Turismo culturale in Italia, ecco i luoghi più recensiti e amati dal pubblico

Il turismo culturale italiano tra tendenze e punti forti, tra novità e influenza dei social media. Alla decima edizione TourismA - Salone Archeologia e Turismo Culturale, svoltosi a Firenze a fine febbraio, è stato fatto il punto sui movimenti turistici che hanno la ‘cultura’ come motivazione di viaggio, pilastro di questo settore in Italia. Sono stati analizzati milioni di tracce digitali pubblicate online da gennaio a dicembre 2023 riguardo a 876mila punti di interesse turistico del nostro Paese. Da qui, l’analisi del web per scoprire che la classifica delle 10 attrazioni più recensite in assoluto in Italia nel 2023 “è una chiara rappresentazione di quelli che sono gli itinerari più battuti dai turisti internazionali nella penisola”, dove Roma domina la top 10 con 5 attrazioni, insieme a Venezia con 3, seguite da Verona, Firenze e Caserta. Il Colosseo stacca di molto le altre mete.

Il Report, come lo scorso anno, è stato redatto da The Data Appeal Company – Gruppo Almawave e presentato dal suo ceo Mirko Lalli. offrendo uno stato dell’arte sul fenomeno in forte espansione in tutto il mondo, usufruendo delle capacità di monitoraggio che le nuove tecnologie permettono andando nel dettaglio del gradimento, oltre ai numeri della quantità, partendo dall’analisi dei dati del rapporto Istat “Il turismo culturale in Italia: analisi territoriale integrata dei dati”.

“Nel nostro paese”, spiega Mirko Lalli, “questa forma di turismo si configura come un pilastro fondamentale dell’offerta turistica, attraendo visitatori da tutto il mondo, alla ricerca di un’immersione autentica nella ricca offerta storica, artistica e paesaggistica del paese. Le motivazioni che spingono i turisti verso l’Italia sono variegate: il 44.8% visita città, borghi e paesi alla ricerca di atmosfere uniche; il 43% è attratto dal patrimonio naturale; il 27% si concentra su siti storici e archeologici; il 17% esplora mercati tipici locali; il 16.5% dedica attenzione al patrimonio museale; il 15% partecipa a spettacoli, manifestazioni culturali, folkloristiche o religiose; e l’11% si concentra su tour gastronomici o itinerari che consentano di degustare prodotti tipici”.

Dal quadro di analisi emerge che il numero di contenuti online postato dalle persone nel 2023 riguardo ai luoghi della cultura è si attesta sui 21,3 milioni, contro 21,5 milioni nel 2022. il giorno in cui i turisti hanno sentito l’esigenza di esternare i loro commenti durante la vacanza è il giorno di Ferragosto con oltre 558.000 recensioni online relative alle attrazioni culturali e un ottimo risultato sull’indice di gradimento del luogo visitato (Sentiment Score) pari a 85,2 su 100.

Il grado di soddisfazione e la quota di giudizi positivi tra i contenuti analizzati sulle nostre attrazioni culturali è 92/100 e supera quello degli altri settori travel: locali e ristorazione 86,16, ricettività 83,23, affitti brevi 86,16, intrattenimento 86,46. Anche il Sentiment relativo - cioè il livello di soddisfazione e apprezzamento rilevato attraverso l’analisi semantica - è alto: oltre l’80/100.

“Nel 2024”, sostiene Lalli, “l’Italia continua a distinguersi come destinazione privilegiata per il turismo culturale, nonostante le sfide poste dalle dinamiche economiche globali e le variazioni nei comportamenti dei viaggiatori. La resilienza e la capacità di innovazione del settore si riflettono nell’evoluzione del modo in cui i visitatori esperiscono la cultura italiana, con un interesse costante che va oltre le difficoltà del momento. Secondo la nostra analisi, sebbene si registri una leggera flessione nel volume di contenuti online legati ai luoghi della cultura, l’entusiasmo per le attrazioni culturali italiane rimane inalterato, come testimoniato dal picco di recensioni online e da valori qualitativi di percezione (Sentiment) molto elevati”.

Incontrastata in cima alla classifica delle 10 attrazioni più recensite in Italia nel 2023 c’è la città eterna con 5 posizioni: Colosseo al 1° posto, Pantheon al 2°, Piazza Navona al 4°, Piazza di Spagna al 6°, Monumento a Vittorio Emanuele II al 10°. Segue Venezia con il Ponte di Rialto al 3° posto e Piazza San Marco al 5°. Settima posizione per l’Arena di Verona, Piazza del Duomo a Firenze all’ottava e la Reggia di Caserta al 9° posto. Una classifica che rispecchia in sostanza quelle delle mete più visitate.

Se andiamo a vedere quali siano musei e aree archeologiche più recensite e commentate positivamente sul web troviamo il Foro Romano, il Parco Archeologico di Ercolano, il Museo Cappella Sansevero, come è normale aspettarsi, ma anche il Museo dell’Automobile di Torino e il Museo delle Scienze di Trento, in quarta e quinta posizione, che superano nel Sentiment espresso sui social (l’indice di ricerca è denominato “Popularity” da Data Appeal, e combina vari aspetti dell’esperienza, come la qualità percepita e il volume dei contenuti), due musei ben più visitati numericamente: la Reggia di Caserta (6° posto) e gli Uffizi (9°). Oltre agli Uffizi, Firenze annovera nella top10 anche altri due punti fermi della città: Palazzo Pitti e Galleria dell’Accademia. Da segnalare anche un’altra attrazione toscana che si piazza al settimo posto che è il Giardino dei Tarocchi di Capalbio. Eclettico e sorprendente, non poteva non destare reazioni da pubblicare sui profili dei visitatori.

A conti fatti è Roma che, da sola, domina il web con circa il 60% di tutte le recensioni delle prime dieci attrazioni culturali più recensite. Basti pensare che il Colosseo ha più di 84mila recensioni con un Sentiment score pari a 94,5. Ma con il grado di 96,5 viene superato in gradimento da Piazza Duomo a Firenze, pur con un numero minore di recensioni, 28,7mila. A scrivere di più della loro sensazione in vacanza abbiamo i nostri connazionali con il 35,9% del totale, troviamo poi tedeschi (7,1%), francesi (5,9%), britannici (4,7%) e spagnoli con il 4,3%.

L'autore di questo articolo: Andrea Laratta

Giornalista. Amante della politica (militante), si interessa dei fenomeni generati dal turismo, dell’arte e della poesia. “Tutta la vita è teatro”.