Case a 1 euro in Italia: ecco dove comprarle


Dove comprare case a 1 euro: ci sono tantissimi borghi in Italia che vendono case a questo prezzo simbolico, con obiettivo di ripopolare i loro territori. Ecco quali sono.

Da Graffignano a Borgomezzavalle, da Fabbriche di Vergemoli a Monte Urano, da Altavilla Silentina a Zugoli, da Ollolai a Valguarnera Caropepe. No, non è l’elenco della trasmissione sui “I Borghi più belli d’Italia” (anche se potrebbe esserlo): sono alcuni dei tanti comuni che mettono in vendita case a 1 euro. Sì, avete letto bene: un euro, incredibile ma vero. Tant’è che il 21 aprile a Laurenzana in provincia di Potenza c’è stato il primo rogito del 2023 per l’acquisto di una casa a 1 euro nel paesino lucano. È l’italica idea per evitare il continuo spopolamento di borghi rurali o montani a favore degli agglomerati urbani: si prova infatti a riportare nuovi residenti sulla spinta del turismo lento e della pandemia che ha fatto dilagare lo smart working come modalità ordinaria di lavoro. Non bisogna per forza stare ad attraversare il traffico cittadino per andare in ufficio e si può lavorare da casa o da qualsiasi altro posto immerso nella tranquillità. Ed è questo quello che offrono questi tanti comuni che mettono in vendita le case anche per farne attività ricettive o alberghi diffusi. c’è addirittura un sito che raccoglie tutti questi comuni con i relativi bandi e regolamenti, tanto per far capire quanto ci stiano investendo le piccole amministrazioni comunali.

Vuoi passare la pensione in campagna o in montagna? Vuoi lavorare in un contesto che ti permetta di riflettere e rilassarti? Allora questo è il momento per dare un’occhiata alle offerte in giro, molti comuni ti stenderanno il tappeto rosso per averti loro concittadino. Questo perché molto spesso tra i requisiti richiesti occorre prendere la residenza, ma poco importa, di molti posti vi innamorerete senz’altro.

Non c’è però da illudersi che vi regalino un villino tutto a norma e già arredato, intendiamoci. Spesso sono vecchie case che i proprietari hanno avuto da nonni o parenti che occorre ristrutturare completamente ma in questi posti il costo della vita è più basso e vi accoglieranno come a una festa, come successo a Laurenzana: “Un appuntamento che corona l’impegno fortemente voluto”, spiega l’amministrazione comunale, “per cercare di arginare il preoccupante fenomeno dello spopolamento e, nel medesimo tempo, di poter riqualificare urbanisticamente il centro abitato”. Il progetto ha l’obiettivo di “rimettere a nuovo” l’esistente, riportando vita con appartamenti occupati, case vacanze e quindi in prospettive nuovi negozi e botteghe.

I comuni sono una cinquantina e, certo, non ci troverete il Colosseo o la Pinacoteca di Brera ma sono comunque quella parte di territorio che costituisce la spina dorsale del nostro Paese, che magari si popola solo d’inverno o d’estate ma che ha potenzialità per tutto l’anno. Il prezzo è simbolico come lo sono i centri storici che hanno fatto l’Italia prima delle grandi migrazioni verso le città, ora è il momento di riscoprirle per chi va cercando un po’ di tranquillità, ed è il momento anche di fare una cosa utile per chi magari ha ereditato un caseggiato dal nonno ma non sa che farci e non lo venderebbe a nessuno. Una soluzione-paese win-win!

Nella classifica delle regioni con più comuni che hanno aderito a questa formula di ripopolamento dei propri centri abitati (stando alle località riportate sul sito Case a 1 euro) abbiamo la Sicilia con quasi 30 località, da Bivona a Cammarata, dalla mitica Canicattì a Serradifalco. In Sardegna il comune di Montresta, 400 abitanti a 80 chilometri dal capoluogo Oristano, concede anche contributi a fondo perduto per l’acquisto e ristrutturazione di prime case, nella misura del 50% della spesa fino a 15mila euro all’interno del centro abitato. Insomma, si fa sul serio. Tanto è vero che una casa a Salemi (la prima cittadina a lanciare questa iniziativa) è stata acquistata da una casa di produzione di programmi televisiva inglese (Voltage Tv) e ne ha parlato anche la BBC.

Alcuni comuni come requisito hanno stabilito di vendere solo a giovani coppie o a famiglie numerose ma nella varietà delle offerte c’è di tutto. Anche Sassari o la popolosa Taranto, ad esempio, hanno 50 case a 1 euro del centro storico lasciate in abbandono da anni. Mentre un paese appena sopra le Cinque Terre (Pignone) nel 2021 ha ricevuto 2500 richieste da tutto il mondo.

Insomma l’esperimento può funzionare, ed ecco qui l’elenco delle amministrazioni comunali dove c’è un progetto di questo tipo: Albugnano (Piemonte), Borgomezzavalle (Piemonte), Carrega Ligure (Piemonte), Oyace (Valle d’Aosta), Milano (Lombardia), Pignone (Liguria), Triora (Liguria), Fabbriche di Vergemoli (Toscana), Montieri (Toscana), Cantiano (Marche), Monte Urbano (Marche), Maenza (Lazio), Patrica (Lazio), Santi Cosma e Damiano (Lazio), Graffignano (Lazio), Casoli (Abruzzo), Lecce nei Marsi (Abruzzo), Penne (Abruzzo), Pratola Peligna (Abruzzo), Santo Stefano di Sassanio (Abruzzo), Castropignano (Molise), Candela (Puglia), Biccari (Puglia), Caprarica di Lecce (Puglia), Taranto (Puglia), Laurenzana (Basilicata), Acerenza (Basilicata), Chiaromonte (Basilicata), Ripacandida (Basilicata), Altavilla Salentina (Campania), Bisaccia (Campania), Pietramelara (Campania), Teora (Campania), Zungoli (Campania), Albidona (Calabria), Belcastro (Calabria), Bisignano (Calabria), Cinquefrondi (Calabria), Maida (Calabria), Rose (Calabria). In Sardegna ci sono 5 località: Bonnanaro, Ollolai, Romana, Montresta, Nulvi. In Sicilia ben 29: Augusta, Bivona, Calatafimi Segesta,Caltagirone, Cammarata, Canicattì, Castel di Lucio, Castiglione di Sicilia, Corleone, Gangi, Grotte, Itala, Leonfronte, Mussomeli, Palma di Montechiaro, Petralia Soprana, Pettineo, Piazza Armerina, Racalmuto, Regalbuto ,Salemi, Sambuca di Sicilia, San Biagio Platani, San Cataldo, San Piero Patti, Saponara, Serradifalco, Termini Imerese, Troina e Valguarnera Caropepe.

Immagine: veduta di Pignone. Foto: Davide Papalini

Case a 1 euro in Italia: ecco dove comprarle
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