazionale dei Lincei è prorogato per l’anno 2019. All’onere derivante dal presente comma pari a 250.000 euro per l’anno 2019 si provvede mediante corrispondente riduzione del fondo di cui al comma 421“.

3 milioni di euro per la Biblioteca italiana per i ciechi. I fondi sono distribuiti con un milione di euro per ciascun anno tra il 2019 e il 2021. Così il comma 236: “l contributo in favore della Biblioteca italiana per i ciechi «Regina Margherita» di Monza di cui all’articolo 1 della legge 13 novembre 2002, n. 260, è incrementato dell’importo di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021. All’articolo 1, comma 421, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, le parole: «e 2018» sono sostituite dalle seguenti: «, 2018, 2019, 2020 e 2021»”.

120.000 euro per la Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice. Il comma 281-quater assegna 60.000 euro per il 2019 e altrettanti per il 2020 alla Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice: “in occasione del quarantesimo anno dalla scomparsa di Ugo Spirito e del novantesimo anno dalla nascita di Renzo De Felice, è autorizzatala spesa di euro 60.000 per ciascuno degli anni 2019 e 2020, a favore della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice ai fini del programma straordinario di inventariazione, digitalizzazione e diffusione dei fondi librari e archivistici posseduti dalla Fondazione, nonché della promozione di ricerche e convegni per ricordare il pensiero del filosofo e l’opera dello storico”.

Messa a norma in chiave antincendio degli immobili MiBAC. Lo prevede il comma 304: “il Ministero per i beni e le attività culturali e gli altri Ministeri che hanno in uso gli immobili di cui al comma 303 provvedono, nei limiti delle risorse disponibili, alla messa a norma delle eventuali criticità rilevate e all’adempimento delle eventuali prescrizioni impartite con le modalità e i tempi stabiliti con uno o più decreti del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro per i beni e le attività culturali e con il Ministro dell’economia e delle finanze, sentite le amministrazioni interessate, da adottare entro sessanta giorni dalla scadenza del termine previsto per l’ultimazione della ricognizione di cui al comma 303. Il medesimo decreto prevede opportune misure di sicurezza equivalenti, eseguibili negli istituti, luoghi della cultura e sedi del Ministero per i beni e le attività culturali e negli altri immobili, ai fini dell’adeguamento alle norme di prevenzione degli incendi ovvero alle eventuali prescrizioni impartite, da completare nel rispetto delle scadenze previste dal decreto di cui al periodo precedente e comunque non oltre il 31 dicembre 2022”.

Confermato il bonus cultura per diciottenni. Sono 240 i milioni di euro stanziati per 18app (anziché i 290 del governo Gentiloni: i rimanenti 50 verranno utilizzati per altri provvedimenti che elenchiamo di seguito), ma cade il proposito grillino di istituirlo sulla base del reddito familiare. Si legge al comma 337 che “al fine di promuovere lo sviluppo della cultura e la conoscenza del patrimonio culturale, a tutti i residenti del territorio nazionale in possesso, ove previsto, di permesso di soggiorno in corso di validità, i quali compiono diciotto anni di età nel 2019, è assegnata, nel rispetto del limite massimo di spesa di 240 milioni di euro, una Carta elettronica, utilizzabile per acqusitare biglietti per rappresentazioni teatrali e cinematografiche e spettacoli dal vivo, libri, musica registrata, titoli di accesso a musei, mostre ed eventi culturali, monumenti, gallerie, aree archeologiche e parchi naturali nonché per sostenere i costi relativi a corsi di musica, di teatro o di lingua straniera. Le somme assegnate con la Carta non costituiscono reddito imponibile dal beneficiario e non rilevano ai fini del computo del valore dell’indicatore della situazione economica equivalente. Con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, da adottare entro sessanta giorni dalla data in entrata in vigore della presente legge, sono definiti gli importi nominali da assegnare nell’ambito delle risorse disponibili, i criteri e le modalità di attribuzione e di utilizzo della Carta”.

Fondi aggiuntivi per FUS, regioni colpite dal sisma 2016, risanamento fondazioni lirico-sinfoniche, bande, arti applicate, periferie, digitalizzazione, Matera 2019, Parma 2020, anniversario terremoto dell’Aquila. Parte dei 50 milioni di euro risparmiati con il taglio al bonus cultura vengono così ripartiti: 8 milioni al Fondo unico per lo spettacolo (comma 338), 2 milioni per attività culturali nei territori di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria colpiti dal sisma del 2016 (339), 12,5 milioni di euro per il risanamento delle fondazioni lirico-sinfoniche (340), 1 milione per sostegno a festival, cori e bande (341), 3,5 milioni per valorizzazione e promozione delle arti applicate, nel dettaglio la moda, il design e la grafica (342), 2 milioni per riqualificazione e recupero delle periferie urbane anche con interventi di arte contemporanea (343), 4 milioni per la digitalizzazione del patrimonio culturale (344), 2 milioni di euro per Matera 2019 (345), 3 milioni di euro per Parma capitale italian della cultura 2020 (345-bis), 1 milione per le iniziative legate all’anniversario del terremoto dell’Aquila del 2009 (346), 4 milioni in più per il Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell’audiovisivo (347), 1 milione per investimenti in riqualificazione dei siti UNESCO e del patrimonio culturale immateriale (349), 1.200.000 euro in due anni (2019 e 2020, 600.000 euro per anno) per interventi di conservazione e realizzazione di progetti sperimentali relativi alla sicurezza del patrimonio nelle regioni Abruzzo, Marche e Umbria e nelle province di Frosinone, Latina e Rieti.

