Nuove scoperte a Tanis (Egitto): 225 ushabti e un enigma risolto nella necropoli reale


La missione archeologica francese di San el-Hagar in Egitto individua 225 ushabti di Sheshonq III e chiarisce l’identità di un sarcofago rimasto senza attribuzione per decenni nella tomba di Osorkon II. Il rinvenimento rappresenta la scoperta più rilevante a Tanis dal 1946.

La zona archeologica di San el-Hagar, l’antica Tanis in Egitto, torna al centro dell’attenzione scientifica grazie a un recente ritrovamento della missione archeologica francese guidata da Frédéric Payraudeau dell’Università della Sorbona. La scoperta è avvenuta all’interno di una delle celebri tombe reali, note fin dagli anni Trenta per il rinvenimento dei cosiddetti Tesori di Tanis, oggi esposti al Museo Egizio del Cairo. Durante le attività di pulitura del pavimento della camera settentrionale della tomba di Osorkon II della XXII dinastia, la missione ha identificato una serie di 225 statuette funerarie (ushabti) attribuite al re Sheshonq III, uno dei sovrani più rappresentativi della stessa dinastia. Le statuette sono state ritrovate nel loro contesto originario, immerse in strati di limo, in prossimità di un sarcofago di granito privo di iscrizioni, individuato in precedenza ma mai assegnato con certezza.

Il segretario generale del Consiglio Supremo delle Antichità, Mohammad Ismail Khaled, ha definito la scoperta una tappa notevole nelle ricerche sulle tombe reali di Tanis, la più importante dal 1946. Le nuove evidenze forniscono infatti un elemento cruciale per affrontare un enigma rimasto irrisolto per decenni: secondo i dati emergenti, il sarcofago anonimo appartiene a Sheshonq III. L’attribuzione apre dunque nuove prospettive sulle pratiche funerarie dell’epoca e sulla possibilità che il sovrano sia stato sepolto nella tomba di Osorkon II, oppure che il corredo sia stato trasferito in seguito per motivi di sicurezza. Khaled ha inoltre sottolineato come il risultato sia frutto della collaborazione costante tra la missione francese e la parte egiziana, richiamando l’attenzione sull’importanza di proseguire le ricerche e gli interventi di restauro in un sito che continua a mostrare un potenziale inesauribile per la conoscenza dell’Egitto del Terzo Periodo Intermedio.

Secondo quanto riferito da Mohammed Abdel-Badie, direttore del Dipartimento delle Antichità Egizie, nello stesso ambiente sono emerse anche iscrizioni inedite, destinate a offrire nuovi riferimenti sullo sviluppo delle sepolture reali e sulle modalità del loro utilizzo. Hesham Hussein, responsabile per le Antichità del Basso Egitto, ha ricordato che la missione francese opera nell’area dal 1929 all’interno di una collaborazione storica con il Consiglio Supremo delle Antichità. Il ritrovamento si inserisce in una fase preparatoria a un progetto di protezione della tomba reale, che comprende l’installazione di una struttura di copertura, la riduzione dei sali e la pulizia degli elementi architettonici interni ed esterni. Il direttore della missione, Frédéric Payraudeau, ha spiegato che la prossima fase di lavoro riguarderà lo studio dettagliato delle nuove iscrizioni e il proseguimento delle operazioni di pulitura nella camera nord della tomba di Osorkon II. Le attività future mirano a chiarire ulteriormente le circostanze della deposizione di Sheshonq III, un aspetto che resta ancora indefinito: non è certo infatti se il re sia stato sepolto direttamente nella tomba o se il suo corredo funerario sia stato trasferito successivamente per proteggerlo dai saccheggi. Le ricerche proseguiranno per fornire risposte più conclusive.

225 ushabti di Sheshonq III rinvenuti a Tanis. Foto: ©Ministero del Turismo e delle Antichità
225 ushabti di Sheshonq III rinvenuti a Tanis. Foto: ©Ministero del Turismo e delle Antichità
225 ushabti di Sheshonq III rinvenuti a Tanis. Foto: ©Ministero del Turismo e delle Antichità
225 ushabti di Sheshonq III rinvenuti a Tanis. Foto: ©Ministero del Turismo e delle Antichità
225 ushabti di Sheshonq III rinvenuti a Tanis. Foto: ©Ministero del Turismo e delle Antichità
225 ushabti di Sheshonq III rinvenuti a Tanis. Foto: ©Ministero del Turismo e delle Antichità

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