Fa quasi tenerezza nella sua candida ingenuità. Eppure è tutto vero e leggerlo spiazza: il profilo Facebook dell’Archivio di Stato di Napoli ha pubblicato un post dove si rallegra per una importante novità che ci sarà per il 2024... dopo un’attesa di 25 anni: “Quest’anno sarà ricco di novità per il nostro Archivio, volete sapere la prima? L’inaugurazione dell’ascensore che collegherà Santa Lucia e Chiatamone con il colle di Pizzofalcone e con la nostra sede sussidiaria, dopo 25 anni di lavori”, scrivono entusiasti sul profilo social dell’antichissimo Archivio già attivo ai tempi dei regni borbonici. “Grazie alla stretta sinergia con il Comune di Napoli e con l’assessore alle Infrastrutture Edoardo Cosenza”, prosegue il post, “abbiamo definito gli ultimi dettagli per rendere questo progetto una realtà tangibile. Oltre a facilitare i collegamenti, l’ascensore consentirà una maggiore accessibilità per studiosi o semplici appassionati desiderosi di visitare la sede, per godere della straordinaria vista panoramica sulla nostra amata città dal punto in cui è stata girata la fiction ‘I bastardi di Pizzofalcone’. Il 31 marzo è vicino!”. Il tutto a corredo di una foto con la veduta dall’alto del versante scosceso del monte Echia e la mastodontica impalcatura che copre il cantiere per la realizzazione dell’impianto di elevazione e una serie di commenti ironici sulla lungaggine del progetto, in perfetto spirito napoletano.
La vetta che si raggiungerà con l’ascensore sale ripida per 55 metri affacciandosi sul mare del Golfo di Napoli con annessa splendida vista panoramica, e il progetto dei lavori sulla carta doveva prevedere una tempistica di due anni che poi si sono dilatati tra varianti in corso d’opera, problemi di carattere geologico e cambi di normativa su questi impianti che ne ha determinato il rifacimento del progetto, interdittive antimafia sulle ditte appaltanti, lavori alle vie limitrofe e non ultima la pandemia da Covid. Alla fine saranno stati spesi più di 4 milioni di euro.
Adesso sono stati stanziati dal Comune di Napoli gli ultimi 400mila euro per completare i lavori in tempo per la prossima Pasqua. L’ascensore infatti avrà una vocazione turistica che ne determinerà anche il prezzo (ma gli abbonati all’azienda di trasporti locali partenopea potranno utilizzarlo gratuitamente). “Si vedrà un panorama bellissimo, e da lì si potrà vedere anche l’Archivio di Stato, sede della fiction ‘I Bastardi di Pizzofalcone. Scendendo da Monte di Dio, si arriverà poi alla linea 6’”, ricorda l’assessore comunale alle Infrastrutture Edoardo Cosenza puntando al richiamo della serie Rai basata su una serie di romanzi di Maurizio De Giovanni che ha fatto scoprire a un grande pubblico questa zona di Napoli richiamando interesse e turismo.
E pensare che qui, poco distante dall’ascensore sorge Villa Ebe, quello che è chiamato anche come Castello di Pizzofalcone, progettato e realizzato da un architetto visionario come Lamont Young nel 1922, ma che oggi versa in stato di abbandono. E sempre qui sono stati rinvenuti i resti attribuiti ai primi insediamenti dell’antica Partenope. Ma si sa, una fiction Rai può più di tanti libri di storia e di arte antica.
Napoli, dopo 25 anni sarà pronto l'ascensore di Pizzofalcone (erano previsti due anni di lavori) |
L'autore di questo articolo: Andrea Laratta
Giornalista. Amante della politica (militante), si interessa dei fenomeni generati dal turismo, dell’arte e della poesia. “Tutta la vita è teatro”.