Ridistribuzione del piano per l’arte contemporanea. Dei 4 milioni di dotazione del piano per l’arte contemporanea, 3 sono destinati alla promozione dell’arte contemporanea italiana all’estero. Nel comma 349-ter si legge: “per la promozione dell’arte contemporanea italiana all’estero è destinata quota parte delle risorse di cui all’articolo 3, comma 1, della legge 23 febbraio 2001, n. 29, pari a 3 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019 e 2020 e a 1 milione di euro dall’anno 2021”.

Aste per la vendita dei francobolli. Il comma 348-ter decreta la possibilità, da parte del fornitore del servizio postale universale (ovvero le Poste Italiane), di promuovere aste filateliche: “All’articolo 215 del DPR 19 maggio 1982 n. 655, dopo il comma 4, inserire il seguente: ‘Al fine di promuovere e diffondere, anche nel contesto internazionale, la cultura filatelica nazionale e di valorizzare immobilizzazioni di carte valori evitandone il rischio di depauperamento nel tempo, nei casi di giacenza presso il fornitore del servizio postale universale di una ingente quantità, non inferiore a un miliardo di esemplari, di carte valori postali con il valore facciale, anche espresso in valuta non avente più corso legale, non più rispondente ad alcuna tariffa in vigore, il suddetto fornitore è autorizzato a procedere direttamente alla vendita, come francobolli da collezione, a prezzi diversi da quelli nominali ed anche fuori dal territorio dello Stato, attraverso aste filateliche anche in più lotti non omogenei decorsi trenta giorni dalla comunicazione al Ministero dell’Economia e delle Finanze e al Ministero dello Sviluppo Economico’”.

500mila euro all’anno per gli studenti diversamente abili nelle istituzioni AFAM. Lo prevede il comma 416: “al fine di consentire anche alle istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM) di dare concreta attuazione ai servizi e alle iniziative in favore degli studenti di cui all’articolo 12 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, e degli studenti con invalidità superiore al 66 per cento, nonché degli studenti con certificazione di disturbo specifico dell’apprendimento, i fondi per il funzionamento amministrativo e per le attività didattiche delle istituzioni AFAM sono incrementati di 500.000 euro annui a decorrere dall’anno 2019, ripartiti tra le varie istituzioni in rapporto al numero complessivo degli studenti presso di esse iscritti”.

300mila euro al Museo della civiltà istriano-fiumano-dalmata e dell’Archivio-Museo storico di Fiume. Lo prevede il comma 423, che ripartisce i fondi su tre anni, dal 2019 al 2021: “in favore del Museo della civiltà istriano-fiumano-dalmata e dell’Archivio-Museo storico di Fiume, di cui alla legge 30 marzo 2004, n. 92, è concesso un contributo aggiuntivo pari a 100.000 euro per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021”.

Taglio al contributo per il contenimento della spesa ai musei autonomi. Il comma 470 prevede che i musei autonomi attueranno misure per garantirsi maggiori entrate e vedranno quindi ridotto il contributo per il contenimento della spesa: “gli istituti e i musei dotati di autonomia speciale del Ministero per i beni e le attività culturali di cui all’articolo 30, commi 2 e 3, del regolamento di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 29 agosto 2014, n. 171, pongono in essere processi per assicurare una più efficace realizzazione degli obiettivi istituzionali perseguiti, volti a garantire maggiori entrate proprie a decorrere dall’anno 2019; a tal fine agli stessi non si applicano le norme di contenimento delle spese previste a legislazione vigente. Sono conseguentemente ridotti di 2.350.000 euro, a decorrere dal medesimo anno, gli stanziamenti per spese di funzionamento dei pertinenti centri di responsabilità da destinare ai suddetti istituti e musei”.

Tagli ai crediti d’imposta su librerie e sale cinematografiche. Il comma 471 conferma il taglio per il credito d’imposta a librerie e cinema: “con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro per i beni e le attività culturali, da adottare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, per ciascuno dei crediti d’imposta di cui all’elenco n. 1 allegato alla presente legge sono stabilite le quote percentuali di fruizione dei crediti d’imposta in maniera tale da assicurare effetti positivi sui saldi di finanza pubblica non inferiori a 5.590.250 euro annui a decorrere dal 2020”. La ripartizione dei tagli è inserita nella tabella allegata al disegno di legge.

Misura antibagarinaggio. Il lungo comma 651 introduce un provvedimento contro il secondary ticketing, il “bagarinaggio online” di coloro che acquistano grandi quantitativi di biglietti per concerti ed eventi con lo scopo di rivenderli a prezzo maggiorato, e che nelle intenzioni del Movimento 5 Stelle andrà a colpire anche il bagarinaggio tradizionale, quello fuori dai cancelli di stadi e palazzetti. La misura prevede che per eventi in strutture che hanno capienza superiore ai 5.000 spettatori, i biglietti diventino nominali. Il tutto a decorrere dal 1° luglio. Rimane comunque invariata la possibilità, da parte di chi acquista un biglietto e non può più recarsi all’evento, di cederlo a terzi, se fatto in maniera occasionale e senza finalità commerciali (occorrerà avviare una pratica di modifica dell’intestazione nominale). La misura non vale per le manifestazioni sportive.

Immagine: l’aula del Senato a Palazzo Madama. Ph. Credit

1000 assunzioni dal 2020, scorrimento graduatorie, misura anti-bagarini. La cultura nella manovra 2019 approvato in Senato
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